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Il forum sulla Qualità di QualitiAmo Torna all'homepage di QualitiAmo
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QualitiAmo - Stefania Moderatore

Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26638
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Inviato: Gio Ott 01, 2009 11:51 am Oggetto: |
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Tutto giusto, Gianni. Ma se ci stacchiamo un attimo dal qualitatese, ci accorgiamo che se io voglio evitare una non conformità potenziale, allora la mia è una situazione che tende al miglioramento. Giusto?
Le due cose non vanno in conflitto, anzi!
Posso esercitare azioni di miglioramento sia a seguito di una NC rilevata che a seguito di una NC solo ipotizzata.
L'azione preventiva è un'azione di miglioramento "limitata" al fatto che, con essa, si vuole evitare che si verifichi una NC mentre l'azione di miglioramento in generale può essere di più ampio respiro e non è detto che abbia a che fare con una NC.
Anche la 9001 può essere calata in un'ottica Kaizen o di TQM per staccarci da un modello che, ormai, appare ogni giorno più limitato se confrontato con gli altri modelli per la Qualità... |
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paola Amico/a di QualitiAmo

Registrato: 28/11/08 17:22 Messaggi: 227 Residenza: monza e brianza
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Inviato: Gio Ott 01, 2009 1:04 pm Oggetto: |
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Giusto staff
infatti io posso decidere che, a seguito delle analisi di tutte le AC/NC rilevate, si renda necessaria un AP per evitare il ripetersi o il verificarsi ex-novo di criticità potenziali. |
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Gianni Nuova recluta del forum

Registrato: 05/09/09 15:47 Messaggi: 6
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Inviato: Gio Ott 01, 2009 2:32 pm Oggetto: |
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Caro Staff, stiamo dicendo la medesima cosa: AC e AP sono una parte delle azioni tese al miglioramento.
Ma la mia puntualizzazione è di questo tipo: così come può essere costruttivo esprimere le nostre opinioni sull'opportunità o meno di riunire le procedure per NC-AC-AP, di contro non è accettabile che si affermi che le azioni correttive e preventive non sempre discendono dalla valutazione di non conformità esistenti o potenziali.
QualitiAmo è diventato un punto di riferimento per chi si avvicina al mondo della qualità; dunque non possiamo rischiare di generare confusione, specie nei neofiti che ci leggono, lasciando attribuire a questi due termini significati diversi da quelli per cui sono stati coniati.
Quanto all'argomento principe di questa discussione, la mia esperienza è questa: per evitare ripetizioni e rimandi, dal 2000 ho sempre proposto ai miei clienti di sviluppare un unico documento che riunisce le procedure per NC-AP-AC senza mai avere problemi di elefantiasi documentale.
Per l'adozione di pratiche per il miglioramento non discendenti da NC, che normalmente faccio distribuire in tutti i punti pertinenti della documentazione, in un caso molto particolare mi è stata richiesta una procedurina-Kaizen aggiuntiva per l'analisi e la sperimentazione dei suggerimenti (interni ed esterni).
Un cordiale saluto
Gianni |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore

Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26638
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Inviato: Gio Ott 01, 2009 2:55 pm Oggetto: |
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Gianni ha scritto: |
ho l’impressione che si confondano le azioni preventive con il più ampio spettro delle azioni tese al miglioramento.
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Abbiamo risposto a questa tua osservazione, Gianni.
Per quanto riguarda le azioni preventive, hai perfettamente ragione se ragioniamo in termini di ISO 9001 ma provando a spostarci ad un livello superiore, quello delle GMP, ad esempio, un'azione per impedire che si verifichi una potenziale NC viene vista nel ciclo delle azioni correttive perché va a completare il ciclo in cui mi chiedo: "ho risolto il problema. Potrebbe verificarsi in una situazione simile?"
L'azione preventiva, invece, viene vista come una metodologia pro-attiva per determinare potenziali discrepanze prima che avvengano (ad esempio la manutenzione preventiva viene vista come un'azione preventiva a tutti gli effetti, così come la revisione della direzione o l'analisi dei rischi). Dovrebbe essere quello a cui si riferiva Quality.
Nelle Good manufacturing practices si tende proprio a chiarire questo fraintendimento che le azioni preventive vadano solo ad evitare potenziali NC. Ma stiamo parlando di un sistema evoluto adottato, ad esempio, in campo farmaceutico e che sarà, probabilmente, la strada futura da percorrere anche per la ISO 9001.
Ad oggi e per la ISO 9001, dunque, perfetta la tua analisi. Ma mai dire "mai"...
Comunque è buona regola gestire sia le AC sia le AP con il buon vecchio ciclo di Deming- Shewhart (PDCA).
Grazie per le riflessioni, Gianni. Per un attimo siamo tornati sui banchi di scuola.  |
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Quality Motivatore

Registrato: 26/09/08 15:13 Messaggi: 3370
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Inviato: Gio Ott 01, 2009 4:49 pm Oggetto: |
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Ciao Gianni,
anch'io ti ringrazio per l'approccio didattico del tuo intervento, è sicuramente importante usare la terminologia prevista dall'ISO, attribuendo ad essa il corretto significato.
Assicuriamoci però che il messaggio arrivi agli interlocutori aziendali con l'intensità necessaria e che lì trovi terreno fertile affinchè gli strumenti del SGQ (quindi ad esempio le procedure) possano davvero diventare degli "utensili" propri per lavorare meglio.
Può capitare di chiedere a un operativo come gestisce il trattamento delle NC, le AC e le AP e vedere che questi ti osserva con lo sguardo della mucca mentre passa il treno...
Se poi gli domandi: "Come ti comporti quanto capitano le puttanate?" Allora vedi che ti elenca una serie di processi interconnessi a valore aggiunto, regolati tra loro col rapporto cliente/fornitore interno...
La Qualità deve emergere dalle attività proprie dell'Azienda e le procedure (che devono nascere in Azienda) devono essere solo l'intelaiatura, lo scheletro di riferimento, attorno al quale tessere le attività dei processi.
Ciacciao |
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