STRATEGIE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO NEL SISTEMA QUALITA'

Dal framework di risposta (accettazione, trasferimento, mitigazione, eliminazione) ai controlli preventivi. Una guida completa per gestire efficacemente i rischi nei sistemi qualità

Strategie di mitigazione del rischio nella ISO 9001

La mitigazione del rischio si inserisce nel più ampio ciclo di risk management che include l'identificazione, l'analisi, la valutazione, il trattamento, il monitoraggio e la revisione dei rischi. Rappresenta una componente essenziale nel sistema di gestione della qualità di qualsiasi organizzazione. Attraverso un approccio strutturato all'identificazione, valutazione e trattamento dei rischi, le organizzazioni possono ridurre significativamente la probabilità di eventi avversi e il loro potenziale impatto sulle attività quotidiane, sulla qualità dei prodotti e sulla soddisfazione dei clienti.

Il concetto fondamentale nella gestione del rischio è che non tutti i rischi possono o devono essere eliminati completamente. L'obiettivo è gestire i rischi in modo efficace, allocando le risorse in modo proporzionato alla gravità e alla probabilità dei potenziali problemi.

Il paradosso della mitigazione del rischio è questo: investiamo energie enormi per prevenire cose che probabilmente non accadranno mai. Eppure, se non lo facessimo, quelle stesse cose diventerebbero inevitabili.

4 modi per affrontare il mostro

L'accettazione del rischio è una strategia consapevole in cui l'organizzazione decide di convivere con un rischio specifico senza intraprendere azioni per modificarne la probabilità o l'impatto. Questa strategia è appropriata quando:

  • il costo della mitigazione supererebbe i benefici potenziali
  • la probabilità e l'impatto del rischio sono sufficientemente bassi
  • non esistono opzioni praticabili per il trattamento del rischio

Per determinare quali rischi sono accettabili, le organizzazioni devono stabilire criteri chiari basati sulla quantità di rischio che un'organizzazione è disposta ad accettare e sul livello di variazione accettabile rispetto agli obiettivi. I rischi accettati devono essere adeguatamente documentati e monitorati per garantire che rimangano entro i limiti accettabili nel tempo.

Alcuni rischi rappresentano semplicemente il costo di fare business.
L'accettazione non è passività. È una scelta strategica.

Il trasferimento del rischio comporta lo spostamento della responsabilità o delle conseguenze di un rischio a una terza parte. I meccanismi comuni di trasferimento del rischio includono:

  • polizze assicurative
  • accordi contrattuali con fornitori o partner
  • outsourcing delle attività ad alto rischio

L'efficacia del trasferimento del rischio dipende dalla chiarezza degli accordi e dalla capacità della terza parte di gestire adeguatamente il rischio. È importante notare che il trasferimento non elimina completamente la responsabilità dell'organizzazione, poiché rischi a livello di reputazione e quelli operativi spesso rimangono, anche quando le conseguenze finanziarie sono state trasferite.

Il rischio è un po' come una patata bollente e, a volte, la mossa migliore è passarla a chi è attrezzato meglio per gestirla.
Ma attenzione: trasferire un rischio non significa dimenticarlo ma trasformare un rischio diretto in un rischio di relazione.

La mitigazione del rischio mira a ridurre la probabilità di un evento avverso o il suo impatto potenziale. Gli approcci alla riduzione della probabilità includono:

  • implementazione di controlli preventivi
  • formazione del personale
  • standardizzazione dei processi e delle procedure
  • manutenzione preventiva

Le tecniche per la riduzione dell'impatto comprendono:

  • piani di contingenza
  • sistemi di backup
  • diversificazione delle risorse
  • pianificazione della continuità operativa

L'ottimizzazione costi-benefici nella mitigazione richiede una valutazione accurata del rischio residuo (il rischio che rimane dopo l'implementazione delle misure di controllo) rispetto ai costi associati alle misure di mitigazione.

Il ROI della mitigazione raramente viene calcolato correttamente.
Perché il vero valore è in ciò che non accade.

L'eliminazione del rischio rappresenta la strategia più radicale e comporta la completa rimozione della fonte di rischio. Può essere ottenuta attraverso:

  • riprogettazione di processi e prodotti
  • sostituzione di materiali o tecnologie pericolosi
  • cessazione delle attività ad alto rischio

Sebbene l'eliminazione possa sembrare la soluzione ideale, spesso comporta compromessi significativi in termini di costi, funzionalità o opportunità di business. L'analisi dell'impatto dell'eliminazione del rischio deve considerare non solo i benefici diretti della rimozione del rischio, ma anche gli effetti a cascata sugli altri aspetti dell'organizzazione.

L'eliminazione richiede coraggio e creatività. E la volontà di abbandonare il "modo in cui abbiamo sempre fatto le cose".

Controlli preventivi e controlli capaci di rilevare il problema

I controlli preventivi sono progettati per impedire che si verifichino errori o deviazioni da quanto previsto. Un' architettura efficace di controlli preventivi dovrebbe includere:

  • la validazione degli input
  • sistemi a prova di errore (poka-yoke)
  • la separazione dei compiti
  • un accesso limitato a sistemi e risorse critiche
La misurazione dell'efficacia preventiva dovrebbe basarsi su indicatori come: la riduzione degli incidenti, il tasso di conformità e l'efficienza operativa.

