I COSTI DELLA QUALITA' - COME SI DIVIDONO?

Come si possono suddividere i costi legati alla Qualità?

 

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Il termine “costi della Qualità”, in realtà, è ingannevole perché la Qualità, alla lunga, fa risparmiare del denaro e non rappresenta, quindi, un costo fine a se stesso. Si dovrebbe, piuttosto, parlare di “costi della non Qualità”, cioè di costi che rappresentano la differenza tra i costi di un prodotto/servizio e i costi dello stesso prodotto/servizio se non ci fosse alcuna possibilità di errore nell’approntarli.

Per calcolare questi costi, occorre tenere conto di tutti gli aspetti che intervengono. Citando solo alcuni esempi:

  • se parliamo di scarti, il calcolo dei costi dovrà comprendere il costo dello scarto, il costo delle operazioni di selezione e separazione degli scarti, il costo del personale addetto all’analisi e reporting, il costo del personale che deve schedulare le operazioni di produzione del materiale scartato, il costo di fermo dei processi, i costi logistici causati dallo scarto (fermi macchina, riattrezzaggio straordinario macchine, straordinari, ecc);
  • se parliamo di costi legati a rilavorazioni e riparazioni, il calcolo dei costi deve comprendere il costo delle operazioni di schedulazione delle operazioni di recupero, quello di fermo dei processi e quello di rilavorazione e di ricontrollo;
  • se parliamo di costi legati al declassamento dei prodotti, il calcolo deve comprendere il costo del personale addetto alla valutazione del il declassamento, il valore del declassamento, i costi logistici straordinari correlati alla gestione del prodotto declassato;
  • se parliamo di costi legati al non rispetto dei requisiti di qualità da parte dei fornitori, il calcolo dei costi deve comprendere i costi del personale che visita il fornitore, i costi della trasferta, i costi di gestione dei resi e i costi dei riordini del materiale non conforme

Volendo comprendere nei costi della Qualità sia i costi per costruire la Qualità che quelli dovuti alla mancanza della stessa, possiamo avere la seguente classificazione:

