Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[QualitiAmo - Stefania]

Ciao difontaine! Ti ringraziamo per il tuo contributo a questo interessante post ma ti chiediamo gentilmente, se ti è possibile, di cambiare il tuo avatar dato che questo è già utilizzato da un altro utente "storico": contingenze.

In questo modo ci aiuterete a distinguervi meglio e a ricordare meglio chi siete! Grazie! Ciao!

[diangel_al]

Scusa difontaine, non volevo essere acido......
il fatto è che oltre ad occuparmi in prima persona di attività che hanno ad oggetto esclusivamente la progettazione, e collaborando con architetti ed ingegneri, ho riferito, in merito a questo post, in base ad esperienza diretta, nè per induzione nè per deduzione. Mi scuso ancora per le risposte caustiche......

[difontaine]

Ci mancherebbe altro! Siamo in un forum, quindi la discussione è giusto che sia aperta e chiara... Piacere diangel_la.

[Studio Delta]

La cosa buffa è che, secondo me, avete ragione un po' tutti.

Mi spiego meglio: la norma, come le leggi, va interpretata perché sia adattabile ad ogni tipologia di organizzazione. Questo, naturalmente, va fatto senza l'intento di snaturarla o di aggirare ostacoli scomodi. E' ovvio che una realtà come quella descritta da Diangel_al è molto diversa da quella descritta da volodali, da qui la discussione.

Credo che, alla fine, ogni RQ e ogni certificatore (e se c'è, pure il consulente) debbano leggere la norma, filtrandola attraverso la realtà nella quale deve essere sviluppata.

Che ne dite ragazzi? Ho detto una grossa cavolata?

[dario]

SD, mi pare che non hai scritto nessuna cosa strana, tanto meno una cavolata!
Ma... sì, è proprio il desiderio della norma, quello di adattarsi, di essere al servizio delle organizzazioni e non di "ingessarle".
Dobbiamo tenerlo sempre presente.