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KK King of Kuality

Registrato: 23/04/09 14:36 Messaggi: 10266
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Inviato: Mer Nov 29, 2017 10:43 am Oggetto: |
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Ciao, riprendo questo vecchio topic per una domanda secca: l'analisi dei rischi deve comunque essere presentata in forma scritta o la direzione può parlarne a voce durante l'audit? |
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chester Apprendista forumista

Registrato: 22/01/13 14:58 Messaggi: 97 Residenza: a cavallo del confine italo-svizzero
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Inviato: Mer Nov 29, 2017 11:43 am Oggetto: |
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Durante l'audit di certificazione 9001 / 14001 / 18001 a noi è stata richiesta in forma scritta (SWOT e PFMEA)
[ma non so quanto faccia testo una certificazione di un Ente svizzero vs. quelli che "frequentate" voi ]  |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore

Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26638
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Inviato: Mer Nov 29, 2017 11:50 am Oggetto: |
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KK ha scritto: | Ciao, riprendo questo vecchio topic per una domanda secca: l'analisi dei rischi deve comunque essere presentata in forma scritta o la direzione può parlarne a voce durante l'audit? |
L'analisi può essere orale ma i risultati ottenuti da essa devono essere scritti. Altrimenti che riferimenti hai, qualsiasi cosa succeda? |
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ian Nuova recluta del forum
Registrato: 25/06/15 10:34 Messaggi: 22
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Inviato: Mer Nov 29, 2017 12:37 pm Oggetto: |
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chester ha scritto: | Durante l'audit di certificazione 9001 / 14001 / 18001 a noi è stata richiesta in forma scritta (SWOT e PFMEA)
[ma non so quanto faccia testo una certificazione di un Ente svizzero vs. quelli che "frequentate" voi ]  |
L'unica cosa che fa testo credo che siano le norme e i rispettivi contenuti, al di là di quello che per la propria nazionalità l'ente o l'auditor chiede o magari preferirebbe vedere per sua forma mentis (per essere buoni), anche perché una eventuale non conformità va scritta solo su quella base  |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore

Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26638
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Inviato: Mer Nov 29, 2017 12:42 pm Oggetto: |
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ian ha scritto: | L'unica cosa che fa testo credo che siano le norme e i rispettivi contenuti, al di là di quello che per la propria nazionalità l'ente o l'auditor chiede o magari preferirebbe vedere per sua forma mentis (per essere buoni), anche perché una eventuale non conformità va scritta solo su quella base  |
Davide, tu hai ragione da vendere ma io farei un ragionamento diverso.
Ancora prima di vedere se la norma chieda o meno qualcosa, perché non proviamo a ragionare se A NOI serva avere un'analisi dei rischi scritta oppure no?
Stabilito questo, cerchiamo di capire cosa chiede la norma (nello specifico, non richiede apertamente un'analisi dei rischi scritta).
La qualità, prima di tutto, deve servire A NOI. |
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ian Nuova recluta del forum
Registrato: 25/06/15 10:34 Messaggi: 22
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Inviato: Mer Nov 29, 2017 1:04 pm Oggetto: |
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QualitiAmo - Stefania ha scritto: | ian ha scritto: | L'unica cosa che fa testo credo che siano le norme e i rispettivi contenuti, al di là di quello che per la propria nazionalità l'ente o l'auditor chiede o magari preferirebbe vedere per sua forma mentis (per essere buoni), anche perché una eventuale non conformità va scritta solo su quella base  |
Davide, tu hai ragione da vendere ma io farei un ragionamento diverso.
Ancora prima di vedere se la norma chieda o meno qualcosa, perché non proviamo a ragionare se A NOI serva avere un'analisi dei rischi scritta oppure no?
Stabilito questo, cerchiamo di capire cosa chiede la norma (nello specifico, non richiede apertamente un'analisi dei rischi scritta).
La qualità, prima di tutto, deve servire A NOI. |
Per quanto può valere rientro in un sottoinsieme che mi impone l'utilizzo di tutte quelle belle cosine (PFMEA, SWOT, BIA, ...) non solo a fini di certificazione (ma anche per quello), e personalmente documento quasi tutto.
Attenzione però, era un discorso generale per sottolineare cosa l'ente di certificazione deve attestare in qualunque parte del mondo operi. Se un'azienda ritiene di governare i propri rischi con un'analisi non documentata da cui scaturiscono due righe del riesame della Direzione penso sia abbastanza libera di farlo in base a ciò che sta scritto sulla ISO 9001, il che poi non significa che sia un approccio utile o condivisibile. |
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MikiMarru Come da manuale
Registrato: 21/11/07 22:34 Messaggi: 1337 Residenza: Brescia
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Inviato: Mer Nov 29, 2017 2:56 pm Oggetto: |
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chester ha scritto: | Durante l'audit di certificazione 9001 / 14001 / 18001 a noi è stata richiesta in forma scritta (SWOT e PFMEA)
[ma non so quanto faccia testo una certificazione di un Ente svizzero vs. quelli che "frequentate" voi ]  |
Ciao, sei riuscito ad utilizzare la fmea per le opportunità?
PS
Se l'ente svizzero è quello che penso io non mi stupisco.... |
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chester Apprendista forumista

