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La creatività si può insegnare?

 
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Autore Messaggio
QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
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MessaggioInviato: Mer Mag 25, 2011 3:07 pm    Oggetto: La creatività si può insegnare? Rispondi citando

Essere creativi è importante nel nostro lavoro perché ci permette di individuare nuovi modi per gestire situazioni difficili, per avvicinare persone ritrose, per comunicare il nostro messaggio in maniera efficace, per trovare soluzioni ai problemi, ecc.

Ma la creatività si può insegnare? Se lo chiede August Turak in questo articolo (traduzione automatica).
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Mer Mag 25, 2011 3:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ottima domanda:
Secondo me NO! non la si può insegnare, ma la si può allenare, promuovere, stimolare.

Turak, nel suo articolo introduce i leader...
Analogamente la leadership, quella vera, non la si può innestare in un individuo se non è geneticamente adatto.
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QualitiAmo - Alberto
Moderatore


Registrato: 10/11/09 11:26
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MessaggioInviato: Gio Mag 26, 2011 9:46 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Dario.

Io credo che la differenza sostanziale tra le persone creative e quelle che non lo sono stia in ciò in cui esse credono.
I creativi pensano di essere creativi, le persone meno creative non pensano di esserlo. Tutto qua.

Come conseguenza, le persone creative lasciano aperti tutti i loro recettori in attesa che si verifichi una situazione in cui poter usare la loro creatività, magari giocando con le loro conoscenze o prendendosi qualche rischio nel cercare le risposte giuste. Chi non è creativo, invece, si limita semplicemente a cercare risposte come ha sempre fatto.

In questo senso sono d'accordo con te: occorre una predisposizione per assimilare ciò che ci viene insegnato a proposito di creatività ma non credo affatto che si tratti di una predisposizione genetica.
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Gio Mag 26, 2011 10:19 am    Oggetto: Rispondi citando

boooooh?
non saprei...
prendiamo una persona "non creativa"
mettiamola di fronte ad una tela bianca
o a un foglio di carta bianco
diciamogli di dipingere o scrivere
il "creativo" lo devi frenare
il "non creativo" ti rimane lì a cercare di capire dove iniziare

Io lo vedevo in ufficio sviluppo 20 anni fa.
Il mio capo musa ispiratrice si sedeva con me e mi dava 3 4 o 5 concetti in 5 minuti
Io gli disegnavo una decina di varianti e si andava avanti a manetta.

Poi a scuola io avevo i ragazzi cui "insegnare" la progettazione...
Su 10, 5 talpe che nemmeno a farli copiare riuscivano a "creare"
altri 5 che li dovevi frenare.
Tutti all'inizio della lezione credevano di essere creativi, se li motivavi, spronavi, se gli davi 2 begli input.

booohhhh !? Wink
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Gio Mag 26, 2011 10:24 am    Oggetto: Rispondi citando

ah poi, carissimo Alberto, una cosa che mi passava in testa ora...
Ci sono poi le condizioni ambientali!
Importantissime!
Ambiente di lavoro
Ambiente fisico
Ambiente "personale"

Lavoro: Sul lavoro se non dai gli stimoli ahi ahi ahi (vedi google)

Fisico: Ambiente fisico (sempre vedi google, posto figo, locali positivi, poco stress, colore, libertà, ...)

Testa: se sei sereno rendi da bestia, galoppi! Se sei "cotto" col cavolo che ti viene fuori qualcosa di buono, anzi!

Grazie, ispiratore della creatività dei naviganti di qualitiamo!
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QualitiAmo - Alberto
Moderatore


Registrato: 10/11/09 11:26
Messaggi: 4567

MessaggioInviato: Gio Mag 26, 2011 10:30 am    Oggetto: Rispondi citando

Esatto, Dario! Una persona che fin da piccola è stata stimolata ad essere creativa cercherà ambienti che le siano congeniali e, quindi, diventerà ancora più creativa. Chi, invece, è stato abituato ad approcci tradizionali davanti al classico foglio bianco da te citato non saprà che pesci pigliare. Ma è genetica o ambiente? E' DNA o stimolo?

Io penso che nessuno di noi nasca non sapendo disegnare eppure c'è moltissima gente che è convinta di non saperlo fare, semplicemente perchè è poco interessata alla cosa. Fatto un buon corso di disegno, forse nessuno di noi diventerà Michelangelo ma molti sapranno rappresentare le cose più comuni.

Hai mai notato come la creatività sia maggiore in coloro che sono più abituati a viaggiare o a rapportarsi con modi diversi di fare le cose (magari perché conoscono persone al di fuori dal loro ambiente "culturale")?
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QualitiAmo - Alberto
Moderatore


Registrato: 10/11/09 11:26
Messaggi: 4567

MessaggioInviato: Gio Mag 26, 2011 3:59 pm    Oggetto: Rispondi citando

Creatività e curiosità sono sorelle gemelle. Quanto conta la curiosità nel lavoro? Ce ne parla "lampi manageriali".
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Fagus
Forumista di Alta Qualità


Registrato: 17/05/11 13:04
Messaggi: 767

MessaggioInviato: Gio Mag 26, 2011 7:01 pm    Oggetto: Rispondi citando

QualitiAmo - Alberto ha scritto:

Io credo che la differenza sostanziale tra le persone creative e quelle che non lo sono stia in ciò in cui esse credono.
I creativi pensano di essere creativi, le persone meno creative non pensano di esserlo. Tutto qua.


