"MIGLIORISMO" - IL KAIZEN DEL DR. DEMING, IL COCOMI DI ANTHONY ROBBINS

di Luca Pilolli dal suo blog

Un'interessante riflessione di Luca Pilolli su Kaizen e neologismi

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Cosa c'entra Deming con il Kaizen?

Oggi con grande stupore vedo su internet che, a quanto pare, nessun libro del Dr. Deming è mai stato tradotto in Italiano.

Cosa c’è di strano in questo? Anche questo è sicuramente uno dei motivi dell’arretratezza non solo industriale ma anche culturale dell’Italia. Vediamo per quale motivo.

William Edwards Deming nato negli Stati Uniti il 14 ottobre del 1900, dopo la seconda guerra mondiale, più precisamente nel 1950, già esperto per gli studi sul miglioramento della produzione negli Stati Uniti, venne mandato dal generale “MacArthur” in Giappone perché il Paese era talmente devastato dalla guerra, che perfino mettersi in contatto telefonicamente col Paese risultava una impresa ardua.
Deming, esperto del controllo di qualità, non andò ad insegnare ai giapponesi chissà quale dettaglio tecnico di produzione ma, su richiesta dell’Unione scienziati e tecnici giapponesi, insegnò loro i suoi stessi princìpi di controllo totale della qualità.

In estrema sintesi, si trattava di un'efficace e, per quel tempo, rivoluzionaria convinzione basilare relativa al costante e continuo incremento della qualità, basato sull'insegnamento di quattordici princìpi.
Questi insegnamenti già nel dopoguerra diventarono il fondamento di tutte le decisioni prese da ogni azienda nipponica multinazionale di successo e, visti i risultati, risulterebbero rivoluzionari in Italia anche oggi.

In definitiva ciò che Deming insegnò loro cambiò il corso della storia del Giappone, portandolo dallo
sfascio più totale della seconda guerra mondiale a diventare una delle nazioni tecnologicamente più evolute e potenti al mondo.

Cosa insegnò Deming ai Giapponesi?

Troviamo appena un piccolo assaggio nel libro di Anthony Robbins "Awake the Giant Within" tradotto in italiano nel 1992:

L’intima credenza è semplicemente questa: un continuo, eterno impegno ad aumentare costantemente, ogni singolo giorno, la qualità dei prodotti in ogni aspetto dell’azienda avrebbe dato loro la possibilità di dominare i mercati di tutto il mondo. Deming insegnò che la qualità non è solo questione di soddisfare un certo standard, ma è piuttosto un processo vivo e palpitante di continuo miglioramento. Deming promise loro che, se avessero seguito fedelmente i suoi insegnamenti, nel giro di cinque anni avrebbero inondato il mondo con i loro prodotti di qualità e in dieci o vent’anni sarebbero diventati una delle maggiori potenze economiche del mondo. (Tratto dal libro di Anthony)

I giapponesi di 60 anni fa, invece di pensare che fossero concetti deliranti, gli credettero ed ebbero ragione.

Nel 1959 il Giappone isituì il Premio Nazionale Deming che è il maggiore onore che una impresa possa ricevere. Il premio è consegnato, attraverso una cerimonia trasmessa in TV, all’impresa cha ha ottenuto il livello più alto di miglioramento della qualità dei prodotti, del servizio, del management e del sostegno al lavoratore.
Ok in Giappone i lavoratori non sono proprio assistiti come in Italia, anche se i nostri sindacati negli ultimi anni hanno perso buona parte del loro potere. Tuttavia i principi insegnati da Deming hanno innescato il grande cambiamento nipponico e Deming fu sempre riverito e rispettato anche dopo la sua morte (1993) come il padre del miracolo giapponese.

Ma gli insegnamenti di Deming non si limitarono al Sol levante.

Deming e la Ford

Nel 1983 la Ford Motor Company assunse Deming perché tenesse una serie di seminari di management. Tra i partecipanti c’era Donald Petersen, che sarebbe poi diventato presidente della Ford e che mise in pratica i princìpi di Deming in tutta l’azienda.
Petersen decise: “Abbiamo bisogno di quest’uomo per cambiare la nostra azienda.“

A quel tempo la Ford perdeva miliardi di dollari all’anno. Deming, una volta assunto, cambiò il loro atteggiamento occidentale che li induceva a chiedersi “come possiamo aumentare il volume di affari e ridurre i costi?“ in “come possiamo migliorare la qualità dei nostri prodotti e farlo in modo che, a lungo termine, la qualità non costi di più?“ La Ford si riorganizzò e fece della qualità il suo obiettivo primario (come dice lo slogan: “La qualità è il principio numero uno“) e, mettendo in pratica tutti gli insegnamenti di Deming, nel giro di quattro anni passò da un deficit spaventoso alla posizione di maggiore industria degli Stati Uniti con sei miliardi di dollari di utile! (Tratto dal libro di Anthony)