I controlli capaci di rilevare il problema sono, invece, progettati per identificare errori o problemi dopo che si sono verificati ma, idealmente, prima che causino danni significativi. Questi controlli includono:

  • tecnologie per la rilevazione delle anomalie
  • audit e ispezioni
  • riconciliazione dei dati
  • analisi dei trend

Il monitoraggio può essere continuo (in tempo reale) o periodico (a intervalli regolari), a seconda della criticità del processo e della velocità con cui i problemi possono evolversi.

Non esiste un sistema perfetto ma solo il sistema giusto per i rischi che contano davvero per ogni organizzazione.

Un sistema di controllo bilanciato combina elementi preventivi e detective in un approccio multilivello. I controlli preventivi riducono la probabilità di problemi, mentre i controlli detective forniscono un meccanismo di sicurezza per catturare ciò che sfugge alla prevenzione.

Le tecniche di feedback utilizzano informazioni dai controlli detective per migliorare i controlli preventivi, mentre i meccanismi di feed-forward utilizzano informazioni predittive per adattare i controlli in anticipo. Un'analisi costi-benefici dei sistemi di controllo dovrebbe considerare non solo i costi diretti di implementazione, ma anche i costi indiretti legati alla complessità operativa e alla potenziale interferenza con i processi di business.

Ridondanza e diversificazione nei sistemi critici

L'analisi delle criticità e dell'impatto identifica quali sistemi e processi sono essenziali per le attività di un'organizzazione. I Single Point of Failure (SPOF) rappresentano quei componenti la cui interruzione causerebbe un problema dell'intero sistema e dovrebbero essere prioritari per l'implementazione di ridondanza o diversificazione. L'obiettivo è quello di costruire sistemi fault-tolerant, cioè progettati per continuare a funzionare anche in presenza di guasti, attraverso l'uso di ridondanza, isolamento dei guasti e ripristino automatico.

Ogni sistema ha un tallone d'Achille, un singolo punto dove tutto può crollare.
Gli ingegneri lo chiamano "Single Point of Failure" o SPOF. Il resto di noi lo chiama disastro.

Conoscete davvero i vostri SPOF?

Mappare i vostri punti di vulnerabilità è fondamentale per non scoprirli quando è troppo tardi.

La ridondanza implica la duplicazione di componenti o funzioni critiche per aumentare l'affidabilità del sistema.

La diversificazione, invece, va oltre la semplice duplicazione, implementando approcci alternativi per raggiungere lo stesso obiettivo, ad esempio:

  • l'utilizzo di tecnologie diverse per la stessa funzione
  • l'approvvigionamento da più fonti
  • la distribuzione di risorse e attività in diverse località geografiche

I controlli di processo

Una mappatura efficace dei processi identifica i flussi di lavoro, le dipendenze e i Single Point of Failure. I punti critici di controllo sono punti nel processo dove i controlli possono prevenire o rilevare problemi che potrebbero avere un impatto pericoloso.

La progettazione di controlli proporzionati al rischio assicura che le risorse siano allocate in modo efficiente, con controlli più rigorosi applicati ai processi ad alto rischio e controlli più leggeri ai processi meno critici.

Le carte di controllo monitorano la variabilità del processo nel tempo, consentendo di identificare trend e cambiamenti che potrebbero indicare problemi che stanno nascendo.

I sistemi poka-yoke ("a prova di errore") sono progettati per prevenire errori rendendo fisicamente impossibile o immediatamente evidente quando un'attività è eseguita in modo errato. I principi di progettazione a prova di errore includono:

  • l'eliminazione: rimozione della possibilità di errore
  • la sostituzione: sostituzione di processi soggetti a errori con processi più affidabili
  • la facilitazione: rendere le azioni corrette più facili da eseguire rispetto a quelle errate
  • il rilevamento: identificazione immediata degli errori

La reingegnerizzazione dei processi a rischio

Una volta identificati i processi che presentano i rischi più significativi, considerando fattori come la frequenza e la gravità degli incidenti passati, la complessità e la variabilità del processo, le dipendenze dai fattori esterni e la criticità per gli obiettivi aziendali, si possono riprogettare i processi con la priorità più alta.

L'approccio Six Sigma (DMAIC - Define, Measure, Analyze, Improve, Control) offre un framework strutturato per migliorare i processi esistenti, con un forte focus sulla riduzione della varianza e quindi del rischio.

Il Lean thinking si concentra sull'eliminazione degli sprechi, semplificando i processi e riducendo le opportunità di errore.

Conclusione

Il rischio è sempre lì. La differenza tra le organizzazioni avvedute e quelle che si fanno cogliere impreparate non è l'assenza di rischio ma la capacità di anticiparlo perché la mitigazione del rischio è una mentalità.

Non limitatevi a una sola strategia. Capiterà la volta in cui accetterete il rischio consapevolmente e deliberatamente. Altre volte, invece, lo trasferirete e altre ancora lo mitigherete o proverete ad eliminarlo completamente.

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