LA ISO 9001:2015 E L'INNOVAZIONE

La bozza nella nuova ISO 9001:2015 ci permette di innovare
il nostro sistema qualità. Vediamo come

Articolo di Staff di QualitiAmo

iso 9001 2015 innovazione


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La nuova ISO 9001:2015 può tranquillamente essere utilizzata come base per la gestione dell'innovazione all'interno delle nostre organizzazioni. Questo potrebbe forse stupire qualcuno, come ha scritto di recente la rivista "Quality Progress" perché spesso si è portati a pensare che un Sistema Qualità "ingessi" processi, attività e pensieri di un'azienda e sia quanto di più lontano possibile dall'innovazione.

Fortunatamente, la nuova ISO 9001:2015 ci insegna che non è così. Il futuro standard, infatti, abbraccia molti dei principi della ISO 10018:2020 dedicata proprio all'innovazione. Il linguaggio è diventato quello tipico del mondo del business e si è finalmente allontanato da quel "qualitatese" che rendeva così difficile, spesso, capire i principi della ISO 9001.
Facciamo solamente qualche esempio veloce: "responsabilità del management" è diventato "leadership" e "pianificazione", le "risorse" sono diventate "supporto" e la "realizzazione del prodotto" oggi si chiama "operations".

Il nuovo standard approfondisce la gestione dei rischi, rischi che sono fondamentali in un'ottica di innovazione perché non c'è rischio maggiore del ritrovarsi improvvisamente poco appetibili per il mercato perché non si è provveduto per tempo ad innovare.

Il processo dell'innovazione si compone di quattro step fondamentali:

  • il riconoscimento dell'opportunità di innovare;
  • la ricerca di una soluzione innovativa;
  • lo sviluppo della nuova idea;
  • il portare a compimento l'idea fino a condurla sul mercato

La nuova ISO 9001:2015, letta nel modo giusto, ci guida passo dopo passo verso l'innovazione.
Si incomincia con il capitolo 4 "Contesto dell'organizzazione" che prevede, ovviamente, uno sguardo all'ambiente esterno in cui si opera. E quale migliore punto di partenza per un innovatore? In particolare, il paragrafo 4.2 "Necessità e aspettative delle parti interessate" sarà ciò su cui l'innovatore dovrà indirizzare la sua attenzione.

Il capitolo sei, "Pianificazione" introduce il concetto di rischio e chiede alle organizzazioni di formulare un piano per prevenire futuri effetti indesiderati. E cosa c'è di più indesiderato del non avere nulla da offrire al mercato?
L'innovazione è una delle principali attività da portare avanti se si vuole che certi rischi futuri vengano evitati.

Arrivando al capitolo 7, "Supporto" e, in particolare, ai paragrafi 7.1.2, "Persone", e 7.1.6, "Conoscenza", tocchiamo i due capisaldi dell'innovazione, il carburante di qualunque processo innovativo. Parliamo di persone che devono essere messe in grado di crescere professionalmente, di creatività e di formazione continua.

Anche il capitolo otto, "Operations", ci offre qualche valido spunto che si può leggere secondo la chiave dell'innovazione.
Il paragrafo 8.2, "Determinazione dei requisiti", ad esempio, ci propone una riflessione introducendo il discorso relativo alla comunicazione con i clienti. Non tutto ciò di cui hanno bisogno i clienti, infatti, si trasforma automaticamente in requisito. Sta a noi capire tutto il resto anche perché diventi un utile input per i nostri processi di innovazione.
Anche il paragarafo 8.4 relativo agli acquisti introduce un concetto importante facendoci riflettere su tutti i rischi legati ai fornitori. Un nuovo fornitore presenta, inevitabilmente, un nuovo rischio ed è una cosa di cui tenere conto nel nostro processo di innovazione che, molto probabilmente, prevede l'utilizzo di nuove forniture.

Proseguendo la lettura della norma, vediamo che la parte della ISO 9001:2015 dedicata al miglioramento è stata strutturata in due sezioni: valutazione delle performance e miglioramento. E' una differenza netta rispetto all'attuale norma che parla solamente di miglioramento che, spesso, non si sa come strutturare.
Il paragrafo 9.1 ("Monitoraggio e misurazione"), in particolare, suggerisce di includere la misurazione dell'innovazione perché richiede di misurare la soddisfazione dei clienti, parametro direttamente legato ai processi innovativi.
Anche il paragrafo 9.2, "Audit interni", ci porta a ragionare su quali possibilità di innovazione ci siano nei nostri processi mentre il paragrafo 9.3, "Riesame della Direzione" ci invita a non guardare solamente il passato attraverso la storia dell'azienda ma di pensare al futuro e ai cambiamenti necessari per supportarlo.

E arriviamo all'ultimo capitolo, il dieci ("Miglioramento") che ci fa pensare facilmente al fatto che non si migliori senza innovare e senza essere creativi.

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

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Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
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L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

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In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla futura norma)

Abbiamo, infine, i principi per la gestione della Qualità che sono elencati nell'Annex B dove, in particolare, troviamo la "Leadership", principio che invita le organizzazioni a fissare la direzione nella quale intendono muoversi e gli obiettivi che vogliono raggiungere. Bene, tra questi obiettivi deve esserci anche l'innovazione se la direzione è uno spostamento ponderato verso il futuro.

(Seconda parte)

PER SAPERNE DI PIU':
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