Il Kaizen in Italia e in Giappone

Queste cose si sanno in Italia dal 1992 attraverso i libri di Anthony. Sì, nelle librerie universitarie ci sono agli indici i libri di inglese di Deming, ma pensate veramente che questi insegnamenti siano in qualche modo conosciuti a livello globale e culturale in Italia? Nemmeno per sogno.
In giappone addirittura, quando si parla di affari o di rapporti umani, esiste una parola “KAIZEN”, KAI (cambiamento) e ZEN (meglio), che, tradotta letteralmente, significa "miglioramento costante" e che riassume i concetti insegnati da Deming.

Tutte le imprese multinazionali giapponesi utilizzano quotidianamente il KAIZEN che, tradotto letteralmente, significa “Miglioramento Costante”.
Tutte le imprese multinazionali giapponesi si basano sul principio del miglioramento graduale, fatto di piccoli, miglioramenti semplici e quotidiani, il Kaizen, appunto.
Tant’è che c’è un detto giapponese che recita più o meno così:

“Se un uomo non s’è fatto vedere per tre giorni, quanto torna i suoi amici devono guardarlo bene per scoprire che cambiamenti ha fatto.”

Le parole sono importanti

Evitando le storture dell’iper lavoro giapponese, e delle possibili alienazioni di un sistema sempre più accelerato, a mio giudizio sono due gli aspetti che possiamo imparare dagli insegnamenti di Deming, dal Kaizen e dall’esempio giapponese eda Anthony Robbins che li ha messi in pratica su se stesso applicandoli alla PNL (programmazione neuro linguistica) e alla scienza delle neuro-associazioni:

1. detto dalle stesse parole di Anthony “Quando creiamo una parola, le diamo un significato in codice e creiamo un modo di pensare. Le parole che usiamo costituiscono il tessuto di come pensiamo e influiscono anche sulle nostre decisioni.”
Concetto che ho già ampliamente espresso nel mio articolo relativo all’Energismo.

2. come insegnano Watzlavitck e Nardone (nel libro Psicosoluzioni), i piccoli cambiamenti quotidiani ci sembrano semplici, di facile portata e immediati da eseguire ma generano un effetto Butterfly, oppure semplicemente un effetto valanga.

Quindi per prima cosa serve avere chiarezza di idee (vedi gli insegnamenti di Deming, Anthony, Nardone, Watzlavitck ed altri) ma, soprattutto, serve avere una parola che riassume tutti questi insegnamenti e ci permette di attingervi in un istante con la sola evocazione della parola stessa. E in questi insegnamenti ci deve essere ben chiaro il concetto del enorme vantaggio e facilità dei piccoli cambiamenti.
Tutto questo, esercitato da una grande moltitudine, da una nazione (basterebbe si incominciasse dalle scuole), crea una grandissima rivoluzione di pensiero, di costume, di etica, di lavoro, di benessere.

Questa parola non esiste in Italiano, nemmeno in Inglese, tant’è che Anthony nel suo libro ne propone una, anche i traduttori del libro di Anthony ne propongono una in italiano COCOMI che vorrebbe dire COstante COntinuo MIgioramento.
Mi diverto spesso con i neologismi, e credo che questo neologismo sia privo delle caratteristiche necessarie per la sua diffusione.
Credo che questa parola sia ancora latitante nella nostra lingua, anche perchè ne mancano per prima cosa chiari e diffusi i fondamenti.

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Se dico Tangentopoli, tutti sanno a cosa mi rifersco, al periodo storico, agli autori, ed in parte ai fatti, questo grazie alla grande risonanza mediatica.
Se dico COCOMI o KAIZEN forse nemmeno l'% della popolazione italiana sa di cosa sto parlando. Pertanto come da me proposto nel caso dell’Energismo, credo ci sia bisogno di una parola più vicina alle sonorità dell’italiano come ad esempio MIGLIORISMO. In questo caso la radice di MIGLIORARE e il suffisso ISMO evocherebbero nell’immaginifico collettivo italiano qualcosa legato a un movimento di pensiero e a dei principi. Se dico le parole Capitalismo, Comunismo, Liberismo, Pacifismo, Femminismo, attraverso la scolarizzazione o attraverso i media i concetti di base anche se in maniera molto larga si sono diffusi.
Per questo credo che invece dell’acronimo COCOMI in Italia funzionerebbe meglio MIGLIORISMO.

PER SAPERNE DI PIU':

Kaizen: introduzione
Il Kaizen costing
Il Kaizen veloce o Quick Kaizen
Misurare il Kaizen
Gemba Kaizen
Tipologie di Kaizen


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