LA CULTURA DEL "NOI" E DEL "LORO"
Il linguaggio che le persone usano per descrivere le loro aziende dice molto sulla cultura che vige dentro queste organizzazioni

La cultura organizzativa rappresenta il DNA di un'azienda ed è costituita dall'insieme di valori condivisi e convinzioni che modellano il comportamento dei dipendenti. Si manifesta nel modo in cui le persone interagiscono, prendono decisioni e si approcciano il proprio lavoro quotidiano, influenzando profondamente ogni aspetto della vita aziendale.
Uno degli indicatori più significativi della cultura organizzativa si trova nel linguaggio quotidiano utilizzato. Il modo in cui le persone si esprimono all'interno dell'organizzazione non è casuale ma riflette profondamente il loro senso di appartenenza e il loro livello di coinvolgimento. Il linguaggio diventa così una finestra attraverso la quale osservare la vera natura della cultura aziendale, rivelando modelli di pensiero, valori condivisi e dinamiche relazionali che potrebbero altrimenti rimanere nascosti.
L'uso dei pronomi "noi" e "loro"
Un elemento particolarmente rivelatore nel linguaggio è la scelta dei pronomi che le persone utilizzano quando parlano dell'azienda. Questa distinzione apparentemente sottile tra l'uso di "noi" e "loro" nasconde significati profondi:
- l'utilizzo del "noi" indica, generalmente, un forte senso di appartenenza e di identificazione con l'organizzazione. Quando i dipendenti dicono "(Noi) stiamo sviluppando un nuovo progetto" o "Questo è il modo in cui facciamo le cose", stanno esprimendo un senso di responsabilità condivisa
- al contrario, l'uso del "loro" ("Hanno deciso tutto loro", "(Loro) non ascoltano") può segnalare un distacco emotivo dall'organizzazione
Le aziende caratterizzate da un diffuso utilizzo del "noi" tendono a coinvolgere maggiormente le persone e a favorire la collaborazione, mentre quelle dove predomina il "loro" potrebbero far fatica in questi ambiti.
Per i quality manager, comprendere e monitorare questi pattern linguistici diventa uno strumento importante per valutare lo stato della cultura organizzativa.
In una cultura "loro", le persone si percepiscono come entità separate dall'organizzazione, più simili a ingranaggi intercambiabili che a membri valorizzati all'interno di una comunità. Questo distacco si manifesta attraverso una mancanza di identificazione con gli obiettivi e con i valori aziendali. I collaboratori tendono a vedere il proprio lavoro come un mero scambio transazionale, limitando il proprio investimento emotivo e professionale al minimo necessario.
Nelle culture "loro", l'informazione viene spesso vista come fonte di potere e quindi protetta. I dipendenti vengono tenuti all'oscuro delle decisioni aziendali significative e delle performance complessive dell'organizzazione e questo crea un clima di incertezza e sfiducia.
La fiducia, elemento fondamentale per una cultura organizzativa sana, è notevolmente carente nelle culture "loro". Il management non si fida dei collaboratori e le perosne percepiscono questa sfiducia e rispondono con un ulteriore disimpegno. Si crea così un circolo vizioso di controllo e resistenza.
Favorire la cultura del "noi"
Nelle organizzazioni caratterizzate da una cultura "noi", le persone comprendono davvero la mission aziendale e il loro ruolo nel realizzarla. Questo allineamento tra obiettivi personali e organizzativi crea un forte senso di direzione comune e motivazione intrinseca. Lo scopo di ogni attività non viene imposto dall'alto ma emerge dalla partecipazione attiva di tutti i membri dell'organizzazione nella definizione e nel perseguimento degli obiettivi.
La cultura del "noi" si distingue per un forte senso di responsabilizzazione non solo delle proprie mansioni specifich, ma del successo complessivo dell'organizzazione.
L'impegno verso il miglioramento continuo è profondamente radicato nella cultura "noi". perché ogni membro dell'organizzazione è incoraggiato a cercare costantemente modi per migliorare processi, prodotti e servizi. Questo orientamento al miglioramento si basa sulla convinzione che ogni voce conta e che le migliori idee possono emergere da qualsiasi livello dell'organizzazione.
Valutazione del livello di "Noi-ità"
La capacità di valutare accuratamente il livello di cultura del "noi" presente all'interno di un'organizzazione è fondamentale per i responsabili qualità che desiderano promuovere un cambiamento positivo.
L'analisi del linguaggio utilizzato rappresenta il primo strumento per valutare la cultura organizzativa. Bisognerebbe prestare particolare attenzione a:
- l'uso dei pronomi "noi" o "loro" nelle conversazioni quotidiane
- il tono e lo stile della comunicazione interna
- le espressioni utilizzate per descrivere l'azienda e i suoi obiettivi
- il linguaggio utilizzato nelle situazioni di difficoltà
Ad esempio, frasi come "Stiamo lavorando per migliorare questo processo" indicano un maggiore senso di appartenenza rispetto a "Hanno cambiato di nuovo le procedure".
Altri indicatori utili sono:
- la direzione dei flussi comunicativi (top-down, bottom-up, orizzontale)
- la frequenza e l'efficacia delle comunicazioni
- la trasparenza nella condivisione delle informazioni
- l'accessibilità dei canali di comunicazione
- l'efficacia dei feedback loop
- il livello di iniziativa personale
- la propensione alla collaborazione spontanea
- la reazione ai cambiamenti
- l'atteggiamento verso l'innovazione e il miglioramento
- le modalità di gestione dei conflitti
- la requenza delle riunioni di team
- la qualità e la quantità dei feedback
- l'utilizzo di canali di comunicazione formali e informali
- il livello di partecipazione nelle discussioni aziendali
- l'efficacia della comunicazione tra dipartimenti
- la condivisione spontanea di risorse e conoscenze
- il supporto reciproco tra colleghi
- l'integrazione tra diverse funzioni aziendali
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