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Sul discorso degli incentivi, vi segnaliamo questo interessante articolo di Elsa Negri (ETAss), tratto da Job on Line:

L’azienda regala emozioni: il benefit diventa un’avventura

Basta coi soliti cellulari. Basta perfino con i tradizionali pacchetti di stock options. E’ cominciata l’era delle aziende che realizzano i sogni dei propri dipendenti: immergersi in vasche piene di squali o guidare una vettura da Formula 1, tutto è possibile per premiare i propri dipendenti e fidelizzarli. E farli diventare sempre più creativi.

Un nuovo legame azienda-dipendente
L’obiettivo dei premi aziendali è di fidelizzare e incentivare i dipendenti, migliorando così la qualità del lavoro. Tuttavia molte aziende, nella competizione per accaparrarsi ad esempio i migliori manager o creativi, hanno scoperto che il cellulare o l’auto aziendale non sono più sufficiente ad attirare i lavoratori ad alto potenziale. Figuriamoci i buoni pasto.
I bonus, nati come importanti agevolazioni per la vita dei lavoratori, possono diventare un fattore decisivo per trattenere i propri cervelli. Per ottenere questo risultato, si è deciso di fare un ambizioso passo in avanti. I nuovi benefit per gratificare i dipendenti saranno dei veri e propri sogni, regalati dall’azienda. Il risultato è la creazione di un legame più forte, più emozionale tra lavoratore e azienda. Ma i vantaggi di questo sistema non finiscono qui. Infatti il lavoratore felice e realizzato è più produttivo. Non solo: proporre attività avventurose o particolari, stimola la creatività e l’autostima. A tutto vantaggio dell’azienda.

L’esperienza che lascia il segno
Il benefit evolve in “experience gift”. In questo contesto, la gamma di possibilità offerte è enorme e affascinante. Ad esempio, un volo su un caccia da guerra, a quasi tre volte la velocità del suono. Per chi ha meno la testa tra le nuvole, anche una passeggiata fra i carboni ardenti può rappresentare una sensazione nuova e uno strumento di crescita personale. Grazie a questa nuova impostazione, importata in Italia dagli Stati Uniti e rivolta, si può notare una sorta di moderno “ritorno alle origini” per l’incentivazione del dipendente. Gli imprenditori americani, sensibili alla produttività e al benessere psichico dei lavoratori, hanno come target figure professionali sempre più evolute e bisognose di trovare grandi stimoli, oltre che ad uscire dallo stress quotidiano. Venditori, dirigenti, collaboratori: le aziende individuano di volta in volta il collaboratore da premiare e creano un’esperienza personalizzata ad hoc. Tanto che nascono apposite agenzie per aiutare le aziende in questo compito. Una realtà che si sta diffondendo anche in Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna e Portogallo.

L’importante è essere felici
Nascono così veri e propri cataloghi di emozioni. Guidare una Formula 1 sul circuito di Monza o volare in mongolfiera, piuttosto che scalare l’Everest o immergersi in una vasca di squali. E ancora: l’ebbrezza di guidare un’automobile d’epoca o addirittura un carro armato. Sono disponibili anche idee meno eclatanti, ma altrettanto piacevoli, come uno chef famoso o un sarto a domicilio. Qualche esempio? Il produttore di gas Chesapeake Energy, 5.752 impiegati, regala il brevetto di sub chiamando un istruttore nella piscina olimpionica aziendale. EBay nei suoi campus di San Jose ha messo a disposizione stanze con tatami e cuscini per fare meditazione. Erickson, invece, offre la cappella per sposarsi. Molte le aziende che preferiscono offrire corsi per diventare sommelier piuttosto che corsi d’arte, al posto della tradizionale convenzione con una palestra. La Ferrari, invece, per tenere vivo lo spirito di gruppo dei collaboratori, regala posti in tribuna durante il Gran Premio di Monza. Il principio che guida queste diverse scelte, tuttavia, è sempre lo stesso: “Il dipendente felice è una risorsa vitale”.