RISOLVERE I PROBLEMI

Che si tratti di risolvere problemi grandi o piccoli le dinamiche del problem-solving sono le stesse:

• utilizzo del pensiero convergente, verticale, logico e deduttivo. Si basa su una serie di gradini logici da affrontare uno dopo l'altro, seguendo un ragionamento logico
• utilizzo del pensiero divergente o laterale meno vincolato a schemi rigidi ed in grado di produrre molteplici alternative. Si basa sulla ricerca di nuovi orizzonti e di nuovi punti di vista da cui esaminare il problema, rompendo gli schemi di ragionamento abituali
• mix tra le due tecniche

Un altro modo di vedere la cosa è in termini di:

• sfruttamento (guidato dal pensiero convergente) - si risolvono i problemi utilizzando ciò che già si sa
• esplorazione (guidato dal pensiero divergente) - si prova ad andare al di là dei paradigmi conosciuti e delle conoscenze acquisite per arrivare a nuove idee. Questa soluzione non viene mai adottata per dimostrare ipotesi precostituite

Alcuni problemi richiedono per lo più esplorazione, altri sfruttamento ma il caso più comune è che servano entrambe le tecniche in contemporanea.

Se prendiamo il caso di Thomas Edison, ad esempio, vediamo che è solito essere chiamato "inventore" quando si è invece limitato a trasformare scoperte di base in soluzioni migliori e più adatte alla commercializzazione. Spesso, infatti, si ritiene che abbia inventato la lampadina elettrica mentre, nella realtà, si occupò di un'intensa sperimentazione e analisi per trovare le condizioni ottimali alle quali il filamento di tungsteno potesse restare incandescente con continuità, senza interruzioni.
La sua bravura fu nel prendere ciò che già sapeva e ripensarlo fino a quando non fu in grado di risolvere il problema.

Einstein, al contrario, provò a risolvere problemi in modi intentati e non testati, cercando nuove strade da percorrere diventando, così, un'icona del pensiero dvergente.

Ognuno di voi assomiglia a Edison oppure ad Einstein, a seconda del fatto che tenda a risolvere i problemi attraverso il pensiero convergente e attività quali:

• studio
• analisi
• duro lavoro all'interno dei confini acquisiti per ciò che concerne la materia di studio

oppure ad essere divergente e ad esplorare nuove strade, generando idee fino a quando non si è in grado di risolvere il problema.

Le classi dei problemi

Tutti i problemi si dividono in classi:

• classe 1 - problema e soluzione sono entrambi ben definiti. In questo caso sono richieste solamente attività da pensiero convergente.
  Un esempio di questa tipologia di problemi sono le difettosità di una linea di produzione che vengono risolti, solitamente, con strumenti per il miglioramento del processo come:
• il ciclo PDCA
• il Six Sigma
• il Lean thinking
• ecc.
• classe 2 - il problema è ben definito ma la strada che porta alla soluzione non è così chiara. Occorre vagliare nuove idee, cercare soluzioni migliori utilizzando anche il pensiero divergente ogni volta che occorre.
  Se i clienti vi dicono di essere molto soddisfatti dei vostri prodotti o servizi, un problema solitamente appartiene alla prima classe perché occorre solamente ottimizzare mentre se i clienti non sono soddisfatti rientriamo nella classe 2 perché occorre inventarsi qualcosa di nuovo per colmare il gap di insoddisfazione
• classe 3 - questi problemi sono l'inverso di quelli di classe 2: la soluzione è chiara ma il problema no. Questa tiplogia di problemi è particolarmente intrigante perché costringe a considerare nuove applicazioni per le tecnologie esistenti.
  A volte le soluzioni che avete individuato in passato possono essere utilizzate in modo diverso, magari per aprire un nuovo mercato.
  La domanda da farsi, in questo caso, è cosa potete fare con il materiale che avete a disposizione e che ancora non avete fatto

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• classe 4 - nell'ultima classe rientrano problemi poco definiti con soluzioni poco definite. In questo caso ci viene in soccorso il pensiero divergente.
  Questo è il caso, ad esempio, della ricerca medica che spesso non ha l'obbligo di risolvere un problema particolare ma di esplorare mondi che ancora ci sono sconosciuti

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