Non penso francamente che questo sia sufficiente.
Il pensare di essere una persona geniale non mi porterà mai ad avere l'intuito di Einstein per spiegare l'effetto fotoelettrico e quindi a vincere il Nobel.
Ci sono capacità innate che si hanno o meno pronunciate; se stimolate miglioreranno, ma non si diventa leader, geni o creativi se la base di partenza è di basso livello (come spesso si sente dire "un asino non può diventare un purosangue"). Ci sono dei limiti che difficilmente si possono oltrepassare.

dario ha scritto:
prendiamo una persona "non creativa"
mettiamola di fronte ad una tela bianca
o a un foglio di carta bianco
diciamogli di dipingere o scrivere
il "creativo" lo devi frenare
il "non creativo" ti rimane lì a cercare di capire dove iniziare


Il mio primo "lavoretto" dopo gli studi universitari fu normalizzare/oggettivizzare, presso uno studio di psicologi, il test Wartegg, che è una cosa simile a quella che descrive Dario. Otto quadri con qualche segno in ognuno.
Bene non è detto che chi riempiva sfrenatamente tutto il quadro fosse poi valutato come una persona equilibrata; non credevo a questa tesi dello psicologo e alla sua valenza sinchè non ho poi conosciuto alcune delle persone sottoposte al test; non erano certamente dei creativi, ma piuttosto degli alieni sotto il profilo sociale.
Francamente andrei cauto quindi a dire che chi riempie il foglio è un creativo, perchè talvolta il limite con altre qualità (anche non positive) è labile (p.e. Ligabue, genio della pittura ma anche autolesionista)
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QualitiAmo - Alberto
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Registrato: 10/11/09 11:26
Messaggi: 4567

MessaggioInviato: Gio Mag 26, 2011 8:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

Fagus ha scritto:
Non penso francamente che questo sia sufficiente.
Il pensare di essere una persona geniale non mi porterà mai ad avere l'intuito di Einstein per spiegare l'effetto fotoelettrico e quindi a vincere il Nobel.


Hai ragione e sono d'accordo con te ma io questo non l'ho mai detto. La creatività non è genio. Si può essere creativi nel trovare un modo nuovo di affrontare un problema anche semplice o nel raccontare una storia a un bambino. Dipingere la cappella Sistina è un'altra cosa.

La creatività è associata all'emisfero del cervello che siamo meno abituati ad utilizzare. Se stimolato opportunatamente, come ogni altra parte del corpo, può aiutarci a sviluppare soluzioni creative. Ammirare e frequentare i creativi è il primo passo per diventarlo un pochino anche noi. Pensare, invece, che non potremo mai migliorare questa attitudine ci porta a non migliorarla davvero.

Credo che la molla per sviluppare la creatività, alla fine, sia una grande curiosità.

Buona serata a tutti e grazie per il bel confronto che ne è nato. Very Happy
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QualitiAmo - Stefania
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Registrato: 16/09/07 18:37
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MessaggioInviato: Ven Mag 27, 2011 2:21 pm    Oggetto: Rispondi citando

A proposito di creatività: avete mai pensato che più volte facciamo qualcosa nello stesso modo, tanto più difficile sarà pensare di farlo in qualsiasi altro modo? Per noi professionisti della Qualità è importante capire se, relativamente a un problema o alla gestione di un processo siamo diventati "prigionieri della familiarità".

Chi ci costringe a cambiare la nostra prospettiva perché ci dice di non vedere in noi performance alla nostra altezza, perché evidenzia un nostro talento nascosto al quale noi non avevamo mai pensato, perché fa uno sciopero proprio quando ci deve consegnare un componente fondamentale o perché ci assegna un progetto che noi giudichiamo troppo difficile da gestire, forse ci sta solo dando una mano a sviluppare la nostra creatività e ad ampliare i nostri orizzonti anche se non lo sa.

Sapete qual era una delle frasi preferite di Gauguin? "Ho chiuso gli occhi per vedere"

Costringerci a cambiare le nostre ipotesi e a pensare a qualcosa di diverso è qualcosa che può nascere solo da una grande curiosità o da una perturbazione delle forze che governano il nostro mondo.
Abbiamo bisogno di dimenticare quello che sappiamo, di perdere sicurezza, di sentirci temporaneamente inadeguati.
Solo una mente sgombra da risposte pronte può aiutarci a esplorare nuovi territori e a migliorare la nostra creatività.

Eraclito diceva che "ciò che si oppone produce un beneficio".
Pensateci per un attimo: la storia delle scoperte e delle invenzioni è piena di persone le cui abitudini sono bruscamente cambiate e che sono state costrette a trovare soluzioni alternative.

Non giudicate troppo negativamente o troppo severamente un cambiamento nei vostri piani, seppure dovuto a forze esterne alla vostra volontà: potrebbe spingervi a sviluppare doti delle quali non sapevate nemmeno di essere in possesso! Wink
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QualitiAmo - Stefania
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Registrato: 16/09/07 18:37
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MessaggioInviato: Mar Ago 23, 2011 2:01 pm    Oggetto: Rispondi citando

Torniamo sul tema della creatività per scoprire insieme quali altri metodi possiamo utilizzare per diventare un po' più creativi.
Questo articolo (traduzione automatica) sostiene che diventa più creativo chi si circonda di gente creativa, chi prova a spostare il confine un po' più in là avendo il coraggio di lasciare la zona di sicurezza per raccogliere nuove sfide e chi riesce a darsi delle scadenze anche nell'ambito creativo.

A supporto di quanto detto, vi ricordo due tra gli strumenti principe della creatività:

il brainstorming
la triz
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