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KK King of Kuality

Registrato: 23/04/09 14:36 Messaggi: 10266
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Inviato: Mar Mag 12, 2009 9:21 am Oggetto: Consiglio occhiali antinfortunistici |
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Ciao a tutti!
In azienda abbiamo un problema legato alla scelta del modello di occhiali antinfortunistici da far indossare agli operai.
Il problema nasce dal fatto che, mentre il nuovo decreto 81 impone l'uso degli occhiali quando si effettuano lavorazioni rischiose, la policy americana del gruppo impone il loro uso continuativamente per 8 ore lavorative.
Questo comporta forti lamentele dei lavoratori e stiamo cercando di mediare la situazione cercando un occhiale che garantisca protezione, ma anche comodità d'uso, mettendo in secondo piano il prezzo.
Vorrei quindi sapere da voi se conoscente marche o modelli di occhiali che possano soddisfare queste esigenze.
Grazie per l'aiuto! |
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gibbosky Forumista di Sicurezza

Registrato: 21/09/07 18:46 Messaggi: 1049 Residenza: Terni
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Inviato: Mer Giu 03, 2009 10:37 am Oggetto: |
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Ciao Stefano,
anzitutto dicci quale è il gruppo omogemeo di lavoratori che necessitano l'adozione di tale DPI... ed inoltre chiaramente la mansione svolta dal gruppo omogeneo.
Citazione: | la policy americana del gruppo impone il loro uso continuativamente per 8 ore lavorative |
fermo restando che la politica degli americani ed in genere dei paesi anglosassoni nei confronti della sicurezza, è imparagonabile (come del resto per la qualità) a quella presente nel bel paese... premesso questo ti inviterei a riflettere su due cose :
1) cerca in modo pro-attivo e preventivo di comprendere cosa comporterebbe per i tuoi addetti appartenenti al gruppo omogeneo di cui sopra, la mancata adozione degli occhiali nei momenti in cui ritenete che non siano necessari. Valuta bene il rischio in questo caso...
2) ai fini sanzionatori, quando ti rifai al D.Lgs 81 nella distribuzione dei DPI non hai in teoria nulla da temere dal punto di vista sanzionatorio... il D.Lgs 81 fa fede... non certo la policy della multinazionale per cui lavori.
Il magistrato indagherà ai sensi di prescrizioni disattese per l'81 e basta.
Torno a ripetere che se gli americani hanno detto ciò ...sicuramente non va preso sottogamba.
Per i DPI e per cautelarti nei confronti di infortuni che possono occorrere ai lavoratori e alle sanzioni per il tuo DL...in questo caso immagino dirigente con delega... attieniti scrupolosamente a quanto riportato in ALLEGATO VIII del D.Lgs 81 !
Fatto ciò sei a posto.
P.S.
1) dai evidenza con accurata selezione dei fornitori che hai fatto del tutto per acquistare i migliori occhiali protettivi attualmente esistenti.
2) periodicamente dai evidenza che contatti altri fornitori per capire se ci sono innovazionin.
3) formalizza la consegna dei DPI ai lavoratori.
4) formalizza che li hai istruiti su come si devono utilizzare e sui tempi di sostituzione (se scadono) e sulla loro conservazione.
Spingi sul preposto in modo tale che si impegni a far si che i propri sottoposti li adottino.
ciao
gibbosky |
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KK King of Kuality

Registrato: 23/04/09 14:36 Messaggi: 10266
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Inviato: Mer Giu 03, 2009 5:01 pm Oggetto: |
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Innanzitutto grazie per la risposta!
E' stata molto gradita.
In realtà non ho un solo gruppo omogeneo ma dal ns headquarter hanno chiesto che vengano usati da tutti gli operai.
Noi costruiamo compressori industriali e abbiamo diverse tipologie di dipendente: assemblatore, collaudatore, magazziniere, mulettista, tecnico assistenza, ecc.
In ognuna di queste mansioni, anche a livello di valutazione rischi, sono individuate solo alcune attività contenenti un rischio.
Nonostante queste differenze, dagli USA impongono l'utilizzo per tutti e per 8 ore al giorno.
Ora, è vero come dici tu che il magistrato, in caso di contestazione, prenderebbe in esame il D.Lgs 81 e non la policy internazionale, ma è vero anche che questi fanno audit aziendali e se non si fa come dicono loro saltano le teste, quindi li magistrato mi interessa fino ad un certo punto!
Per citare una nota battuta di Asterix: "A' SCenturio'... questi menano!"
Nei confronti degli operai ci stiamo muovendo nel modo più trasparente possibile: abbiamo più volte scelto gruppi di 3 o 4 modelli campione, fatti provare per una settimana ed ascoltato il loro responso. (Operai, RLS e preposti)
ovviamente per tutti vale il discorso che sono affaticanti, a prescindere da marca, modello e caratteristiche costruttive...
Insomma da un lato gli operai si oppongono alle 8 ore di utilizzo, dall'altra la casa madre che lo impone, in mezzo noi che non troviamo un modello adatto! |
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gibbosky Forumista di Sicurezza

