L'ADHOCRAZIA

L'adhocrazia è il contrario della burocrazia

Grandezza caratteri: piccoli | medi | grandi

Il termine Adhocrazia, coniato negli anni '60 da Warren Bennis, studioso di leadership, e reso popolare dal futurologo Alvin Toffler, rappresenta un concetto fondamentalmente opposto a quello di burocrazia.

Un'adhocrazia è un'organizzazione che non segue i principi classici del management, secondo i quali ognuno riveste un ruolo bene definito e permanente, ma favorisce l'impostazione di un'organizzazione più fluida, nella quale i singoli individui sono liberi di esercitare il proprio talento in base alle diverse esigenze aziendali.

L'idea, essenzialmente, rappresentò un tentativo di rispondere alla domanda circa le modalità secondo le quali le aziende avrebbero dovuto creare un adeguato modello organizzativo per il futuro.

Essa riguarda sia la natura del lavoro manageriale e il processo di formazione della strategia, sia le problematiche sociali (da un punto di vista storico, la forma organizzativa può essere considerata come un'evoluzione che, partendo da una struttura semplice e passando attraverso le fasi della burocrazia rigidamente regolata e del modello divisionale, arriva all'adhocrazia).

L'adhocrazia è un progetto organizzativo di tipo organico che realizza concretamente un'impresa aperta, libera, flessibile, creativa, spontanea, di un'impresa, cioè, che è l'antitesi della grande impresa tradizionale.

Le sue caratteristiche sono quelle di un'organizzazione orizzontale o laterale, nella quale si ricorre ampiamente ai team che, oltre a essere fortemente responsabilizzati, sono anche autodiretti.

Il concetto fu presentato e approfondito da Alvin Toffler nel suo libro "Future Shock", pubblicato nel 1970.
L'adhocrazia è un'organizzazione non burocratica, a rete. "Questa forma è già comunemente utilizzata in organizzazioni quali gli studi legali, le società di consulenza e le attività di ricerca delle università. Tali organizzazioni e istituzioni devono ristrutturarsi continuamente per adattarsi alle costanti modifiche dei progetti, ciascuno dei quali richiede combinazioni in qualche modo differenti di competenze e di altre risorse. Queste organizzazioni dipendono da molti project team in rapida evoluzione e da intensi scambi di comunicazioni fra questi gruppi relativamente autonomi e caratterizzati da spirito imprenditoriale", sottolinea Toffler.

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
(Vai all'articolo che descrive il nuovo libro)

"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

(Vuoi restare aggiornato gratuitamente sulla nuova ISO 9001:2015? Visita ogni giorno la pagina che ti abbiamo linkato.
In calce all'articolo riporteremo quotidianamente un aggiornamento sulla futura norma)

Toffler è poi andato oltre, affermando che le organizzazioni e le istituzioni attualmente esistenti sono strutture appesantite e sorpassate. Il problema, sostiene, è la mancanza di flessibilità. "Come mai sembra che tutte le nostre istituzioni stiano attraversando simultaneamente un periodo di crisi?" si domanda. "Perché mai il sistema sanitario, giudiziario, scolastico, dei valori e chi più ne ha più ne metta, sono tutti in crisi? Ci deve essere qualcosa in comune tra tutti loro (...) E come mai lo stesso accade a Tokyo e a Londra e in Italia e così via? Perché mai c'è una crisi politica in tutti i Paesi nei quali le questioni politiche sono importanti? La risposta è che siamo in presenza di non poche istituzioni che furono progettate o per un mondo fondato sull'agricoltura (...) come lo furono i parlamenti, oppure (...) per l'epoca della rivoluzione industriale, ma che non soddisfano più le esigenze del nostro mondo odierno. Il problema, allora, era che ci volevano tre mesi perché un messaggio, dall'Ohio arrivasse a Washington e viceversa. E l'idea era che il senato sarebbe stato una camera per deliberare, con tutto comodo, sulle questioni di maggiore importanza. Ma adesso, via! Non c'è più nessuno che si possa permettere di sprecare due minuti. Dunque, le condizioni esterne sono radicalmente mutate".

"Oggi, quindi, la questione riguarda il grado di flessibilità delle istituzioni stesse. Noi siamo fortunati, gli americani sono fortunati, perché il nostro sistema è generalmente più flessibile e più decentrato rispetto a quelli degli altri paesi industriali, il che ci mette in posizione di vantaggio. Tuttavia, non credo che il sistema possa continuare indefinitamente nella sua forma attuale". Quel che ci vuole, suggerisce Toffler, è un passaggio complessivo verso l'adocrrazia.

PER SAPERNE DI PIU':

L'Adhocrazia
L'Adhocrazia operativa amministrativa



cerca nel sito