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QualitiAmo - Stefania Moderatore

Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26638
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Inviato: Mer Nov 09, 2011 5:06 pm Oggetto: Pensare come un imprenditore |
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Vi propongo la lettura di questa riflessione pubblicata sul sito del Corriere della Sera. Secondo voi è giusto che un manager in azienda ragioni come un imprenditore? |
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KK King of Kuality

Registrato: 23/04/09 14:36 Messaggi: 10266
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Inviato: Mer Nov 09, 2011 5:34 pm Oggetto: |
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Non sono mica troppo d'accordo con questa affermazione.
Per me un imprenditore pensa come tale perchè deve prendere determinate decisioni, avere un'ottica strategica che consenta all'azienda di proseguire nel suo lavoro e sopravvivere nel mercato.
Quali benefici possono avere i manager nell'avere quell'ottica?
I manager, per quel poco che ne so io, sono responsabili di un determinato settore o ente aziendale, quindi ritengo che già questo sia poco compatibile con l'ottica dell'imprenditore, che per svolgere bene il suo lavoro deve necessariamente avere la visione d'insieme.
Infine, facendo un discorso più di ampio respiro (e banalizzando forse un po') l'imrpenditore mira a far soldi, il manager dovrebbe invece cercare di lavorare bene il proprio ente.
Sbaglio qualcosa? |
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Portello Qualfista

Registrato: 29/09/09 15:03 Messaggi: 1594 Residenza: Barcellona
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Inviato: Gio Nov 10, 2011 9:58 am Oggetto: |
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Bisognerebbe capire cosa vuol dire essere un imprenditore.
Mi spiego meglio.
A mio parere un imprenditore non è colui che vuole fare soldi e basta. Se fosse così l'azionista sarebbe l'imprenditore perfetto.
L'imprenditore è colui che intraprende, ha un'idea, ha una visione, scommette su questa visione, ci mette tutto se stesso e, se va bene, raccoglie i frutti dei suoi sforzi.
Il manager è uno pagato per far fruttare l'azienda. Risponde all'azionista che non ha visioni o idee, se non quelle di far rendere il capitale investito (fare soldi), non importa come, importa che sia subito.
Una delle criticità attuali del nostro contesto economico è la mancanza di imprenditori nel senso che dico io e la presenza invece di manager e azionisti.
Il caso di Steve Jobs è emblematico.
Secondo questa mia idea le imprese italiane sono in una posizione favorevole, perchè piccole e direttamente controllate dalla proprietà. Quando l'azionista e il manager si fondono esiste la reale possibilità di dilazionare i guadagni nel tempo e investire. Non c'è il fiato sul collo dell'azionista che minaccia di andarsene se non ha il tornaconto pattuito.
Un imprenditore questo lo può fare. |
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