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Andrea80 Nuova recluta del forum
Registrato: 18/04/25 17:27 Messaggi: 5
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Inviato: Ven Apr 18, 2025 6:47 pm Oggetto: Quale corso scegliere per certificarsi Auditor 1 e 2 parte |
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Buongiorno, come avrete intuito dall'oggetto vorrei avere qualche consiglio su quale corso online, per Auditor, scegliere senza buttare soldi...ovvero quale secondo voi e' preferibile in termini di spendibilita' per la ricerca di lavoro.
Online si trovano corsi molto convenienti che si aggirano nel range 200euro a 400euro piu' Iva, nello specifico cito tra i tanti, Unione Professionisti e Welearn, il problema e' chi certifica, ovvero rispettivamente RICEC e IBC, meno noti rispetto ad altri e quindi forse percepiti in modo differente dal mercato del lavoro...forse si preferisce chi ha un percorso certificato CEPAS...BUREAU VERITAS..ecc.? Oppure sono tutti apprezzabili allo stesso livello? (Parlo sempre in termini di percepibilità da parte di potenziali datori di lavoro)
Insomma, se qualcuno ha voglia di rispondere e dare un suggerimento e' sempre ben accetto.
Oltre a dare la vostra opinione se aveste altri siti dove svolgono corsi altrettanto economici e certificati da enti piu' affidabili condividete pure.
Grazie |
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MikiMarru Come da manuale
Registrato: 21/11/07 22:34 Messaggi: 1337 Residenza: Brescia
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Inviato: Mer Apr 30, 2025 6:59 pm Oggetto: |
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A livello di Auditor di 1a e 2a parte, per ISO 9001, 14001, 45001 una "certificazione" non esiste.
Al massimo dei corsi di formazione, che "attestano" la frequenza, ed eventualmente il superamento di una prova finale.
Esiste solo la "Qualifica" di auditor di 3 parte, ottenuta a fronte di un corso di formazione accreditato di complessive 40 ore, che comprende ISO 19011 + la norma specifica ed un esame finale.
Trovi anche il modulo 19011 di tot ore come corso singolo, da abbinare alla norma del sistema di gestione specifica. |
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Andrea80 Nuova recluta del forum
Registrato: 18/04/25 17:27 Messaggi: 5
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Inviato: Mer Apr 30, 2025 9:33 pm Oggetto: Corso e certificazione |
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Grazie.
Probabilmente optero' per i corsi riconosciuti CEPAS, costi nettamente maggiori ma piu' noti anche all'estero. Spero il gioco valga la candela. |
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dante.3d Apprendista forumista

Registrato: 06/10/23 13:27 Messaggi: 114
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Inviato: Sab Mag 03, 2025 12:09 pm Oggetto: |
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Potrei sembrare cinico o irriverente, ma il mio intento è essere pratico e diretto.
Oggi come oggi, iniziare la carriera con un corso da Auditor, in ambito puramente gestionale (es. ISO 9001), potrebbe non essere la scelta più efficace per inserirsi solidamente nel mondo del lavoro, soprattutto se si punta a costruire un percorso tecnico di valore.
La mia esperienza mi dice che i profili più richiesti e meglio retribuiti non sono tanto gli auditor "generalisti", quanto piuttosto coloro che hanno:
- Lavorato a lungo nel contesto produttivo reale (impianti, officine, collaudi),
E poi, solo dopo anni di esperienza concreta, sono passati a fare gli ispettori per enti di certificazione o organismi notificati.
La competenza sul campo permette di "valutare con cognizione", distinguendo ciò che è davvero fattibile da ciò che è solo formalmente corretto ma tecnicamente vuoto. Questo ti rende un auditor autorevole, che capisce dove andare a parare durante una verifica.
Invece, prendere oggi una qualifica generica da auditor senza un reale bagaglio tecnico o produttivo alle spalle, porta spesso a:
- Rimanere per anni nel ruolo di auditor "di carta", magari in ruoli poco incisivi e con crescita limitata,
- Inquadrare il lavoro con approccio burocratico e "accondiscendente", soprattutto in schemi come ISO 9001, dove ormai l’audit è spesso percepito come "atto dovuto", senza reale possibilità di mettere in discussione nulla.
