Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[PIPPO]

Salve a tutti, avrei una domanda se qualcuno ha affrontato lo stesso problema: in un'organizzazione multisito, la frequenza degli audit interni ad un singolo sito, non deve superare più di 12 mesi o la frequenza può essere estesa anche oltre i dodici mesi?

Grazie

[QualitiAmo - Stefania]

Non esiste una regola che fissi gli intervalli temporali tra un audit interno e l'altro.
La frequenza delle verifiche sta alla sensibilità dell'organizzazione, dato che l'audit è uno strumento per tastare il polso del buon funzionamento del sistema.

La cosa importante è che tutto "giri" alla perfezione. Sarai dunque tu, col tempo, che vedrai quale intervallo di tempo ti può garantire un controllo di questo genere.

[Portello]

Personalmente credo che non possa essere inferiore alla frequenza di riesame della direzione, per una semplice considerazione.
La norma chiede che nel riesame della direzione ci sia anche l'analisi degli audit.
Normalmente, il riesame è annuale.
Giocoforza diventa annuale anche la frequenza minima degli audit.

[QualitiAmo - Alberto]

[PeppeGQ]

ciao ragazzi. come dice lo staff gli audit dipendono da noi. io ad esempio le VII le faccio semestrali su ogni settore salvo eccezioni dovute alla tipologia di lavoro. Ma cmq monitorizzo settimanalemente il loro operato o meglio, monitorizzo se seguono le linee guida del MQ.

[mascalzone79]

Ciao Pippo,
anche dove lavoro io siamo in multisito, e generalmente assicuro un audit all'anno su tutti i processi/aree aziendali. Nel caso in cui vi è necessità (NC, ecc.) aumento la frequenza.

[dario]

Mi accodo ai consigli.
dalle mie esperienze ci sono più possibilità.
Le più logiche:

A) il sistema è giovane e va portato a regime: audit frequenti, possibilmente annualmente auditiamo tutto il sistema. Rifacciamo tutti gli audit che ci hanno dato NC.

B) siamo a regime e il sistema gira bene: tutto il sistema almeno nel triennio (validità del certificato. Se (raro ma auspicabile ed esiste) il sistema gira bene, inutile accanirsi a ripetere quanto gira come un orologio. Concentriamoci sugli audit a valore aggiunto.

OK?

[Cris]

Concordo anch'io che dipende molto dalla tipologia di lavoro e dalle situazioni in essere. Concordo anche sul fatto che non si possa esimersi dal triennale, ma che un annuale sarebbe più opportuno. A volte può sembrare che funzioni tutto regolarmente, ma è proprio quando le cose sono acquisite e le persone sono "brave" che la routine potrebbe generare errore.

Ciao Ciao

[umas67]

ciao
riterrei che la frequenza debba essere determinata sempre in funzione delle criticità emerse.
La minima frequenza l'ho scelta su base annuale, anche se per principio si puo' scegliere qualsiasi frequenza, purchè non vi siano criticità

per definire le criticità io ho scelto come indicatore questo: tutto cio' che accade in una organizzazione puo' avere impatto sul Valore economico dell'utile annuo (EBIT)

se in base ad evidenze "spot" / esempio incremento nc di prodotto o reclami, quantifico che il valore economico "perso" dall'azienda = costo non qualità, incide per oltre 5% dell'EBIT annuo programmato, diviene necessario compiere un audit interno LAMPO

e' una opinione personale: non facciamo qualità sostenibile se non siamo guidati dal flusso del Valore Economico

ciao

[QualitiAmo - Alberto]

Ciao umas, grazie per aver condiviso con noi la tua opinione e benvenuto su QualitiAmo.

[nardin_francesca]

Buongiorno a tutti,

abbiamo appena terminato l'audit di sorveglainza e mi è stata fatta una raccomandazione (tra le atre) di completare gli audit entro l'anno...(dicendomi che questa sarebbe una NC, ma mi veniva fatto uno sconto).

Sono RGQ da gennaio, e a gennaio sulla base dei documenti del mio predecessore ho fatto la pianificazione degli adit interni, dicevo sulla farsa riga dell'anno precedente, pur non avendo io alcuna esperienza.
comunque ad aprile ho fatto il corso per auditor interni (molto bello , molto utile) e ho cominciato a fere gli audit alle funzioni/aree più "amichevoli", in sede di riesame della direzione sono stati considerati gli audit e il fatto che non tutte le aree erano state verificate, ed è stata valutato la possibilità di fare un'AC/AP (la formazione di altre persone come auditor).

Però la frequenza degli audit non c'è scritto da nessuna parte che deve essere annuale, e se cmq io mi rendo già conto che il processo è in difficoltà e propongo una azione correttiva, è giusto che mi venga fatta la raccomandazione????

grazie spero di essere stata chiara

[mascalzone79]

Risposta: sì.

Innanzitutto dovresti rispettare una pianificazione che vi siete dati degli audit da eseguire sui vari processi (esempio: commerciale, acquisti, magazzino, ecc.): se già questa non è rispettata sei passibile di raccomandazione.

Poi dovresti individuare le aree critiche, ad esempio: se l'anno scorso al commerciale hai aperto 3 non conformità e 5 raccomandazione, forse non basta neanche un audit all'anno per verificare la conformità al sistema, ma avresti bisogno di verifiche più frequenti. Se invece sono due anni che agli acquisti non trovi una NC, allora puoi limitarti ad un audit all'anno...

Una regola che ti dica che devi fare tutti gli audit almeno una volta all'anno non c'è, ma ovviamente se alcuni processi sono ignorati, all'auditor può saltare la mosca al naso che tu non abbia realmente sotto controllo tutto il sistema.

[nardin_francesca]

questo è correto!
ma se io ho già messo in evidenza che cìè un errore nel processo e ho trovato l'azione correttiva, la raccomandazione non è un di più

[mascalzone79]

Dipende anche da quanto abbia valutato l'auditor efficace la tua azione correttiva. Siamo sicuri che basti l'azione correttiva?