Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[QualitiAmo - Stefania]

(Fonte: INAIL)

"Salute, sicurezza sul lavoro e qualità degli appalti pubblici" questo il tema che ha tenuto banco nel convegno che si è svolto ieri a Villa Manin di Passariano di Codroipo (UD). Un momento di riflessione sulla situazione del lavoro in Friuli Venezia Giulia che ha coinvolto esponenti della Regione, delle province e dei comuni del territorio regionale che hanno tracciato una mappa della sicurezza e delle criticità riscontrate nel lavoro quotidiano degli amministratori pubblici.

L'appuntamento di Codroipo è stato il secondo convegno regionale del Forum permanente "Lavoro: qualità e sicurezza" del Friuli Venezia Giulia istituito due anni fa dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Federsanità, l'UPI (Unione delle Province d'Italia) tramite un accordo siglato con le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL.

Le relazioni hanno evidenziato come la prevenzione rimanga l'opzione strategica per incrementare i livelli di sicurezza del lavoro con un sempre maggior impegno sulla formazione dei lavoratori, in particolare in settori a rischio come quello delle costruzioni. La dott.ssa Carmen La Bella, dirigente della Direzione regionale Inail, ha a tal proposito illustrato l'andamento infortunistico del settore e fatto una panoramica di alcune delle più significative iniziative avviate dall'Istituto per contrastare il fenomeno degli infortuni sul lavoro.

Tra le proposte di maggior rilievo registrate nel convegno patrocinato dall'Inail regionale, vi è quella dell'istituzione di un nucleo tecnico-legislativo per affiancare le amministrazioni locali nella stesura di bandi per l'appalto di opere pubbliche anche in considerazione del fatto che la scelta delle diverse opzioni nei metodi di aggiudicazione degli appalti influisce necessariamente sulla qualità e sicurezza del lavoro.

L'incontro ha inoltre tracciato un bilancio delle iniziative che hanno riguardato la tutela della sicurezza sul lavoro, principalmente nei settori della salute e degli appalti, nonché della formazione e del coordinamento delle iniziative promosse dagli attori istituzionali del "sistema sicurezza", in particolar modo, comuni e province. I lavori sono stati conclusi dagli assessori regionali all'Ambiente e lavori pubblici, Elio De Anna, e alla Salute, Vladimir Kosic secondo il quale "operare per la salute e la sicurezza significa fare formazione, ma bisogna uscire dalla logica della negazione del pericolo: bisogna imparare a vederlo e a riconoscerlo".

[ingegnere della qualità]

il fatto che se ne parli non porta mai a niente..è anche vero che con il passaggio dalla 94 alla 626(escludendo l'81 di ora che si limita a racchiudere tutti i principi)i morti sono molto diminuiti ma manca quell'input di sicurezza che dovrebbero avere i dipendenti..se la testa non ce l'hanno gli imprenditori ce le devono avere i dipendenti che non si devono far sottomettere dai loro capi..la stragrande maggioranza degli incidenti avviene perchè i dipendenti non contestano la mal sicurezza e analisi dei rischi dei possibili danni aziendali e devono essere i dipendenti ad informarsi su quali siano i loro diritti di sicurezza sennò il proprietario furbo per risparmiare sui costi ne approfitta e non ne accenna minimamente al dipendente il quale,in caso di mancata sicurezza,avrebbe tutto il diritto di contestare..