LE 5 S: SEITON
La seconda delle 5S: Seiton

Nell'ambito della metodologia delle 5S, il termine giapponese "Seiton" rappresenta il secondo pilastro fondamentale e si traduce con "ordinare" o "sistemare". Questo concetto va oltre il semplice riordino degli oggetti, abbracciando un approccio sistematico all'organizzazione del posto di lavoro.
L'obiettivo principale del "Seiton" è quello di creare un ambiente di lavoro in cui ogni strumento, materiale o documento abbia una posizione specifica e sia sempre facilmente accessibile quando necessario.
Implementare il "Seiton" significa analizzare attentamente il flusso di lavoro, identificare gli oggetti necessari per svolgere le attività e definire per ciascuno di essi una collocazione ottimale.
Principi fondamentali del "Seiton"
Per implementare efficacemente il "Seiton", è essenziale comprendere e applicare alcuni principi chiave che guidano l'organizzazione sistematica del posto di lavoro.
Il primo passo consiste nel definire criteri chiari per la disposizione degli oggetti. Tre fattori principali devono essere considerati:
- la frequenza di utilizzo: gli oggetti utilizzati più spesso dovrebbero essere collocati in posizioni facilmente accessibili, riducendo i tempi di presa e riposizionamento. Al contrario, gli oggetti usati raramente possono essere riposti in zone meno immediate
- le sequenza di utilizzo: se gli oggetti vengono utilizzati in una specifica sequenza durante il processo lavorativo, è logico disporli seguendo tale ordine. Questo principio, noto anche come "lay-out di processo", ottimizza i movimenti e riduce le inefficienze
- l'ergonomia e la sicurezza: la disposizione degli oggetti deve tenere conto di fattori ergonomici, evitando posture scorrette o sforzi eccessivi. Allo stesso tempo, è fondamentale garantire che la collocazione degli oggetti non comprometta la sicurezza, ad esempio evitando di impilare oggetti pesanti in alto.
Una volta definita la disposizione ottimale, è necessario rendere immediatamente evidenti le posizioni assegnate a ciascun oggetto. Possono essere utilizzate tre tecniche principali:
- etichettatura: l'applicazione di etichette chiare e leggibili consente di identificare rapidamente la posizione di ogni oggetto. Le etichette possono riportare il nome dell'oggetto, un codice o un'immagine esplicativa
- codifica a colori: l'uso di colori diversi per differenziare categorie di oggetti o aree di stoccaggio facilita notevolmente l'organizzazione visiva. Ad esempio, gli strumenti potrebbero essere riposti in zone contrassegnate in blu, mentre i materiali di consumo in zone rosse
- segnaletica visiva: l'utilizzo di segnali, frecce, linee di demarcazione a terra o pannelli visivi contribuisce a rendere intuitiva la disposizione degli oggetti. Una segnaletica efficace guida istintivamente l'operatore verso la posizione corretta, riducendo errori e ricerche
L'applicazione sistematica di questi principi getta le basi per un'organizzazione del posto di lavoro realmente efficiente e sostenibile nel tempo.
Metodologia di implementazione
Per implementare con successo il "Seiton", è necessario seguire un approccio strutturato e sistematico. Il processo può essere suddiviso in tre fasi principali: analisi, organizzazione e standardizzazione.
La fase di analisi è fondamentale per gettare solide basi su cui costruire l'organizzazione del posto di lavoro. Questa fase comprende tre attività chiave:
- mappatura degli oggetti necessari: il primo passo consiste nell'identificare tutti gli oggetti, gli strumenti e i materiali effettivamente necessari per svolgere le attività lavorative. Questa mappatura permette di eliminare il superfluo e concentrarsi sull'essenziale
- studio dei flussi di lavoro: un'analisi dettagliata dei processi e dei flussi di lavoro consente di comprendere come gli oggetti vengono utilizzati e spostati durante le attività. Questa informazione è fondamentale per definire una disposizione ottimale
- valutazione degli spazi disponibili: è importante valutare attentamente gli spazi a disposizione, considerando non solo la superficie, ma anche l'altezza e la profondità. Questa analisi permette di pianificare al meglio l'utilizzo dello spazio e identificare eventuali vincoli
Sulla base delle informazioni raccolte durante la fase di analisi, si passa alla fase di organizzazione vera e propria. Questa fase si articola in due attività principali:
- definizione delle posizioni ottimali: per ogni oggetto necessario, viene definita la posizione ottimale in base ai criteri di frequenza di utilizzo, sequenza di utilizzo ed ergonomia. L'obiettivo è ridurre i tempi di presa e riposizionamento, garantendo al contempo comfort e sicurezza
- creazione di un layout efficiente: la disposizione degli oggetti deve essere integrata in un layout complessivo del posto di lavoro che ottimizzi i flussi e minimizzi gli sprechi. Questo layout comprende:
- zone di stoccaggio: aree dedicate al deposito ordinato di materiali, componenti o attrezzature
- aree di lavoro: spazi specifici dove si svolgono le attività, organizzati in modo ergonomico ed efficiente
- percorsi di accesso: corridoi e passaggi che consentono di raggiungere facilmente le diverse aree senza ostacoli.
