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Vietati i controlli su Facebook

 
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Autore Messaggio
QualitiAmo - Alberto
Moderatore


Registrato: 10/11/09 11:26
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MessaggioInviato: Mer Ago 25, 2010 10:37 am    Oggetto: Vietati i controlli su Facebook Rispondi citando

In Germania saranno vietati i controlli su Facebook suoi futuri nuovi assunti.

A parte il fatto che non ho capito come faranno a evitarli, volevo attirare la vostra attenzione su questa frase: "circa il 45 per cento dei datori di lavoro utilizza i social network per fare ricerche sui candidati prima di effettuare delle assunzioni". Dato che non credo che in Italia sia molto diverso, occhio a chi ha profili pubblici! Wink
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Quality
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MessaggioInviato: Mer Ago 25, 2010 3:06 pm    Oggetto: Rispondi citando

Beh, io non me ne intendo ma credo che chi sceglie di mettersi su FB sia consapevole di pubblicare fatti privati di sè, delle sue abitudini, delle sue amicizie e di lasciare tracce delle proprie "scelte" su vari temi e opinioni, più o meno profonde in funzione di quanti dettagli inserisce...

Non mi sembra dunque scorretto che le aziende leggano profili pubblici di persone candidate ad entrare nelle proprie strutture (a meno che non lo facciano in violazione delle leggi).

A me sembra più scandaloso il fatto che viviamo in un epoca dove vedi ancora code interminabili ai caselli autostradali perchè pochi usano telepass o carte magnetiche per i pagamenti dei pedaggi... persone che riflettono mille volte prima di inserire i dati personali nei siti delle proprie banche on-line, quelle stesse persone che poi, nei social network, spatarrano in una piazza globale tutti i dettagli (e le immagini) di sè, dei propri famigliari, delle proprie amicizie sperando di incrociare prima o poi quel compagno delle elementari (magari antipatico) di cui negli ultimi quarant'anni non avevano mai sentito la mancanza...
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QualitiAmo - Alberto
Moderatore


Registrato: 10/11/09 11:26
Messaggi: 4567

MessaggioInviato: Mer Ago 25, 2010 3:47 pm    Oggetto: Rispondi citando

Quality ha scritto:
Non mi sembra dunque scorretto che le aziende leggano profili pubblici di persone candidate ad entrare nelle proprie strutture (a meno che non lo facciano in violazione delle leggi).


La pratica è scorretta se io, ad esempio, decido di assumere Tizio perchè ha una certa simpatia politica piuttosto di Caio che ne ha un'altra oppure se metto da parte Sempronio perchè non è religioso o perchè ha un certo orientamento sessuale. Tutto questo viola sicuramente un bel po' di leggi.
La gente dovrebbe essere libera, se vuole, di dire ciò che desidera in rete senza per questo essere discriminata sul posto di lavoro.

Quality ha scritto:
quel compagno delle elementari (magari antipatico) di cui negli ultimi quarant'anni non avevano mai sentito la mancanza...


Tempo fa si chiedeva qualcosa del genere un editorialista mi sembra sulla Stampa. Credo che la risposta sia una sola: solitudine! Sad
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26638

MessaggioInviato: Mer Ago 25, 2010 7:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

Purtroppo le aziende che basano le loro scelte su criteri come quelli citati da Alberto invece che sulla professionalità delle persone continueranno a fare il lavoro sporco con o senza Facebook.

Del resto lo facevano anche prima.

Ricordo un colloquio di un po' di anni fa proprio qui a Torino (e non aggiungo altro...) quando alla terza volta che ci si vedeva con gli esaminatori (per l'assunzione che era ormai cosa fatta) mi sono sentita rivolgere questa domanda "cosa ne pensa del ruolo dei sindacati all'interno dell'azienda? Lo condivide? Lo trova utile? E' mai stata iscritta al sindacato?" Shocked
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Paoloruffatti
Yoda


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Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Gio Ago 26, 2010 9:48 am    Oggetto: Rispondi citando

