ISO 9001 - LE COMPETENZE DEGLI AUDITOR INTERNI
Uno schema riassuntivo di tutte le competenze che deve avere un auditor interno ISO 9001

Un auditor competente non garantisce solo la conformità formale al processo di audit ma è in grado di aggiungere valore reale all'organizzazione identificando opportunità significative di miglioramento. La norma ISO 19011 "Linee guida per gli audit dei sistemi di gestione" fornisce un quadro di riferimento completo per la gestione delle competenze degli auditor, che può essere adattato alle specifiche esigenze di un programma di audit interno ISO 9001.
Le competenze di un auditor interno efficace possono essere raggruppate in diverse categorie, ciascuna essenziale per garantire audit di valore.
Conoscenze tecniche
- Conoscenza della norma ISO 9001:
- comprensione approfondita dei requisiti della norma
- capacità di interpretare i requisiti nel contesto specifico dell'organizzazione
- consapevolezza delle differenze rispetto alle versioni precedenti della norma
- comprensione dell'approccio per processi e del risk-based thinking
- Conoscenza del sistema di gestione dell'organizzazione:
- familiarità con la struttura documentale (politica, procedure, istruzioni)
- comprensione dell'interazione tra i processi
- conoscenza degli obiettivi strategici dell'organizzazion
- familiarità con gli indicatori e con i metodi di misurazione utilizzati
- Conoscenza del settore specifico:
- terminologia e prassi tipiche del settore
- requisiti legali e regolamentari applicabili
- tecnologie e processi caratteristici
- problematiche comuni e criticità specifiche
- Conoscenza delle tecniche di audit:
- metodologie di campionamento
- tecniche di colloquio
- analisi documentale
- tecniche di osservazione
- metodi di raccolta e valutazione delle evidenze
Competenze comportamentali
Le soft skill sono altrettanto importanti delle conoscenze tecniche per un auditor efficace:
- Etica professionale:
- integrità e onestà
- obiettività e imparzialità
- riservatezza e discrezione
- rappresentazione veritiera e accurata dei fatti
- Comunicazione efficace:
- capacità di ascolto
- chiarezza nell'espressione verbale e scritta
- capacità di adattare il linguaggio all'interlocutore
- sensibilità culturale e rispetto per le differenze
- Capacità relazionali:
- diplomazia e tatto
- capacità di creare un'atmosfera collaborativa
- assertività equilibrata (né aggressività né passività)
- empatia e rispetto per gli altri
- Capacità analitiche:
- pensiero critico e logico
- capacità di sintesi e di vedere il quadro d'insieme
- attenzione ai dettagli
- capacità di distinguere tra questioni significative e secondarie
- Competenze organizzative:
- gestione efficiente del tempo
- pianificazione e capacità di gestione delle priorità
- adattabilità e flessibilità
- determinazione nel perseguire gli obiettivi dell'audit
Formazione continua degli auditor
La formazione degli auditor interni non si esaurisce con un eventuale corso iniziale di qualificazione ma dev'essere un processo continuo che garantisca il mantenimento e lo sviluppo delle competenze nel tempo.