Una volta definito il layout e assegnate le posizioni, è fondamentale standardizzare l'organizzazione per renderla stabile e farla durare nel tempo. La fase di standardizzazione comprende tre attività:
- creazione di standard visivi: l'uso di etichette, codici colore, segnaletica e demarcazioni rende l'organizzazione intuitiva e facilmente comprensibile per tutti gli operatori
- documentazione delle posizioni: è importante documentare in modo dettagliato le posizioni assegnate a ciascun oggetto, creando una sorta di "mappa" del posto di lavoro. Questa documentazione facilita il mantenimento dell'ordine e la formazione di nuovi operatori
- sviluppo di procedure operative: definire procedure chiare per l'utilizzo e il riposizionamento degli oggetti contribuisce a mantenere l'organizzazione nel tempo. Queste procedure devono essere comunicate e condivise con tutti gli operatori coinvolti.
Mantenimento del "Seiton"
Implementare il "Seiton" non è un'azione una tantum, ma richiede un impegno continuo per mantenere e migliorare l'organizzazione nel tempo. Vediamo alcune attività chiave per garantirne il mantenimento.
È fondamentale condurre controlli regolari per verificare che l'organizzazione sia rispettata e che ogni oggetto sia al suo posto. La frequenza dei controlli dipende dal contesto ma, in generale, è consigliabile effettuarli almeno una volta alla settimana. Durante i controlli, eventuali non conformità devono essere identificate e corrette tempestivamente.
Gli standard di organizzazione definiti durante l'implementazione del "Seiton" non sono statici ma devono essere continuamente aggiornati e migliorati. Con l'esperienza e il feedback degli operatori, è possibile identificare opportunità di ottimizzazione e rendere l'organizzazione ancora più efficiente. È importante coinvolgere il personale in questo processo di miglioramento continuo.
L'organizzazione del posto di lavoro deve essere flessibile e adattabile ai cambiamenti che inevitabilmente si verificano nel tempo. Alcuni dei cambiamenti più comuni includono:
- modifiche al layout: l'introduzione di nuovi macchinari, l'espansione delle attività o la riorganizzazione degli spazi possono richiedere modifiche al layout definito. È importante pianificare attentamente questi cambiamenti e aggiornare di conseguenza la disposizione degli oggetti
- nuove attrezzature: l'introduzione di nuove attrezzature o strumenti richiede di definire posizioni di stoccaggio dedicate e integrarle nel sistema di organizzazione esistente. È fondamentale coinvolgere il personale nella definizione delle nuove posizioni e fornire adeguata formazione sul loro utilizzo
- variazioni nei processi: cambiamenti nei processi produttivi o nelle procedure operative possono influire sull'organizzazione del posto di lavoro. È importante analizzare l'impatto di questi cambiamenti e adattare di conseguenza la disposizione degli oggetti e gli standard definiti
Il mantenimento del "Seiton" richiede disciplina, impegno e una cultura della qualità diffusa a tutti i livelli dell'organizzazione. Solo attraverso uno sforzo continuo e sistematico è possibile garantire che i benefici dell'organizzazione siano sostenibili nel lungo periodo e diventino parte integrante del modo di lavorare quotidiano.
Misurazione dell'efficacia
Per valutare il successo dell'implementazione del "Seiton" e identificare aree di miglioramento, è fondamentale definire e monitorare alcuni indicatori e condurre regolari audit e verifiche.
Gli indicatori permettono di valutare l'efficacia dell'organizzazione del posto di lavoro. Alcuni KPI comuni per il "Seiton" includono:
- tempi di ricerca: misurano il tempo impiegato dagli operatori per trovare gli oggetti necessari. Una riduzione significativa dei tempi di ricerca è un chiaro indicatore di una buona organizzazione
- efficienza degli spazi: valuta quanto efficacemente viene utilizzato lo spazio disponibile, ad esempio calcolando la percentuale di spazio utilizzato per lo stoccaggio rispetto allo spazio totale. Un'alta efficienza degli spazi indica una buona ottimizzazione del layout
- conformità agli standard: misurano il livello di aderenza agli standard definiti, ad esempio calcolando la percentuale di oggetti correttamente posizionati. Un'alta conformità indica che l'organizzazione è ben compresa e rispettata dal personale
È importante definire obiettivi chiari per ciascun KPI e monitorare regolarmente i progressi. I risultati devono essere comunicati al personale e utilizzati come base per identificare opportunità di miglioramento continuo.