Sai Stefania,
nel 1970 sempre li a Torino (e non aggiungo altro neanche io) ti chiedevano la stessa cosa con giri di parole (dopo averti fatto ovviamente le analisi del sangue!): oggi te lo chiedono in faccia!
In Italia prima dell'era socialista i politici rubavano a man bassa ma di nascosto, con il suo avvento si facevano pagare anche con assegni e si fecero pizzicare con le mazzette in contanti, poi è arrivato un'altro e utilzzano la tecnologia sempre più sfacciatamente: oggi si paga via banca, estero sui estero, con versamenti diretti ed in tempo reale dal concusso al concussore.
Il progresso è progresso!
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Quality
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MessaggioInviato: Gio Ago 26, 2010 9:52 am    Oggetto: Rispondi citando

QualitiAmo ha scritto:
Purtroppo le aziende che basano le loro scelte su criteri come quelli citati da Alberto invece che sulla professionalità delle persone continueranno a fare il lavoro sporco con o senza Facebook.


Appunto...

Sbagliatissimo e antietico (e fuorilegge) valutare il candidato in base ai criteri richiamati da Alberto.
Come ha già detto Stefania, le aziende che basano le scelte su quei "parametri" fanno un lavoro sporco, che facevano anche prima e che farebbero comunque a prescindere da quanto oggi "offerto" dai social network.

Io non mi intendo di social network nè so quali siano i criteri per accedere alle informazioni, tuttavia intendevo dire che non ritengo di per sè sbagliato consultare un profilo pubblico ("pubblico" per volontà dello stesso autore) su un social network per conoscere meglio la persona che si ha davanti...
E' chiaro però che poi le scelte devono basarsi su criteri di professionalità, esperienza, titoli, ecc. e non su aspetti del proprio essere "privato" che nulla dovrebbero avere a che fare con la figura professionale del candidato.
E qui diventa fondamentale la qualità, la professionalità e l'etica di chi seleziona, valuta e in generale interpreta le informazioni del candidato...

Ciacciao
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QualitiAmo - Alberto
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Registrato: 10/11/09 11:26
Messaggi: 4567

MessaggioInviato: Gio Ago 26, 2010 10:20 am    Oggetto: Rispondi citando

Quality ha scritto:
Come ha già detto Stefania, le aziende che basano le scelte su quei "parametri" fanno un lavoro sporco, che facevano anche prima e che farebbero comunque a prescindere da quanto oggi "offerto" dai social network.


La differenza è che tu non sai che viene fatto. Le aziende più "furbe" (all'italiana e con tutta la connotazione negativa che posso esprimere) facevano anche prima questo tipo di cosa ma, almeno, erano costrette a farlo guardandoti in faccia e tu potevi scegliere (se eri nelle condizioni di poterlo fare) se andare a lavorare per gente così oppure no (Stefy, per la cronaca, non ci andò anche se, a onor del vero, le proposero di firmare nonostante la risposta dettagliata e circostanziata che aveva dato).

Quality ha scritto:
E qui diventa fondamentale la qualità, la professionalità e l'etica di chi seleziona, valuta e in generale interpreta le informazioni del candidato...


Forse in Germania non vogliono lasciare la cosa in mano alla buona fede delle aziende. Del resto, se ci pensi per un attimo, basta poco, anche senza dare informazioni in pubblico, per linkare una sottoscrizione di firme o per appoggiare o meno un argomento di cronaca. Un click ed è fatta. Per quanti anni, però, ci saranno aziende che, senza dirti nulla, ti giudicheranno per quel click che non è altro che una presa di posizione, qualcosa che potresti dire tranquillamente al tuo vicino di posto sul tram commentando una notizia uscita sul giornale? Sad
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Quality
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MessaggioInviato: Gio Ago 26, 2010 10:36 am    Oggetto: Rispondi citando

Staff QualitiAmo ha scritto:
...
Del resto, se ci pensi per un attimo, basta poco, anche senza dare informazioni in pubblico, per linkare una sottoscrizione di firme o per appoggiare o meno un argomento di cronaca. Un click ed è fatta. Per quanti anni, però, ci saranno aziende che, senza dirti nulla, ti giudicheranno per quel click che non è altro che una presa di posizione, qualcosa che potresti dire tranquillamente al tuo vicino di posto sul tram commentando una notizia uscita sul giornale? Sad


