Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[anthonysco]

Salve,
dato che io ho fatto il "40 ore", superato l'esame e ricevuto l'attestato di auditor\lead auditor, vorrei sapere: per fare gli audit interni e la consulenza ad una azienda certificata UNI EN ISO 9001:2008 ho bisogno di una partita i.v.a.? Come posso fatturare la mia consulenza? Insomma come iniziare dato che ho gia qualche richiesta? Grazie.

[QualitiAmo - Stefania]

Ciao Anthony e benvenuto su QualitiAmo!

Se l'attività lavorativa non è continuativa e resta sotto una certa soglia (mi pare siano 5.000 euro ma dovresti verificare) puoi lavorare in ritenuta d'acconto (anche se sei già dipendente di qualcuno e decidi di fare un lavoro extra).
Se, però, l'attività lavorativa diventa continuativa o ti porta ad un cumulo di compensi dovrai aprire necessariamente la partita IVA.
La cosa migliore, comunque, è prendere accordi con chi ti dovrà pagare perché la ritenuta d'acconto comporta un aggravio di lavoro per il tuo cliente che dovrà versare le tasse al posto tuo (mentre tu percepirai il compenso già decurtato).

[QualitiAmo - Stefania]

Ho dimenticato di segnalarti la lettura di questa vecchia discussione che, pur essendo datata, può darti ancora qualche spunto utile.

[anthonysco]

Come faccio ad emettere fattura se non ho ne partita IVA ne esisto fiscalmente?

[QualitiAmo - Stefania]

Ciao.
Come ho scritto sopra, la cosa migliore è sempre quella di prendere accordi con chi ti deve pagare perché, in caso di ritenuta d'acconto, sarà lui a sobbarcarsi gli oneri di gestione della tassazione del compenso.

La cosa, comunque, funziona in questo modo: l'ente per cui lavorerai (se non è un privato) per te diventerà un vero e proprio sostituto d'imposta, effettuando il versamento delle tasse dopo averlo dedotto dal tuo compenso. Se fosse, invece, un privato sarai tu a versare questa somma.
L'aliquota dovrebbe essere ancora del 20% ma questo devi controllarlo perché non ho più seguito la normativa.

Praticamente, all'atto della definizione dell'accordo, deciderete che tu dovrai percepire 100. In realtà, di questi 100, tu ne percepirai 80 (non è proprio così perché ci sono altre voci ma seguimi sul discorso generale) e la differenza del 20 la verserà in tasse il tuo "datore di lavoro" (o la verserai tu ma in questi termini).
Tu emetterai una fattura specificando che stai lavorando in ritenuta d'acconto (su internet ci sono diversi modelli, questo è un esempio)

L'anno successivo ti verrà inviata dal tuo datore di lavoro una certificazione attestante l'avvenuto pagamento dei compensi e il versamento delle tasse e l'allegherai al tuo modello di dichiarazione dei redditi.

Se cerchi in rete "ritenuta d'acconto fattura esempio" trovi un po' di cose.

Per quanto riguarda la partita IVA, non sei obbligato ad aprirla se svolgi un lavoro occasionale.

Attento, comunque, a lavorare senza partita IVA. Ci sono dei limiti di legge precisi che dovrebbero essere di 5000 euro all'anno (da verificare) e periodi di lavoro che non devono superare i 30 giorni all'anno (mi pare).

[QualitiAmo - Stefania]

Informati bene anche sul nuovo regime dei minimi perché sta cambiando tutto anche per la ritenuta d'acconto. A questo proposito, puoi leggerti il Sole 24 Ore di oggi.

[anthonysco]

Grazie mille Stefania, sei sempre gentilissima. Comunque confermo le cose che mi hai detto, stamane ho parlato con il commercialista. Ti auguro un buon Natale a te, allo staff di Qualitiamo e a tutti i lettori. Saluti.