ISO 9001:2015 E SOSTENIBILITA'

Si può usare la ISO 9001 per migliorare la sostenibilità della propria organizzazione?

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La ISO 9001:2015, lo standard internazionale di riferimento per la gestione della qualità, contiene diversi concetti che possono aiutare un'organizzazione a migliorare la propria sostenibilità. Brevemente, possiamo riassumere le idee della norma più vicine alla sostenibilità in questo modo:

Tutti questi concetti portano l'attenzione sulla pianificazione e sullo sviluppo dei processi che offrono l'opportunità non solo di incorporare tutte le attività dell'organizzazione integrandole nel sistema qualità ma anche di considerare come il sistema qualità possa essere implementato per garantire che l'organizzazione esista e abbia successo nel lungo termine.

Un elemento essenziale della sopravvivenza nel lungo termine di un'azienda, cioè della sua sostenibilità nel tempo, è la capacità di progettare il futuro attraverso una pianificazione strategica. Un elemento basilare all'interno di un sistema di gestione della qualità è quello di garantire che un'organizzazione disponga di processi per comprendere il il mercato futuro e come condizionerà la capacità di fare affari dell'azienda, in modo da pianificare le modifiche al proprio sistema, ai propri prodotti e ai propri servizi per soddisfare le esigenze future.

Un'analisi puntuale delle condizioni del mercato e delle circostanze che possono influenzare il contesto in cui opera l'azienda può essere condotta rispondendo a domande come:

  • "Quali vantaggi offrono i nostri prodotti ai clienti?"
  • "Quali altri vantaggi vorranno i clienti entro tre o cinque anni?"
  • "Cosa ci servirà per fornire tale funzionalità?"
  • "Quanto saranno disposti a pagare i clienti per ottenere le nuove funzionalità?"
  • "Quali cambiamenti nel contesto legale e normativo influiranno sul business?"
  • "E' necessario apportare modifiche di base ai processi di produzione o di fornitura dei servizi nei prossimi 3-5 anni?"
  • "E' necessario apportare modifiche di base per sostenere i processi nei prossimi tre e cinque anni?"

Tali domande dovrebbero essere riproposte periodicamente per rilevare in anticipo i cambiamenti di mercato che gradualmente diventeranno evidenti. Prima si riesce a rilevare una nuova tendenza, infatti, meglio si riuscirà ad agire per assicurare che la propria organizzazione rimanga rilevante. Attenzione, però, a farvi le domande giuste perché le risposte giuste alle domande sbagliate possono mandare l'organizzazione verso un percorso disastroso.

La necessità di un cambiamento sistemico di base può essere guidato da diversi fattori esterni come, ad esempio, i cambiamenti nella percezione del cliente dei prodotti e dei servizi dell'organizzazione , il miglioramento della quota di mercato dei concorrenti, la diminuzione delle performance, i rapidi cambiamenti nella tecnologia, i cambiamenti delle condizioni di mercato, una modifica dei requisiti normativi, la deregolamentazione che può arrivare a stravolgere un mercato che era stabile e altamente strutturato e che può ritrovarsi all'improvviso aperto a una concorrenza sfrenata, ecc.

Se l'analisi del contesto indica una necessità di apportare delle modifiche di base al sistema qualità, il passo logico successivo sarebbe quello di condurre un'autovalutazione interna per innescare il cambiamento. Bisognerebbe compiere questo percorso almeno una volta l'anno ed esaminare gli indicatori chiave delle prestazioni per vedere come il sistema interno interagisca con il mondo esterno per identificare i cambiamenti necessari per mantenere un sistema capace di essere rilevante nelle nuove condizioni che stanno emergendo. Anche l'autovalutazione può portare al desiderio di cambiare, ad esempio perché si vuole un sistema di gestione migliore che possa consentire all'organizzazione di attrarre più clienti, per conquistare nuovi mercati, per lanciare nuove linee di prodotto, perché il prodotto di punta sta diventando obsoleto e ha bisogno di rinnovarsi, ecc.

Il piano d'azione per la revisione organizzativa è una responsabilità del top management perché fa parte del processo di pianificazione strategica. In questo processo vanno considerati i principi di base dell'organizzazione e i valori fondamentali dell'organizzazione confrontandoli con le esigenze per il futuro. Se poi c'è un cambiamento importante nelle strategie aziendali, bisognerà rivedere anche la mission e la vision. il modello di business che ne uscirà dovrà riuscire a descrivere come l'organizzazione intende ottenere risultati finanziari adeguati.

Per raggiungere e mantenere una condizione di sostenibilità, un'altra importante attività da compiere è garantire l'attribuzione delle responsabilità per la revisione degli obiettivi dell'organizzazione. Se, infatti, ci si rende conto che sono necessari cambiamenti importanti, c'è la necessità di rivedere gli obiettivi a sostegno dei nuovi impegni dell'azienda necessari per soddisfare le nuova vision. Stabilire gli obiettivi e garantire l'allineamento con l'operatività quotidiana sono attività che possono essere svolte solo dai vertici dell'organizzazione ma il top management non può farle da solo. Vanno coinvolti tutti i responsabili e, in misura adeguata, tutti i lavoratori che contribuiranno a definire i nuovi processi chiave che sono importanti per raggiungere la vision e i risultati desiderati. Un piano d'azione descriverà le responsabilità per lo sviluppo di questi processi e l'integrazione con gli altri processi del sistema in modo che il sistema di gestione venga nuovamente ottimizzato per raggiungere i suoi nuovi obiettivi. Tutto questo è un lavoro difficile ma, se ben fatto, costruisce una base solida sulla quale un'organizzazione può essere costruita e prosperare nel tempo

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I sistemi di gestione possono diventare stantii, inflessibili o addirittura irrilevanti e per assicurare un successo di lungo termine bisogna che un'organizzazione sia in grado di riconoscere quando si verificano cambiamenti di mercato importanti e di agire in tempo per garantire almeno la sopravvivenza, se non la prosperità.

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