Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[rhox]

sono d'accordo con te mascalzone.
per me funzionano molto più i rapporti tra colleghi maschi-maschi o maschi-femmine che tra femmine-femmine

anche se ammetto che ogni tanto come donna faccio veramente fatica a comunicare con colleghi uomini perchè si sta su lunghezze d'onda comunicative proprio diverse...

[Guerra]

maschi - maschi: ok
maschi - femmine: quasi
femmine - femmine: proprio no.

dove sta il problema; so che sono vicino alla soluzione

[Slender Man]

Io tendenzialmente lavoro male con gli stupidi. ma male proprio, e per la definizione di stupido rimando al teorema di Cipolla, che dovrebbe essere insegnato nelle scuole.

http://www.giovis.com/cipolla.htm

Pur non amando le generalizzazioni, posso provare pero’ ad astrarre alcuni tratti che nella mia esperienza, per quel che vale, ho riscontrato come statisticamente significativi (primo lavoro in ambiente 95% donne, secondo lavoro 90% uomini, da li’ in poi ambienti misti, variamente fluttuanti intorno a un 60/70% uomini).

"Le donne si massacrano tra loro".

Abbastanza vero. Soprattutto una certa categoria di donne che io chiamo “le perdenti”: sono quelle che si lagnano in continuazione degli uomini e ribadiscono la superiorità delle donne sugli uomini come categoria. Gli uomini lasciano fare, le aizzano l’una contro le altre e le escludono facilmente da ogni processo decisionale. Loro credono di essere forti perche’ prendono posizioni nette alle quali nessuno replica, ma non incidono MAI davvero, e non se ne rendono conto. Si dicono da sole che sono in gamba e “con le palle”, singolarmente o come gruppo. Per capirsi, le Simoneventure.

Spesso le perdenti hanno anche la “sindrome della maestrina”, tratto abbastanza diffuso anche tra le non perdenti. Credo sia l’equivalente femminile del nostro mettersi le dita nel naso al semaforo rosso. Sgradevole ma non grave. Devono sempre spiegare come vanno fatte le cose, o come andrebbero fatte, o fare elenchi interminabili di cose che non vengono fatte bene. A basso dosaggio è utile, ad alto dosaggio lo si gestisce con l’isolamento, il che genera frustrazione e spesso spinge verso il gruppo delle perdenti.

In generale gli uomini sanno evitare il conflitto, anche ipocritamente. Evitano argomenti sensibili e si rifugiano nella chiacchiera vaga. E’ cosi’ possibile creare un finto cameratismo, che è utile per spazzare via le perdenti. Inoltre permette l’agglomerarsi di cordate, cose che le donne NON SANNO fare, e che le rende facili prede delle dinamiche di gestione di accesso al potere.
Naturalmente parlo di cordate “sole donne”.

Pero’ è pieno in giro di donne che sanno stare in cordata con gli uomini e altre donne come loro. Tendenzialmente sono MOLTO in gamba, non hanno la sindrome del pene piccolo (giuro, esiste) ne’ bisogno di auto sbrodolarsi a nastro o di rimarcare le proprie qualità nella tipica excusatio non petita. Hanno semplicemente capito le regole e ci giocano dentro, senza vivere di lamenti. Siccome sono in gamba, spesso giocano molto meglio degli uomini perche’ a quel punto buttano nel gioco le loro caratteristiche “in piu’”.

Guarda caso, nella mia esperienza sono in assoluto i migliori colleghi possibili.

[QualitiAmo - Stefania]

[Guerra]

La citazione ovviamente non comprende i casi speciali.