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La bozza della nuova ISO 9001
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Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> La futura ISO 9001, l'attuale ISO 9001:2015 e le versioni precedenti
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Autore Messaggio
QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
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MessaggioInviato: Lun Ott 21, 2013 2:16 pm    Oggetto: La bozza della nuova ISO 9001 Rispondi citando

Un articolo (in inglese) sulla bozza della nuova ISO 9001:2015.
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Lun Ott 21, 2013 4:35 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ho letto e l'ho trovato molto chiaro, scritto in un inglese molto semplice e preciso, ho trovato invece quella che io considero una grossa vaccata (scusa il termine tecnico) nei commenti e ho cercato di rispondere loro, ma vogliono che ci si iscriva, cosa che ho fatto, ma dicono che mi manderanno una mail per completare la pratica; non ho ricevuto ancora nulla forse perchè lì è mattina presto e di notte staccano!.

In sostanza ben due commentatori su tre dicono che loro non sono d'accordo con la nuova norma che chiarisce che bisogna fare una AC per OGNI NC, mentre a loro non piace: sono i sostenitori delle NC "maggiori" o "minori" e "ripetitive" in modo da fare una sola AC riassuntiva altrimenti si lavora troppo!.
Io volevo rispondere loro che da un buchetto piccolissimo l'acqua passa e distrugge una diga!: questo concetto lo vado ripetendo sempre e dovunque a molti RGQ che sostengono queste semplificazioni del cavolo!.
Ciao
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Dro
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Registrato: 14/11/13 18:37
Messaggi: 22

MessaggioInviato: Gio Nov 14, 2013 8:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

Paoloruffatti ha scritto:
Ho letto e l'ho trovato molto chiaro, scritto in un inglese molto semplice e preciso, ho trovato invece quella che io considero una grossa vaccata (scusa il termine tecnico) nei commenti e ho cercato di rispondere loro, ma vogliono che ci si iscriva, cosa che ho fatto, ma dicono che mi manderanno una mail per completare la pratica; non ho ricevuto ancora nulla forse perchè lì è mattina presto e di notte staccano!.

In sostanza ben due commentatori su tre dicono che loro non sono d'accordo con la nuova norma che chiarisce che bisogna fare una AC per OGNI NC, mentre a loro non piace: sono i sostenitori delle NC "maggiori" o "minori" e "ripetitive" in modo da fare una sola AC riassuntiva altrimenti si lavora troppo!.
Io volevo rispondere loro che da un buchetto piccolissimo l'acqua passa e distrugge una diga!: questo concetto lo vado ripetendo sempre e dovunque a molti RGQ che sostengono queste semplificazioni del cavolo!.
Ciao


Interessante l'articolo!
sono d'accordo col ragionamento, tant'è vero che nell' ente di certificazione ove attualmente svolgo lo stage questo ragionamento è già radicato da molti anni: a ogni NC una correzione, analisi della causa e AC!

ritornando all'articolo ma rimanendo in tema di pigrizia, immagino i tanti consulenti costretti a rifare i loro manuali della qualità! chissà se non ci si inventi qualcosa per risparmiare il lavoro! Wink
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2p71828
Qualità è precisione


Registrato: 31/10/08 17:43
Messaggi: 2750

MessaggioInviato: Gio Nov 14, 2013 8:50 pm    Oggetto: Rispondi citando

per Paolo,

scusami ma nella vita di tutti i giorni capitano un sacco di piccoli imprevisti perchè non si ha il controllo su tutti i fattori oppure perché è legato alla dispersione statistica (anche con un cpk di 2 esiste la possibilità non nulla di avere un pezzo fuori specifica). Esistono produzioni con zero scarto? ci sono aziende che nella loro politica ammettono uno scarto interno come pure una difettosità sul prodotto finito (vedi componenti elettronici), se il cliente si lamenta si sostituisce il pezzo e morta lì.
Ora la bravura sta nel tenere sotto controllo questa difettosità di base e non farla sfociare in una perdita di clienti o di redditività.
E' vero che ci sono settori dove i pezzi difettosi anche se in rapporto di 5 su un milione fanno scattare rivoluzioni, ma non tutte le NC interne devono essere seguite da azioni correttive affinché il problema non si ripeta.
Pensate che mi hanno raccontato che per la formula 1 si assemblano vari motori e si testano al banco per tirar fuori quello con la potenza massima. aprireste una AC per quelli scartati?
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Gio Nov 14, 2013 8:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Dro,
io faccio il consulente da una vita, dopo aver fatto uno dei primi manuali del sistema qualità al mondo quando le ISO 29000 erano ancora nel limbo dei santi padri e ti garantisco che non ho mai avuto un manuale "mio" ..... sostenendo da sempre che la norma ISO è solo un pacco di consigli (buonissimi per carita!) per organizzare un'azienda. punto!

