Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[QualitiAmo - Stefania]

Chi ha talento fa fatica ad emergere. Un articolo di Alberoni tratto dal Corriere della Sera.

[KK]

Il fatto che siano esistiti dei veri e propri geni mi ha sempre fatto riflettere.
Una delle idee che mi sono venute in mente tempo fa su questo argomento, mi faceva immaginare che ognuno di noi possa essere un genio in qualcosa, tutto sta nell'avere fortuna a compiere le scelte giuste.

Mi spiego meglio e con esempi pratici.
Valentino Rossi è un genio della moto e lu ha avuto fortuna di aver avuto un padre motociclista che ha messo il ragazzo sulla moto a 3 anni.
E se avesse avuto un padre, ad esempio, con una ditta di tubi, oggi Valentino potrebbe essere un mediocre sconosciuto imprenditore nel ramo siderurgico.

E così via ne vari campi della vita lavoartiva e non: quelli che emergono mi piace pensare che hanno avuto la fortuna di trovare presto la loro strada.

Io non sono mai salito su un cavallo in vita mia e non potrò mai sapere se, partendo a 5 anni, avrei potuto essere campione mondiale di equitazione.

Che ne dite?
Vi sembra un'idea folle?

[QualitiAmo - Stefania]

[2p71828]

secondo me KK mescola il genio acclamato/esplicato (il grande scopritore) con quello inesplicato (genio ma senza scoperte) e con quello potenziale (sarebbe stato un genio se....).


Mi spiego
Per genio si intende normalmente lo scopritore non fortuito, ma che per intelligenza e doti raggiunge soluzioni altrimenti non immaginabili
Ci sono poi dei geni che non hanno mai prodotto alcuna scoperta, vuoi perchè si sono applicati, utilizzati o indirizzati in campi dove non erano possibili, oppure vuoi perchè non hanno avuto mezzi a sufficienza.
Ci sono infine dei geni che per mancanza di studio, di possibilità di applicarsi etc non estrinsecano le loro potenzialità.

Per i primi ci vogliono tre fattori:
- doti naturali/predisposizione
- studio
- opportunità

quello su cui la società può influire sono lo studio e le opportunità.
parto con lo studio:
una mentalità abbastanza diffusa in Italia nella scuola dell'obbligo e secondaria è quella di "castrare" i geni specialistici per favorire gli enciclopedisti.
Se uno è genio non è genio su tutte le materie, perchè ogni materia ha una suo sviluppo/struttura/etc, ma alla nostra scuola questo non è ancora chiaro per cui si incoraggia e "foraggia" il sapere enciclopedico.
Quando vedo pagelle con dieci su tutte le materie mi insospettisco. Supponiamo infatti che uno sia un genio in matematica: c'è così tanto da approfondire e studiare che non rimane tempo per la letteratura, inglese, storia etc. Potrà applicare la matematica alla fisica ottenendo ottimi risultati, utilizzare lo stesso metodo analitico in filosofia per alcuni autori ma tutto finisce lì. Ben più incoraggiamenti e aiuto ottengono quelli che si impegnano su tutto, sapendo il programma di tutte le materie, ottimi per i giochi a premio meno per possibilità di guizzi di genialità
Se si tiene in considerazione poi che gli insegnanti non foraggiano i geni specialistici con approfondimenti stimoli etc in favore della classe ripetendo n+1 gli stessi concetti perchè alcuni non li hanno compresi, otteniamo la castrazione.

Per quelli che superano indenni la "castrazione" a parte la normale di pisa e forse qualche altra realtà non esistono borse di studio/aiuti per continuare a coltivare la predisposizione. Mettete i costi di alloggio, libri e tasse su una bilancia e dall'altra la scelta dell'università e dovete scendere a compromessi.

Ammesso anche che abbiate superato questo ostacolo il mondo accademico è una ragnatela di riferimenti incrociati. Per avere una pubblicazione e dei fondi si deve perseguire la teoria/direttive di qualche luminare (di solito uno due per materia in Italia). Leggete un qualsiasi articolo inizierà sempre con "come dimostrato da....., sulla base di quanto affermato da..... etc). Per esempio guardando alla ricerca sul cancro mi sono sempre chiesto se esistano cure che non siano state benedette da V. e company. Sembra che tutti seguano lo stesso protocollo, a volte si differenziano solo con leggeri affinamenti diversi ma la sostanza rimane la stessa.
Sembra che di fronte la possibilità di essere sommersi da una miriade di proposte di ricerca/articoli/scoperte ci si difenda non cercando di capire quali siano valide per contenuto, ma cernendole per riferimenti/supporto