...e qui entra in gioco la mia sconfinata ignoranza (ma è un'ignoranza volontaria e un po' "radical-chic") sui social network.
Non so davvero quanto facile ed accessibile sia "sbirciare" sulle informazioni e sui dati "sensibili" di chi si pubblica in un social network... informazioni che, per quanto volontariamente inserite, restano comunque sensibili e come tali dovrebbero essere trattate.
Perdonami l'ignoranza Alberto ma io ho una specie di "rifiuto epidermico" per questi strumenti moderni (una volta avevo un'amica che di tanto in tanto mi ricordava quanto fossi "antico"...) e se, come dici tu (e non ho ragione per non credervi) è come "carpire un commento detto al tuo vicino di tram..." allora non posso che darti ragione.

Adoro cambiare idea quando mi dimostrano che ho torto.
Bravo Alberto.

Ciacciao.
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QualitiAmo - Alberto
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Registrato: 10/11/09 11:26
Messaggi: 4567

MessaggioInviato: Gio Ago 26, 2010 11:02 am    Oggetto: Rispondi citando

Quality ha scritto:
Perdonami l'ignoranza Alberto ma io ho una specie di "rifiuto epidermico" per questi strumenti moderni (una volta avevo un'amica che di tanto in tanto mi ricordava quanto fossi "antico"...) e se, come dici tu (e non ho ragione per non credervi) è come "carpire un commento detto al tuo vicino di tram..." allora non posso che darti ragione.


Credimi, Quality, sono ignorante anch'io dato che uso Facebook e Twitter solo per lavoro e non ho miei account personali. Però ti faccio un esempio pratico. Se vai sul sito di un quotidiano e clicchi su un articolo spesso trovi l'iconetta, poniamo, di Facebook per linkarlo sul tuo profilo.
Ci metti un secondo ma, facendolo, tu hai implicitamente approvato quell'articolo. Ora mettiamoci nei panni di una persona che legge un articolo su un fatto di cronaca che è molto di moda in questi giorni, la storia dei 3 operai della Fiat. Premesso che non mi interessa in questa sede stabilire chi ha ragione (anche se ovviamente ho una mia opinione), ci saranno persone che leggeranno questo articolo su un quotidiano che supporterà una delle due parti e altre che lo leggeranno su un altro giornale che avrà un'opinione opposta. Linkando uno di questi due articoli tu, automaticamente, ti schieri.

Ora nessun problema nel farlo perchè siamo cittadini liberi ed è giusto avere un'opinione e prendere una posizione soprattutto in certi casi ma questo semplice click la dirà lunga a chi, in qualità di azienda esaminatrice, andrà a vedere chi sei.
Ora se dal vivo puoi spiegare le tue ragioni, argomentandole, con questo metodo sei già scartato a tavolino.

Vado ancora più in là. Se usi Twitter per mantenerti informato, ad un'azienda che voglia verificare chi sei e quali orientamenti tu abbia basterà vedere quali quotidiani segui regolarmente. Stessa cosa se vuoi segnalare un testo che hai letto e che trovi interessante, magari quel libro che hai consigliato ai tuoi amici che, però, è un romanzo scritto da un famoso scrittore omosessuale. Ahi ahi...

L'etica vorrebbe che un candidato fosse giudicato solo per il suo curriculum, per la lettera di presentazione e per il colloquio che farà ma sappiamo tutti benissimo che spesso non è così. Internet, se usata male, può aiutare queste persone a fare ancora "meglio" il loro lavoro e penso a quanti ragazzi, magari con meno esperienza di noi, restino bruciati per sciocchezze come questa!

Molti davanti a queste riflessioni oppongono semplicemente una frase "se la gente è stupida e va a dire i fatti provati in rete è giusto che ne paghi le conseguenze" ma, come spero di aver fatto capire, le cose non sono mai così semplici come sembrano.

Ciao Quality e grazie per la bella chiacchierata! E' stato un piacere! Very Happy
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