  • COSTI PER ASSICURARE LA QUALITÀ:
    • costi di prevenzione: sono i costi che l’organizzazione sostiene allo scopo di impedire che si verifichino errori. Comprendono attività di analisi, di prevenzione e di riduzione del rischio di creare difetti.
      In questa voce sono compresi tutti i costi relativi alla progettazione e all’attuazione del Sistema di Gestione della Qualità.
      Nella ISO 9001 si parla di prevenzione e, nei costi di prevenzione, ricordiamo:
      • costi legati a ricerche di marketing per individuare le esigenze del mercato
      • costi per la progettazione dei processi e per il loro controllo
      • pianificazione della qualità
      • costi per la pianificazione e la predisposizione della documentazione del Sistema di Gestione della Qualità
      • costi relativi alla revisione delle specifiche di prodotto
      • costi per la pianificazione e lo sviluppo di una nuova commessa. Il calcolo di questa tipologia di costi deve comprendere le spese relative ai prototipi, quelle per i campioni, i costi per eventuali prove e valutazioni e i costi dell’applicazione di metodi analitici di revisione dei nuovi prodotti
      • costi di riesame di un nuovo prodotto
      • costi per l’analisi dei rischi di prodotto
      • gestione economica delle modifiche di progetto
      • costi relativi alla valutazione e alla qualificazione fornitori (questionari, visite presso il fornitore, ecc)
      • costi relativi al controllo delle materie prime e dei semilavorati
      • costi relativi alla tracciabilità di prodotto
      • costi relativi alla pianificazione del controllo e dei collaudi dei prodotti finiti
      • costi per l’elaborazione di piani di formazione e addestramento e per la loro implementazione
      • costi relativi alla pianificazione della manutenzione
      • costi relativi alle revisioni dei progetti
      • costi relativi alla progettazione e all’esecuzione esecuzione di programmi di miglioramento
      • costi legati alla raccolta degli indicatori
      • costi per valutare la capacità dei processi
      • costi dell’analisi della sicurezza
      • costi per la realizzazione del bilancio
      • costi di accertamento, valutazione, ispezione: sono i costi sopportati per verificare il grado di conformità alle specifiche o ai requisiti e per individuare eventuali difetti:
      • costi legati al riesame del Sistema di Gestione della Qualità
      • costi legati al riesame di offerte e contratti
      • costi per il riesame e la validazione della progettazione
      • costi legati alla gestione delle ispezioni presso il fornitore
      • costi legati ai controlli e collaudi in accettazione
      • costi legati a controlli e collaudi di semilavorati e prodotti finiti durante la lavorazione e dopo
      • costi legati all’ispezione dei magazzini per la valutazione degli stock
      • costi legati alle verifiche di sistema e alla verifica della documentazione della qualità (registrazioni, ecc)
      • costi legati alla taratura degli strumenti utilizzati per i controlli e i collaudi
      • costi legati all’analisi dei dati di prove, controlli, collaudi
      • costi legati alle certificazioni di prodotto
      • costi legati alla verifica dell’efficacia delle azioni correttive
      • controlli durante e alla fine del processo
      • costi legati alla gestione della calibrazione degli strumenti
      • conduzione di misurazioni, prove e ispezioni
  • COSTI PER RIMEDIARE AGLI ERRORI
    • costi legati a difetti o insuccessi interni: sono i costi derivanti da una bassa applicazione della qualità all’interno dell’organizzazione che genera difetti che, però, non arrivano al cliente perché vengono intercettati dall’organizzazione prima della consegna del prodotto o dell’erogazione del servizi:
      • costi legati ad errori di pianificazione
      • costi legati ad errori di progettazione del prodotto, del processo o del materiale
      • costo di modifica di progetto
      • costi legati all’analisi delle cause del difetto e alla reportistica
      • costi legati agli scarti delle lavorazioni
      • costi legati alle attese
      • costi legati a ricontrolli, rilavorazioni e riparazioni (sono necessari per riportare il prodotto all’interno del valore delle specifiche)
      • costi legati al declassamento dei prodotti
      • costi legati alla revisione dei materiali
      • costi legati al non rispetto dei requisiti di qualità da parte dei fornitori
      • costi per eccesso di scorte
      • costi legati alla gestione di prodotti non conformi alle specifiche ma idonei all’uso
      • costi legati al maggiore impiego di materiali rispetto allo standard
      • costi legati a scorte in eccesso o in difetto rispetto a standard
      • costi legati ad una produzione di documentazione errata
      • costi legati a nuove ispezioni/test
      • costi legati all’implementazione di un’azione correttiva
      • costo fermata impianti
      • costo dovuto ai pagamenti ritardati
      • costi amministrativi
    • costi difetti o insuccessi esterni: sono i costi rilevati dopo la commercializzazione del prodotto e comprendono tutti i costi sostenuti dall’azienda per ripristinare il rapporto con il cliente:
      • costi legati alla campagna di richiamo dei prodotti
      • costi legati alla restituzione di prodotti difettosi
      • costi legati alle riparazioni e sostituzioni in garanzia
      • costi legati al supporto tecnico da fornire al cliente
      • costi associati alla gestione dei reclami
      • costi di rivalsa da parte dei clienti
      • costi legati alla responsabilità legale per difetti di prodotto
      • costi legati all’analisi e alla diagnosi degli insuccessi esterni
      • costi per errori di natura logistica
      • costi legati a studi, analisi e riprogettazione a fronte di insuccessi esterni
      • costi per la perdita di immagine
      • costi per la perdita di mercato
      • costi legati ad eventuali penali
      • azioni correttive

In un programma di contenimento dei costi, converrebbe iniziare ad agire dai costi dovuti ad insuccessi esterni perché sono quelli più pesanti (si ripercuotono anche sull’immagine aziendale), dovrebbero essere più facili da valutare, sono costi improduttivi, non preventivati e quindi più dolorosi da sostenere. In secondo luogo andrebbero affrontati i costi degli insuccessi interni perché sono visibili, e, se risolti, possono convincere le persone scettiche.

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
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"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

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Per iniziare un’attività di controllo dei costi occorrerà:

  • individuare le persone che dovranno occuparsene
  • identificare i costi da monitorare
  • identificare come effettuare la raccolta dei dati
  • analizzare i dati e fare un report alla direzione
  • monitoraggio del miglioramento (mediante una tabella che confronti l’indice previsto, l’indice effettivo, lo scostamento e le cause)
PER SAPERNE DI PIU':
I costi della Qualità: un approfondimento
I costi della non Qualità: QualitiAmo per voi al seminario Galgano
I costi della Qualità: Introduzione
La Qualità paga?
Perché misurare i costi della Qualità?
Come si misurano i costi della Qualità?