Quindi non avendo mai visto un'azienda eguale ad un altra (ad esempio ho seguito un centinaio di studi professionali, di architetti e ingegneri., e vigliacca la miseria se ne ho trovato uno eguale all'altro, producendo documentazioni di sistema SEMPRE molto diverse; ..... si qualche modulo l'ho clonato e ho avuto il permesso di diffondere una utilissima istruzionedi lavoro sui settaggi dell'autocad, ma procedure mai, salvo la 8.3 e la 8.2 che puoi fare col ciclostile.

Tornando al manuale in sé ne ho visti di dimensione di 4 dox (mega aziende). Io ne ho sempre fatti di 22 - 28 pagine anche per le grosse aziende, non di più.
Le procedure invece sono un libriccino un po' più grosso e sempre diversissimo da azienda ad azienda.

Trovo strano quindi sentir parlare di manuale di proprietà di un consulente, dato che ogni volta è una storia diversa.
ciao e buon lavoro
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Dro
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Registrato: 14/11/13 18:37
Messaggi: 22

MessaggioInviato: Gio Nov 14, 2013 9:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie dell'esauriente spiegazione Paolo,

si, le aziende sono diverse l'una dalle altre, e sicuramente tutte le aziende del settore EA 28 sono ancor più diverse da tutte le altre(vai per la particolarità dei lavori, per i processi speciali da visionare, cantieri, etc.. ), ho visto invece consulenti, che occupandosi di uno stesso settore d'impresa,clonano alcune frasi per tutte le aziende perchè frasi generiche, il mio commento quindi riguardava il fatto che la nuova ISO 9001 presenta 10 capitoli piuttosto dei tipici 8, e per questo si dovrebbe cambiare il form del manuale (che sono suddivisi in punti della norma), e le frasi preimpostate (che spesso sono copiate di pari passo dalla norma).
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Paoloruffatti
Yoda


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Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Gio Nov 14, 2013 10:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

Per 2p71828,
ciao intanto.

Concordo con te che non esiste la certezza assoluta di produrre pezzi buoni, anche con un cpk = 2.

Ma se decido, come nell'automotive, che accetto per contratto di trovare 5ppm fuori tolleranza e ne trovo 15 e su un paio di consegne consecutive, ti può venire il sospetto che c'è qualcosa che è andato fuori controllo, no?

Allora faccio un'indagine ecc ecc e trovo l'AC da fare per riportare il sistema in controllo.

Ma cosa succede se invece ne trovo sempre 4 o 3 o 1 sola? Avendo posto l'asticella sul 5 e ne trovo quattro NON devo fare la NC, semplicemente perchè ho posto come zero le 5 ppm e quindi NON C'E' nessuna NC.

Io ce l'ho con quelli che classificano come "minori" o "maggiori" le NC: in base a che cosa lo fanno?.
Fissando come accettabile col Cliente che su 1.500.000 pezzi consegnati ce ne siano 7 di scarti (le famose 5ppm) ho definito seriamente una soglia su basi statistiche, ma ripeto, questi soloni mi devono dire su che cosa basano la loro classificazione di minore/maggiore.

il problema è che spesso trovo un sacco di aziende che non sanno nemmeno che cosa sia una seria ricerca di capability di processo, di macchina ecc. ecc.

Ti devo dire, a proposito, che ho visto invece molti casi in cui l'UT fissa una tolleranza a casaccio, senza conoscere le capacità reali dell'officina a rispettarle: ho sentito con queste orecchie dire ad un capo di UT: "mettiamoci una tolleranza di 1 centesimo così la produzione ci sta attenta, anche se a me andrebbe bene anche 1 decimo" (!!!!)