Registrato: 22/01/13 14:58 Messaggi: 97 Residenza: a cavallo del confine italo-svizzero
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Inviato: Mer Nov 29, 2017 6:18 pm Oggetto: |
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Ciao,
abbiamo usato la fmea per quei processi che attraversano (più o meno) tutto il percorso aziendale (ad esempio la tracciabilità dei materiali dall'ingresso all'uscita) e lo SWOT per le analisi dei dipartimenti, considerando SW interni ai reparti e OT in ingresso / uscita sia verso l'interno dell'organizzazione che verso l'esterno.
(sono stato abbastanza fumoso?)
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MikiMarru Come da manuale
Registrato: 21/11/07 22:34 Messaggi: 1337 Residenza: Brescia
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Inviato: Mer Nov 29, 2017 7:27 pm Oggetto: |
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No, ho capito  |
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Gio Nov 30, 2017 10:14 am Oggetto: |
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QualitiAmo - Stefania ha scritto: | KK ha scritto: | Ciao, riprendo questo vecchio topic per una domanda secca: l'analisi dei rischi deve comunque essere presentata in forma scritta o la direzione può parlarne a voce durante l'audit? |
L'analisi può essere orale ma i risultati ottenuti da essa devono essere scritti. Altrimenti che riferimenti hai, qualsiasi cosa succeda? |
KK, eccomi ... Perché scritto? Registra un file audio della discussione o videoregistra la discussione!
Io verifico (in audit) poi se date seguito alle decisioni, se affrontate i rischi, se affrontate le opportunità, come scrive il capitolo 6.1 :
Nel pianificare il sistema di gestione per la qualità, l'organizzazione deve considerare i fattori di cui al punto 4.1 e i requisiti di cui al punto 4.2 e determinare i rischi e le opportunità che è necessario affrontare (...)
Il problema per molti nasce al 6.1.2:
L'organizzazione deve pianificare:
a) le azioni per affrontare questi rischi e opportunità;
b) le modalità per:
1) integrare e attuare le azioni nei processi del proprio sistema di gestione per la qualità
2) valutare l'efficacia di tali azioni.
Casca l'asino quando chiedo: come hai valutato l'efficacia?
Qui il comitato tecnico pensava una cosa e noi qualitini pensiamo un'altra cosa...
Pianificare, implementare, verificare le azioni e sopratutto la loro efficacia è facile da scrivere, ma a volte costa troppo da applicare...
Buon senso e niente grattacieli di carta e sei a cavallo. |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore

Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26638
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Inviato: Gio Nov 30, 2017 10:36 am Oggetto: |
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dario ha scritto: | Perché scritto? Registra un file audio della discussione o videoregistra la discussione! |
Grazie, dario, per aver ricordato che, oltre allo scritto, ci sono altre possibilità.
Il concetto è che bisogna avere qualcosa su cui poter ragionare anche a distanza di tempo e una discussione orale non lo è perché non lascia traccia se non nella nostra memoria.
Per qualcuno lo scritto sarà il sistema migliore perché permette di riassumere i punti principali del ragionamento, di evidenziarli e ritrovarli in poco tempo senza doversi riascoltare o rivedere un'intera discussione ma se siete concisi e veloci nei ragionamenti anche una registrazione audio o video potrebbe funzionare. Perché no?  |
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fulvio.forestello Apprendista forumista
Registrato: 19/01/17 12:30 Messaggi: 49 Residenza: Bagnolo Piemonte
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Inviato: Gio Nov 30, 2017 11:31 am Oggetto: |
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Guerra ha scritto: |
Io ho pensato ad un file excel dove creo una tabella con i campi necessari (elenco fattori est/int, processi itneressati, parti iteressate, descrizioni effetti, classificazione, Rischio/opportunità, azione intrapresa, pianificazione, riesame efficacia azione, etc...).
Questo per avere un documento dinamico e non uno statico come può essere una procedura. |
Il tuo documento di analisi risponde al requisito in maniera esaustiva: le indicazioni da tenere in considerazione sono quelle del settore in cui si opera, nel senso che l'azienda per l'analisi dei rischi dovrebbe utilizzare gli strumenti che già gli appartengono (es nell'automotive usare l'FMEA, nel food l'HACCP, ecc..). In aiuto viene comunque la UNI ISO 31000.
Il discorso traduzione in italiano è vecchio quanto la norma stessa: dal 87 non siamo stati in grado di tradurre correttamente Review e usiamo quella schifezza che si chiama Riesame, che ha un significato totalmente diverso nella nostra lingua.
Purtroppo lo schema che usiamo noi è quello Accredia e quindi ci teniamo la norma in italiano. |
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Slender Man M.A.S.P.

