Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[QualitiAmo - Stefania]

Parole diverse conducono il nostro pensiero in direzioni diverse e portano a diverse ipotesi.
Se vogliamo cambiare il nostro modo di pensare, dunque, dobbiamo iniziare a cambiare le parole che usiamo per descrivere una situazione.

Per esempio:

- La spiaggia è la fine del mare o l'inizio di terra?
- Una dodicenne è una bambina vecchia o una giovane donna?
- Il bozzolo è la fine del bruco o l'inizio della farfalla?
- L'acqua è ciò che c'è prima del ghiaccio o prima del vapore?

Come potete vedere, si potrebbe rispondere "sì" a tutte le domande e questo dimostra che un problema può essere compreso in una varietà di modi diversi, a seconda del nostro sistema di riferimento.

Così, vedendo un varco tra due stanze, un architetto pensa a una porta, un militare pensa a un passaggio e così via.



Per cambiare la vostra prospettiva (ricordate la scena finale dell'"Attimo fuggente"?), provate a farvi queste domande:

- quali altre parole o frasi si possono utilizzare per descrivere il mio problema?
- qual è il "contrario" del mio concetto?
- l'azione che ho in mente segna la "fine" di un'epoca o il "principio" di una nuova?

Un altro metodo per convincere la gente ad allargare gli orizzonti è quello di creare problemi indiretti, per stimolare la fantasia dei colleghi.

Ecco un esempio di questi esercizi:

Prendete un pezzo di carta bianco.
Ora disegnate voi stessi in movimento.
Adesso utilizzate un dispositivo (in plastica, legno, carta o metallo) per sostenere il foglietto.

Cosa avete fatto? Semplice, avete progettato un "mobile"!

Se vi avessero detto: "Stiamo progettando una sedia o un letto" avreste esplorato il disegno sulla base di ricordi precedenti di sedie e letti mentre avvicinare il modello da una direzione diversa può mettere le persone in grado di capire gli aspetti essenziali di un problema.

Il generale americano George S. Patton aveva idee simili su come stimolare la creatività delle persone, infatti disse: "Se dico alla gente dove voglio andare, ma non come arrivarci, rimango stupito dai risultati che ottengo".
Patton sapeva bene che presentare un problema in modo ambiguo dona più libertà alla fantasia delle persone che dovranno lavorare su questo tema.

Cosa ve ne pare? Follia o semplice cambio di prospettiva?

[dario]

Non follia, leadership! Io la metterei così.

Chi sa lasciar spazio all'interpretazione, alla creatività non è folle, ma ha a disposizione una dimensione in più.

& :
Un altro appiglio: pensiero laterale.
la prospettiva non è mai una, mai due, ma sono sempre di +

Il tuo esempio della spiaggia... di prospettive ce ne sono forse non decine, ma almeno una decina di certo le trovi...

Ottimo esercizio maestra! Ottimo esercizio, grazie.

[FranzRiddle]

É uno studio molto particolareggiato che ti pone ad affrontare delle problematiche sotto un nuovo punto di vista.
Con le tre domande da apporre ad una situazione, ne può scaturire una quarta, come hai detto in modo obligua, che può avere una risposta, che invece non potrai avere con una diretta.
É possibile associare questo modo di pensiero, al famoso "bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?" ?

[QualitiAmo - Alberto]

Direi di sì, Franz. In fondo ottimisti e pessimisti (bicchiere pieno o bicchiere vuoto) non sono altro che persone che hanno prospettive diverse. ;o)

[Portello]

L'esempio del mobile è interessante.
Mi ricorda una discussione alla radio sulla ricerca.

"se qualcuno avesse chiesto ad un centro di ricerca di creare un raggio che curasse la miopia e tagliasse il metallo, nessuno sarebbe arrivato al LASER"

Le vie per arrivare ad una soluzione sono diverse e a me capita spesso di trovare una soluzione ad un problema nei momenti in cui non ci sto pensando

[QualitiAmo - Alberto]

Sono d'accordo con te, Portello, anche a me spesso le soluzioni arrivano quando sto facendo altro. Se mi ostino a pensare al problema, invece, a volte non ne esco.

[KK]

un esempio di un mio cambio di prospettiva di 5 minuti fa.

il nostro dir commerciale fissa un incontro per settimana prossima con un centro di assistenza.
la nostra assistenza (allo stadio di rassegnazione) ovviamente si fa da parte e non vuole essere coinvolta.
il direttore, con email inoltrata ai vari capi, propone che io accompagni il commerciale, perchè si parlerà di qualità generica.

storicamente queste uscite nei miei confronti sono sempre state a doppio fine e le ho sempre osteggiate.

primo pensiero: ma ancora mi tira in mezzo?!?
secondo pensiero: ora rispondo chiedendo quale valore aggiunto si aspetta da me che non ho preparazione tecnica.
terzo pensiero: sono dimissionario... ma sì, è un'esperienza nuova da mettere in cantiere, non ho nulla da perdere!

Cambio di prospettiva...

[QualitiAmo - Alberto]

KK, complimenti! Hai un atteggiamento coraggioso. Credo che poche persone ammetterrebbero apertamente che una lettura e una riflessione li hanno portati a cambiare prospettiva. Sei predisposto alla crescita personale. Secondo me arriverai lontano!

[KK]

[QualitiAmo - Alberto]

No? Tu conosci tante persone disposte a dire a tutti che hanno cambiato idea dopo aver riflettuto? Io no. Forse sei più fortunato di me.

[Silenzioso]

Mi piace molto l'atteggiamento di KK...
Una riflessione, però, anzi due :
a) tutti parlano di qualità...ma poi chi se la fila in azienda ?
b) oramai - nelle aziende - la Qualità viene tirata in tutte le salse/minestre...a volte senza un vero senso della cosa
cosa ne pensate ?

[QualitiAmo - Alberto]

Il problema, secondo me, è che pochi capiscono bene cosa sia la qualità. Ecco perchè viene utilizzata un po' per tutto e tirata per i capelli in ogni situazione. Sta un po' a noi far capire cosa facciamo o cosa dovremmo fare. C'è poi la situazione in cui vengono affidate a noi incombenze che non dovremmo avere ma che gli altri ritengono siano adatte a noi per mille motivi. E' sicuramente un rischio ma è anche sfidante.

[dario]

Grande Alberto,
Spiega in modo semplice me che cosa è questa benedetta qualità.


Sono ormai 12 anni che me la ritrovo in tutte le salse in diversi settori, ma se devo provare a fare una sintesi buona, faccio davvero fatica senza girarci attorno parecchio.

Le prospettive, per rimanere in tema, sono troppe.

[QualitiAmo - Alberto]

Ottimizzare le risorse e lavorare per la soddisfazione delle parti interessate? Troppo semplicistico?

[Silenzioso]

No...non troppo semplicistica...chiara, il problema è che tutti poi credono che la Qualità sia la Panacea di tutti i mali...e ti coinvolgono in tutto...e, come sempre, il buon senso dovrebbe essere lo strumento base...