Sono stato chiaro?
ciao e buona notte.
Paolo
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#34
Veg-Quality


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MessaggioInviato: Ven Nov 15, 2013 8:55 am    Oggetto: Rispondi citando

Paoloruffatti ha scritto:

Ti devo dire, a proposito, che ho visto invece molti casi in cui l'UT fissa una tolleranza a casaccio, senza conoscere le capacità reali dell'officina a rispettarle: ho sentito con queste orecchie dire ad un capo di UT: "mettiamoci una tolleranza di 1 centesimo così la produzione ci sta attenta, anche se a me andrebbe bene anche 1 decimo" (!!!!)


Non è prassi, ma poco ci manca, ovunque. Confused
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MikiMarru
Come da manuale


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MessaggioInviato: Ven Nov 15, 2013 11:32 am    Oggetto: Rispondi citando

Dro ha scritto:
Grazie dell'esauriente spiegazione Paolo,

si, le aziende sono diverse l'una dalle altre, e sicuramente tutte le aziende del settore EA 28 sono ancor più diverse da tutte le altre(vai per la particolarità dei lavori, per i processi speciali da visionare, cantieri, etc.. ), ho visto invece consulenti, che occupandosi di uno stesso settore d'impresa,clonano alcune frasi per tutte le aziende perchè frasi generiche, il mio commento quindi riguardava il fatto che la nuova ISO 9001 presenta 10 capitoli piuttosto dei tipici 8, e per questo si dovrebbe cambiare il form del manuale (che sono suddivisi in punti della norma), e le frasi preimpostate (che spesso sono copiate di pari passo dalla norma).


Ciao, il fatto che i manuali siano spesso "standardizzati" per aziende dello stesso settore, non è necessariamente indice di "pigrizia" o "furbaggine" del consulente.

Cerco di darti una spiegazione:
versione breve:
il MQ lo strutturi secondo i punti della norma dal momento che, essendo un documento con alcuni contenuti cogenti e finalizzato a descrivere come l'azienda rispetta i requisiti della norma, ha un senso che gli argomenti trattati siano presentati con una struttura coerente con la struttura della norma stessa.
Per lo stesso motivo, un MQ che come impostazione si vuole sia snello, riprende la terminologia della norma, in modo da minimizzare possibili interpretazioni del lettore in merito al significato dei termini utilizzati.

Versione lunga: dipende dalla funzione che scegli di attribuire al MQ.
Nel definire la struttura della documentazione di un SGQ si possono effettuare scelte diverse; una delle impostazioni (che io condivido e applico in generale, salvo sia più funzionale un metodo diverso) prevede di stendere un Manuale con i contenuti "minimi" richiesti dalla norma, trattando in maniera sintetica (ma appropriata, intendiamoci) l'attività ed i processi dell'azienda, e richiamando le procedure ed i documenti che descrivono in maniera approfondita il processo ecc.
In pratica il MQ diviene in questo caso un documento "ponte" tra la norma e l'azienda, la cui finalità è:
- contenere gli elementi cogenti richiesti dalla norma, tra cui la descrizione di come l'azienda rispetta i requisiti della norma, potendo indicare i riferimenti alle procedure ove tali modalità sono descritte nel dettaglio.

Questo metodo ha l'utilità che:
- il documento risulta rapidamente leggibile dagli OdC, che sono in pratica gli unici ormai a leggerlo, "parla la loro lingua" e ci sono meno rischi di fraintendimenti e di perdere tempo in audit su un documento che, parliamo chiaro, nell'attività operativa quotidiana non serve: sono altri i documenti che servono a questo (da questo il fatto che sia strutturato secondo i punti della norma: lo leggono meglio).
- tieni conto che ci si mette di mezzo anche l'ente di accreditamento, che informalmente, spesso indica i termini lessicali che in alcuni contesti "è preferibile" utilizzare.
- puoi spedirlo ad un cliente che te ne fa richiesta (capitano ancora, vedi un post recente qua), senza doverti preoccupare che contenga dettagli operativi che ritieni opportuno mantenere riservati.
- capita che venga richiesto sia allegato ai documenti per una gara d'appalto (qui la necessità di minimizzare letture "diverse" delle frasi utilizzate è potenzialmente critica..).
- le necessità di modifiche ed aggiornamenti sono ridotte (il responsabile del SGQ ha altre attività con ben altro valore aggiunto da svolgere, magari anche utilizzando in queste il consulente), permettendo di dedicare più tempo ad es. a documenti che siano l'effettivo riferimento per le attività aziendali (per intenderci la "documentazione di sistema" a cui fa riferimento Paolo sopra).
- Considera che se vuoi un MQ snello, e mi pare che gli RGQ sul forum convergano su questo, (e non sia in corpo 4), che assolva con "poche" parole al suo compito, la scelta lessicale e grammaticale non è poi così ampia.