Registrato: 20/04/12 14:28 Messaggi: 3224
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Inviato: Gio Nov 30, 2017 1:05 pm Oggetto: |
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dario ha scritto: | QualitiAmo - Stefania ha scritto: | KK ha scritto: | Ciao, riprendo questo vecchio topic per una domanda secca: l'analisi dei rischi deve comunque essere presentata in forma scritta o la direzione può parlarne a voce durante l'audit? |
L'analisi può essere orale ma i risultati ottenuti da essa devono essere scritti. Altrimenti che riferimenti hai, qualsiasi cosa succeda? |
KK, eccomi ... Perché scritto? Registra un file audio della discussione o videoregistra la discussione!
Io verifico (in audit) poi se date seguito alle decisioni, se affrontate i rischi, se affrontate le opportunità, come scrive il capitolo 6.1 :
Nel pianificare il sistema di gestione per la qualità, l'organizzazione deve considerare i fattori di cui al punto 4.1 e i requisiti di cui al punto 4.2 e determinare i rischi e le opportunità che è necessario affrontare (...)
Il problema per molti nasce al 6.1.2:
L'organizzazione deve pianificare:
a) le azioni per affrontare questi rischi e opportunità;
b) le modalità per:
1) integrare e attuare le azioni nei processi del proprio sistema di gestione per la qualità
2) valutare l'efficacia di tali azioni.
Casca l'asino quando chiedo: come hai valutato l'efficacia?
Qui il comitato tecnico pensava una cosa e noi qualitini pensiamo un'altra cosa...
Pianificare, implementare, verificare le azioni e sopratutto la loro efficacia è facile da scrivere, ma a volte costa troppo da applicare...
Buon senso e niente grattacieli di carta e sei a cavallo. |
Il limite della discussione all'italiana è che rischia di finire senza azioni e responsabilità.
In passato mi son trovato bene ricapitolando alla lavagna i punti salienti durante e alla fine della discussione, evidenziando appunto COSA e CHI e COME. Poi foto alla lavagna, e agli atti ci va solo quella (o, come magistralmente suggerito, quella + la registrazione della riunione stessa) |
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Guerra Forumista classe "oro"

Registrato: 27/09/13 08:38 Messaggi: 5815
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Inviato: Dom Dic 17, 2017 7:57 pm Oggetto: |
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Ci sono dei documenti tra questi l'analisi dei rischi che a mio parere devono essere tangibili; questo ovviamente prima di tutto perchè utile e poi perchè richiesto da qualche norma.
Dipende sempre dall'importanza del documento.
In questo caso credo il documento possa essere definito utile all'azienda nella misura in cui questo viene periodicamente consultato ed aggiornato.
"Verba volant sccripta manent".
Le registrazioni possono essere utili, ma difficilmente consultabili.
Una tabella semplice rende immediata la consultazione.
Un documento scritto aiuta l'auditor a capire e poi verificare (il "poi" in senso secondario di importanza) la bontà di quanto fatto dall'azienda.
Non sempre gli auditor possono essere esperti di quel particolare settore ed un documento cartaceo da consultare con mano è per loro molto utile. |
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Lun Dic 18, 2017 8:34 pm Oggetto: |
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Ma allora perché la 9001 2015 ha modificato "documenti" in "informazioni documentate"? Ma allora la tecnologia serve solo a amplificare il "gap tecnologico"?
Mii sono matusa, obsoleto, ma qui siamo nelle caverne... |
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