Gli audit sono attività di controllo periodiche che permettono di valutare l'efficacia dell'implementazione del "Seiton" e identificare eventuali non conformità. Alcune tecniche comuni di audit includono:
- checklist: liste predefinite di elementi da verificare, come la presenza di oggetti fuori posto, la pulizia delle aree di stoccaggio o l'aggiornamento delle etichette. Le checklist garantiscono un controllo sistematico e standardizzato
- documentazione fotografica: fotografie delle aree di lavoro scattate prima e dopo l'implementazione del "Seiton", o a intervalli regolari, permettono di valutare visivamente i progressi e identificare aree di miglioramento
- rapporti di valutazione: documenti strutturati che riassumono i risultati degli audit, evidenziando i punti di forza, le aree di miglioramento e le azioni correttive proposte. I rapporti forniscono una base per la discussione con il personale e il management e per il monitoraggio dei progressi nel tempo
È importante che gli audit siano condotti in modo obiettivo e costruttivo, coinvolgendo il personale in un'ottica di miglioramento continuo. I risultati degli audit devono essere comunicati in modo trasparente e utilizzati come base per definire piani d'azione concreti.
Strumenti e tecniche del "Seiton"
Per implementare efficacemente il "Seiton", esistono diversi strumenti e tecniche che possono essere utilizzati per ottimizzare l'organizzazione del posto di lavoro. Vediamo alcuni dei più comuni ed efficaci.
Gli shadow board sono pannelli su cui viene disegnata la sagoma degli strumenti o degli oggetti da riporre. Ogni sagoma corrisponde esattamente alla forma dell'oggetto, rendendo immediatamente evidente la posizione corretta. Questo sistema è particolarmente utile per strumenti di uso frequente, in quanto consente di identificare rapidamente eventuali mancanze o cose fuori posto.
Un'organizzazione efficace dello spazio richiede l'utilizzo di adeguati sistemi di stoccaggio. Alcuni dei più comuni includono:
- scaffalature: strutture verticali composte da ripiani, ideali per lo stoccaggio di oggetti di medie e grandi dimensioni. Le scaffalature possono essere a vista o chiuse, a seconda delle esigenze di protezione e riservatezza
- cassettiere: mobili dotati di cassetti di varie dimensioni, adatti per riporre oggetti piccoli o medi. Le cassettiere possono essere su ruote per una maggiore flessibilità o fisse per una maggiore stabilità
- contenitori: scatole, ceste o bidoni di varie forme e dimensioni, utilizzati per raggruppare oggetti simili o per proteggere materiali delicati. I contenitori possono essere impilabili o modulari per ottimizzare lo spazio
Per rendere l'organizzazione visivamente intuitiva, è fondamentale utilizzare marcature e delimitazioni chiare e ben visibili. Alcune tecniche comuni includono:
- linee sul pavimento: strisce colorate o nastri adesivi applicati sul pavimento per definire aree di stoccaggio, corridoi di passaggio o zone di lavoro. Le linee possono essere continue o tratteggiate, a seconda del livello di flessibilità richiesto
- cartelli indicatori: segnali verticali posti in prossimità delle aree di stoccaggio o delle postazioni di lavoro, recanti informazioni sulla destinazione d'uso dello spazio o sul tipo di oggetti presenti
- etichette identificative: etichette applicate direttamente sugli oggetti, sui contenitori o sulle scaffalature, riportanti informazioni come il nome dell'oggetto, il codice identificativo, la quantità o la data di scadenza
L'utilizzo combinato di questi strumenti e tecniche consente di creare un ambiente di lavoro altamente organizzato, in cui ogni oggetto ha una posizione ben definita e facilmente identificabile. Questo non solo migliora l'efficienza operativa, ma contribuisce anche a creare un senso di ordine e disciplina che influisce positivamente sulla motivazione e il benessere dei lavoratori.
È importante sottolineare che la scelta degli strumenti e delle tecniche deve essere adattata alle specifiche esigenze e caratteristiche di ogni contesto lavorativo. Un'analisi accurata delle necessità e un coinvolgimento attivo del personale sono fondamentali per identificare le soluzioni più adeguate e garantirne l'effettiva adozione nel tempo.
PER SAPERNE DI PIU':
Introduzione alle 5S
Perché implementare le 5S: motivazioni e ragioni per adottare la metodologia
Seiri
Seiketsu
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Shitsuke
Vantaggi e benefici delle 5S: misurare l'impatto sulle performance aziendali
Aforismi sulle 5S
Conclusioni sull'applicazione delle 5S: analisi dell'impatto e considerazioni finali