Chiaramente tutto ciò ha senso se "veramente" poi al resto della documentazione, quella che deve essere "tenuta in mano" nel quotidiano, si dà la giusta cura attenzione.

Ci sarebbe anche una versione più polemica (anche se fondata) ma la tralascio.
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dario
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MessaggioInviato: Mar Dic 03, 2013 9:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

Una interessante presentazione sul sito della irca per chi ha interessa al processo di revisioonee della norma (scaricare la presentazione ppt) e alle (poche) novità:

http://www.irca.org/en-gb/resources/ISO-90012015/
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Mer Dic 04, 2013 9:45 am    Oggetto: Rispondi citando

Grazie, Dario!
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Paoloruffatti
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MessaggioInviato: Mer Dic 04, 2013 3:59 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie Dario,
avevo già letto e scaricato a suo tempo i commenti di altri e letto il contenuto del CD e non mi è parso che ci fosero pochi cambiamenti. Al contrario mi sembra che finalmente cambi tutto cioè non ci sono più i collegamrnti con i lpunti notrma per dover scrivere delle procedure, ma finalmente si parla seriamente di visione per processi, tanto che spariscono ad esempio le AP a sè stanti , ma vengono collegate al nuovo capitolo di Pianificazione (il 6 mi pare)con il rischio, la cui attenuazione si deve pianificare con delle azioni di miglioramento, non più continuo -dicono- perchè la continuità è già insita nel concetto di miglioramento.
comunque sto approfondendo ovviamente su un CD e quindi passibile di altre modifiche da qui al 2015, perchè stanno visionando tutti i suggerimenti che si potevano fare fino al 30 Settembre u.s. e può capitare che qualcuno lo inseriscano.
Comunque, Dario, direi di non chiudere questo argomento, mi sembra interessantissimo da sviluppare: lasciami legggere i commenti dell'IRCA e poi ci sentiamo "prossimamente su questi schermi"
ciao
Paolo
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dario
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MessaggioInviato: Mer Dic 04, 2013 5:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie a voi! Io, se trovo carne da mettere al fuoco su argomenti che magari sono fermi da tempo lo faccio senza riserva.
ciao ciao.
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Lun Mar 24, 2014 11:07 am    Oggetto: Rispondi citando

Un nuovo passo avanti verso la futura ISO 9001.
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Paoloruffatti
Yoda


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MessaggioInviato: Lun Mar 24, 2014 1:09 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sarò sincero. o fesso, ma dei passi importanti raccontati in video dal Responsabile del gruppo italiano dell'ISO TC/176 non ci ho capito nulla, salvo che hanno presentato un certo numero di osservazioni, fuori tempo massimo da buoni italiani, per chiedere chiarimenti su concetti che a me (sarò fesso e duro, ripeto) erano sembrati chiari, come il concetto di rischio che il Sig Gigante, capo delegazione dell nostro gruppo, ha ripetuto con un largo giro di parole tale e quale quello chiarissimo del CD che era già stato diffuso nel CD dopo la prima riunione di Oporto. Non ho capito gli importanti rilievi che abbiamo fatto nella riunione di Parigi e che saranno inclusi in questo "intermediate draft", prima di arrivare comunque al final draft, senza ritardare le tempistiche già pianificate.
forse non li ho capiti perchè non li ha detti, ma se sono come quelli del rischio, non mi sembrano così chiarificatori come detto.
Bah! aspettiamo di vedre l'intermediate draft (se sarà pubblicato), per leggere queste modifiche proposte e, a quanto ho capito, accettate.
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