I TEMI DEL PUNTO 7.2 DELLA ISO 45001 - COMPETENZA

Da dove arriva l'idea di coinvolgere i lavoratori nella progettazione di un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro?

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Analisi delle competenze nella Sicurezza e Salute sul Lavoro (SSL)

Il primo grande tema del punto 7.2 della ISO 45001 è l'analisi delle competenze. Il punto a) deriva dal concetto base di "job analysis" e l'idea è che per ogni ruolo lavorativo sia necessario identificare le competenze chiave che influenzano la performance e la sicurezza.

La job analysis è un processo sistematico per determinare le competenze, i doveri e le conoscenze richieste per svolgere un lavoro in modo efficace. Nel contesto della SSL, questo processo si concentra su:

  • identificazione dei compiti critici per la sicurezza;
  • definizione delle competenze necessarie per eseguire tali compiti in modo sicuro;
  • valutazione dei rischi associati a ciascun ruolo

Le competenze importanti nel campo della salute e della sicurezza possono includere:

  • la conoscenza delle procedure di sicurezza
  • la capacità di identificare e valutare i rischi
  • l'abilità nell'uso sicuro di attrezzature e dispositivi di protezione
  • la comprensione delle normative di sicurezza applicabili

L'identificazione accurata delle competenze influenza:

  • le performance: i lavoratori competenti svolgono i compiti in modo più efficiente e sicuro
  • la sicurezza: grazie alla riduzione degli incidenti e al miglioramento della cultura della sicurezza
  • la conformità: per la garanzia del rispetto delle normative in materia di SSL

Per identificare le competenze necessarie, occorre:

  1. un'analisi dei processi lavorativi
  2. un confronto con esperti di sicurezza e lavoratori esperti
  3. una revisione degli incidenti passati e dei near-miss
  4. la vValutazione delle best practice del settore

Formazione

I punti b) e c) del paragrafo 7.2 si basano sul principio fondamentale che la continua crescita delle competenze dei lavoratori sia essenziale per mantenere e migliorare la sicurezza sul lavoro. L'organizzazione deve assicurarsi che i lavoratori abbiano le competenze necessarie, fornendo una formazione adeguata.

La formazione di divide in:

  • formazione iniziale
  • aggiornamento continuo
  • sviluppo di nuove competenze in risposta ai cambiamenti

Per assicurare le competenze necessarie bisognerà:

  • fare un'analisi dei rischi specifici del lavoro
  • definire le competenze richieste per ogni ruolo
  • fare dei test per valutare la conoscenza teorica
  • effettuare prove pratiche
  • effettuare una continua osservazione sul campo
  • valutare periodicamente le competenze esistenti
  • aggiornare le competenze in seguito a cambiamenti normativi o tecnologici
  • adattare la formazione ai diversi livelli di esperienza

La formazione dovrà riguardare:

  • le procedure di sicurezza specifiche
  • un uso corretto dei dispositivi di protezione
  • la gestione delle emergenze
  • le normative e gli standard di sicurezza

Gestione della conoscenza

Il punto d) riflette il concetto di knowledge management. Conservare informazioni documentate sulle competenze è essenziale per gestire efficacemente il capitale umano dell'organizzazione.

Il knowledge management è il processo di creazione, condivisione, utilizzo e gestione della conoscenza e delle informazioni di un'organizzazione. Nel contesto della SSL, si traduce in:

  • una raccolta sistematica delle informazioni sulle competenze
  • l'organizzazione e la strutturazione delle informazioni
  • la fFacilitazione dell'accesso e della condivisione della conoscenza
  • un utilizzo strategico delle informazioni per il miglioramento continuo

Avere la conoscenza ben documentata è importante per:

  • poter effettuare una tracciabilità delle qualifiche e delle esperienze dei lavoratori
  • avere un supporto per la pianificazione della formazione
  • avere una base per la valutazione dei rischi legati alle competenze
  • migliorare la conformità normativa

Tra gli elementi da documentare abbiamo:

  • le qualifiche formali e le certificazioni
  • la formazione interna completata
  • le esperienze lavorative rilevanti
  • le valutazioni delle competenze
  • le autorizzazioni specifiche per attività ad alto rischio

I documenti servono per:

  • identificare i gap di competenze a livello organizzativo
  • supportare la pianificazione della forza lavoro
  • ottimizzare l'allocazione delle risorse per la formazione
  • migliorare la risposta alle emergenze

Miglioramento continuo

Il punto c) menziona la valutazione dell'efficacia delle azioni intraprese che deriva dal ciclo PDCA (Plan-Do-Check-Act) di Deming, alla base dei sistemi di gestione. Si tratta di un modello iterativo di quattro fasi utilizzato per il miglioramento continuo dei processi e dei prodotti. Nel contesto della SSL, si applica come segue:

Plan (Pianificare)

  • Identificare i rischi per la SSL
  • Stabilire obiettivi di miglioramento
  • Definire azioni e risorse necessarie

Do (Fare)

  • Implementare le azioni pianificate
  • Formare il personale
  • Documentare le attività svolte

Check (Verificare)

  • Monitorare i risultati
  • Valutare l'efficacia delle azioni intraprese
  • Identificare eventuali scostamenti dagli obiettivi

Act (Agire)

  • Intraprendere azioni correttive
  • Standardizzare le pratiche efficaci
  • Identificare nuove aree di miglioramento

La valutazione dell'efficacia, menzionata nel punto c) della norma, si colloca principalmente nella fase "Check" del ciclo PDCA. Gli elementi utili sono il tasso di incidenti e di near-miss, la conformità alle procedure di sicurezza, la partecipazione alle attività di formazione e i tempi di risposta alle segnalazioni di pericolo.

I metodi di valutazione da utilizzare sono gli audit interni ed esterni, le analisi dei dati delle performance, il feedback dei lavoratori, il riesame della documentazione.

Per integrare il ciclo PDCA nella gestione delle competenze occorre:

Pianificazione (Plan)

  • Identificare le competenze necessarie
  • Stabilire programmi di formazione

Implementazione (Do)

  • Erogare la formazione
  • Applicare le competenze sul campo

Verifica (Check)

  • Valutare l'efficacia della formazione
  • Misurare il miglioramento delle performance di sicurezza

Azione (Act)

  • Aggiornare i programmi di formazione
  • Implementare nuove pratiche basate sui risultati

Responsabilità del datore di lavoro

La responsabilità del datore di lavoro in materia di SSL è sancita da numerose normative nazionali e internazionali, tra cui:

  • Direttiva Quadro europea 89/391/CEE
  • D.Lgs. 81/2008 in Italia (Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro)
  • Occupational Safety and Health Act (OSHA) negli Stati Uniti

che stabiliscono il principio che il datore di lavoro è il primo responsabile della sicurezza e della salute dei lavoratori. Tra i suoi compiti abbiamo:

  • Identificare e valutare tutti i rischi presenti nell'ambiente di lavoro
  • Aggiornare regolarmente la valutazione dei rischi
  • Implementare misure tecniche e organizzative per ridurre i rischi
  • Fornire dispositivi di protezione individuale (DPI) adeguati
  • Garantire che i lavoratori ricevano una formazione adeguata e sufficiente
  • Informare i lavoratori sui rischi specifici e sulle misure di prevenzione
  • Assicurare controlli medici periodici ai lavoratori esposti a rischi specifici
  • Predisporre piani di emergenza e di evacuazione
  • Formare il personale sulle procedure di emergenza

Ovviamente, c'è la possibilità di delegare alcune funzioni a dirigenti o preposti ma questo non esime il datore di lavoro dalla responsabilità di vigilanza.

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