Registrato: 21/09/07 18:46 Messaggi: 1049 Residenza: Terni
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Inviato: Mer Giu 03, 2009 9:28 pm Oggetto: |
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Ciao figurati... non devi ringraziarmi per la risposta, non conosco i processi aziendali, non conosco i pericoli ai quali possono essere esposti i tuoi lavoratori ...meno che mai quindi i rischi generati nel tuo ambiente di lavoro nelle diverse mansioni presenti.
Chiaramente per mio principio adotto il buon senso in ogni dove... se ho pià reparti sedi di diversi processi, e ad un'analisi del rumore trovo postazioni che vanno da 70 dB a 90 dB non di certo mi vedrai far adottare otoprottettori ad entrambi gli addetti dei due reparti.
Chiaramente se ho uno smerigliatore ed un altro che è a bordo macchina di un centro di lavoro adotterò soluzioni diverse per la fornitura di un DPI.
Se il centro di lavoro è CE e adeguatamente interbloccato, sicuramente quando il pezzo è in lavorazione non vi è possibilità di proiezione di schegge negli occhi dell'operatore... per cui sebbene fornirò gli occhiali all'operatore, magari per le fasi di manutenzione...non pretenderò che mentre lavora il pezzo in controllo numerico li indossi... mentre invece pretenderò da colui che adotta la mola smerigliatrice mentre mola dovrà sempre indossarli...
Insomma la filosofia anglosassone è questa , loro proteggono... e poi ragionano... che può essere anche corretto...
Ad esempio per quanto riguarda l'atex...gli inglesi ragionano in questo modo:
prima proteggiamo le zone e poi le classifichiamo, esattamente il contrario di quanto facciamo noi, che usualmente prima secondo 31-35 (gas) o 31 -56 (polveri) classifichiamo eventuali zone 0-1-2 o 20-21-22 dopodichè proteggiamo...secondo quanto descritto nelle misure da prendere.
Comunque tornando a noi... io mi cautelerei con una anlisi dei rischi presenti in azienda fatta con i "controca**i" dopodichè come conseguenza avrò le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza art.28 comma 2 lettera c)
Da questo scsaturisce senz'altro la distribuzione di adeguati DPI per i lavoratori.
Io algi americani li porterei su questa linea di ragionamento.
ciao
gibbosky
P.S.
fermo restando che spiegare loro qualcosa in fatto di qualità e sicurezza la vedo davvero dura...
Mio zio (quadro procter & gamble in pensione da 10 anni) mi dice che aveva a che fare con la qualità e la sicurezza (sistemica) e con le carte di controllo quando in italia ancora misuravano a con i palmi...altro che 7.6
ciao |
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gibbosky Forumista di Sicurezza

Registrato: 21/09/07 18:46 Messaggi: 1049 Residenza: Terni
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Inviato: Mer Giu 03, 2009 9:28 pm Oggetto: |
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Ciao figurati... non devi ringraziarmi per la risposta, non conosco i processi aziendali, non conosco i pericoli ai quali possono essere esposti i tuoi lavoratori ...meno che mai quindi i rischi generati nel tuo ambiente di lavoro nelle diverse mansioni presenti.
Chiaramente per mio principio adotto il buon senso in ogni dove... se ho pià reparti sedi di diversi processi, e ad un'analisi del rumore trovo postazioni che vanno da 70 dB a 90 dB non di certo mi vedrai far adottare otoprottettori ad entrambi gli addetti dei due reparti.
Chiaramente se ho uno smerigliatore ed un altro che è a bordo macchina di un centro di lavoro adotterò soluzioni diverse per la fornitura di un DPI.
Se il centro di lavoro è CE e adeguatamente interbloccato, sicuramente quando il pezzo è in lavorazione non vi è possibilità di proiezione di schegge negli occhi dell'operatore... per cui sebbene fornirò gli occhiali all'operatore, magari per le fasi di manutenzione...non pretenderò che mentre lavora il pezzo in controllo numerico li indossi... mentre invece pretenderò da colui che adotta la mola smerigliatrice mentre mola dovrà sempre indossarli...
Insomma la filosofia anglosassone è questa , loro proteggono... e poi ragionano... che può essere anche corretto...
Ad esempio per quanto riguarda l'atex...gli inglesi ragionano in questo modo:
prima proteggiamo le zone e poi le classifichiamo, esattamente il contrario di quanto facciamo noi, che usualmente prima secondo 31-35 (gas) o 31 -56 (polveri) classifichiamo eventuali zone 0-1-2 o 20-21-22 dopodichè proteggiamo...secondo quanto descritto nelle misure da prendere.
Comunque tornando a noi... io mi cautelerei con una anlisi dei rischi presenti in azienda fatta con i "controca**i" dopodichè come conseguenza avrò le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza art.28 comma 2 lettera c)
Da questo scsaturisce senz'altro la distribuzione di adeguati DPI per i lavoratori.
Io algi americani li porterei su questa linea di ragionamento.
ciao
gibbosky
P.S.
fermo restando che spiegare loro qualcosa in fatto di qualità e sicurezza la vedo davvero dura...
Mio zio (quadro procter & gamble in pensione da 10 anni) mi dice che aveva a che fare con la qualità e la sicurezza (sistemica) e con le carte di controllo quando in italia ancora misuravano a con i palmi...altro che 7.6
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