Il percorso formativo iniziale dovrebbe includere:
- formazione teorica sui principi di audit e sulla norma ISO 9001:
- combinazione di lezioni frontali, esercitazioni e discussioni
- valutazione finale dell'apprendimento
- formazione pratica attraverso affiancamento sul campo:
- partecipazione come osservatore ad audit condotti da auditor esperti
- conduzione di audit sotto supervisione
- feedback strutturato sulle performance
- numero minimo di audit in affiancamento (tipicamente 3-5)
- qualificazione formale:
- valutazione delle competenze acquisite
- assegnazione di un ambito specifico di competenza
L'aggiornamento delle competenze dovrebbe essere pianificato e strutturato:
- aggiornamenti sulla norma e sulle tecniche di audit:
- sessioni periodiche sulle interpretazioni e applicazioni della norma
- formazione su nuove metodologie e strumenti di audit
- aggiornamenti su modifiche significative al sistema di gestione interno
- sviluppo delle competenze comportamentali:
- corsi specifici su comunicazione, gestione dei conflitti, leadership
- sessioni di role-playing e simulazioni
- coaching individuale su aree di miglioramento specifiche
- approfondimenti settoriali:
- aggiornamenti su cambiamenti nei requisiti legali e regolamentari
- formazione su nuove tecnologie o pratiche del settore
- condivisione di esperienze:
- riunioni periodiche del team di auditor per discutere casi ed esperienze
- sessioni periodiche per garantire coerenza nell'approccio
Piano di formazione individuale
Per ciascun auditor dovrebbe essere definito un piano di crescita professionale individuale che:
- identifichi i gap di competenza rispetto al profilo ideale
- definisca obiettivi specifici di crescita professionale
- pianifichi le attività formative necessarie
- stabilisca tempistiche e modalità di verifica dei progressi
Questo piano dovrebbe essere rivisto periodicamente in base ai risultati della valutazione delle performance e all'evoluzione delle esigenze dell'organizzazione.
Per garantire il mantenimento e il miglioramento delle competenze nel tempo, è essenziale implementare un processo strutturato di valutazione periodica.
La valutazione delle competenze dovrebbe avvenire:
- in fase di qualificazione iniziale
- a intervalli regolari (tipicamente annuali)
- dopo modifiche significative ai requisiti (es. aggiornamento della norma)
- in caso di performance inadeguate o problematiche
- prima dell'assegnazione di maggiori responsabilità (es. promozione a lead auditor)
Una valutazione completa dovrebbe integrare diversi metodi:
- osservazione diretta durante gli audit:
- utilizzo di checklist strutturate basate sulla matrice delle competenze
- valutazione da parte di un supervisore o lead auditor esperto
- documentazione delle osservazioni con evidenze oggettive
- revisione dei documenti prodotti:
- analisi dei piani di audit, delle checklist e dei report
- valutazione della completezza, chiarezza e precisione
- verifica dell'appropriatezza delle conclusioni rispetto alle evidenze
- feedback dalle parti interessate:
- questionari di valutazione compilati dalle aree auditate
- feedback del management sulla percezione di valore degli audit
- input da altri membri del team di audit
- test di conoscenza:
- verifiche periodiche della conoscenza della norma
- quiz su scenari di audit per valutare il processo decisionale
- esercitazioni pratiche di classificazione delle non conformità
- autovalutazione:
- strumenti strutturati di riflessione critica sulle proprie competenze
- confronto tra percezione personale e feedback esterno
- identificazione autonoma delle aree di miglioramento
La valutazione dovrebbe basarsi su criteri chiari e oggettivi, derivati dalla matrice delle competenze. Per ciascuna competenza, possono essere definiti indicatori specifici osservabili. Ad esempio:
- per la competenza "tecniche di colloquio":
- formula domande aperte e che non contengono già l'embrione di una risposta
- ascolta senza interrompere
- approfondisce adeguatamente le risposte
- adatta l'approccio al livello e al ruolo dell'intervistato
- per la competenza "analisi delle evidenze":
- raccoglie evidenze sufficienti prima di trarre conclusioni
- distingue tra osservazioni e interpretazioni
- valuta correttamente la conformità rispetto ai requisiti
- classifica appropriatamente i rilievi in base alla loro gravità
I risultati della valutazione dovrebbero essere:
- documentati formalmente:
- registrazione delle competenze valutate e dei livelli raggiunti
- documentazione delle evidenze a supporto
- mantenimento della storia delle valutazioni precedenti
- condivisi con l'auditor:
- discussione aperta e costruttiva dei risultati
- riconoscimento dei punti di forza
- identificazione condivisa delle aree di miglioramento
- utilizzati per le decisioni:
- conferma o revisione dell'ambito di competenza
- assegnazione di tipi specifici di audit in base alle competenze
- pianificazione di affiancamenti o supervisioni ove necessario
- collegati al piano di crescita professionale:
- aggiornamento del piano in base ai gap identificati
- definizione delle azioni specifiche per colmare le lacune
- tempistiche per rivalutazioni mirate
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