Il mio consiglio quindi è: formarsi prima su uno specifico ambito tecnico (saldature, pressure equipment, NDT, medicale, alimentare, pharma, ecc.), farsi le ossa, imparare come si lavora davvero nella realtà dei processi.
Ovviamente dipende dalle tue attitudini e dal tuo percorso di studi.
Lavori troppo generici (come gli interpreti) ormai stanno sparendo.
Solo dopo, acquisire la qualifica da Auditor, scegliendo magari enti come CEPAS o Bureau Veritas se si vuole la "spendibilità" anche su carta.
Questo è il mio consiglio ed è quello che voglio fare gli ultimi 10 anni prima di andare in pensione
Differenza tra accreditamenti
CEPAS, Bureau Veritas, SGS, DNV ecc. sono enti noti e riconosciuti, sia a livello nazionale che internazionale, certificati da Accredia o equivalenti. Offrono corsi più costosi, ma anche più "spendibili" nei CV.
IBC, RICEC e simili sono enti meno noti e con minore riconoscimento nel mercato industriale di fascia alta. Possono essere validi a livello formativo, ma la loro "percezione" da parte dei recruiter è più bassa.
Spendibilità effettiva
Se l’obiettivo è entrare nel mondo degli audit ISO (es. ISO 9001, 14001), i corsi con riconoscimenti CEPAS o IRCA sono i più solidi.
Tuttavia, la vera barriera non è il certificato, ma l’esperienza: molti enti chiedono 3–5 anni di esperienza nel settore specifico per diventare Lead Auditor effettivo.
Tendenze di mercato
Le figure ibride (es. tecnico + valutatore) sono molto più ricercate. Ad esempio:
- Un tecnico che ha esperienza NDT e poi fa il corso da auditor ISO 9712.
- Un saldatore qualificato che diventa ispettore ISO 3834.
- Un ingegnere che lavora anni con PED e poi diventa valutatore EN 13445 o MDR.
Scegli corsi di formazione tecnica avanzata nei settori normati.
Lavora prima come tecnico, collaudatore, supervisore.
Solo dopo affianca il titolo da Auditor, che allora avrà un valore enorme perché legato a competenza reale. |
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Andrea80 Nuova recluta del forum
Registrato: 18/04/25 17:27 Messaggi: 5
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Inviato: Mer Mag 07, 2025 6:25 pm Oggetto: |
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Buonasera dante.3d, grazie per il consiglio, che come hai sottolineato a tratti cinico ma anche secondo me realistico.
Comprendo (anche se trovo scomodo) perfettamente che si preferisca l'esperienza alla sola formazione e se da un lato e' apprezzabile dall'altro capita, purtroppo a me sempre piu' spesso, di imbattermi in offerte di lavoro in cui si cerca un profilo junior e poi quando si apre l'articolo per leggerlo interamente si trova scritto "almeno 3 anni di esperienza", ora, mi rendo conto che pochi anni di esperienza ancora si possa essere percepiti come junior...tuttavia in questo modo e' molto complicato per chi inizia riuscire a trovare la propria strada in un contesto del genere.
Purtroppo non ho attualmente una specializzazione da poter sfruttare se non la laurea e qualche anno di attività nella gestione di progetti nel settore edile, ma e' sicuramente interessante e da considerare il modo in cui affrontare il percorso. |
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dante.3d Apprendista forumista

Registrato: 06/10/23 13:27 Messaggi: 114
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Inviato: Mer Mag 14, 2025 9:20 am Oggetto: |
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Buongiorno a te, ho visto solo ora..
Hai sollevato un problema reale: quello dei profili junior!!! Per cui si richiedono "almeno 3 anni di esperienza". È scoraggiante, sì, ma purtroppo è una prassi diffusa. Molte aziende non vogliono (o non possono) investire nella formazione interna, e finiscono per cercare persone già formate... almeno sulla carta.
Per mia esperienza però, nessuno arriva mai davvero "formato". Al massimo si impara a muoversi dentro l’organizzazione del lavoro, e questa è già una competenza importante, che però si può acquisire anche in contesti diversi (ad esempio volontariato...).
Molto dipende anche dalla zona in cui vivi: disponibilità di lavoro, presenza di figure professionali, dinamiche del mercato. Ma se hai bisogno di entrare in fretta nel mondo del lavoro, proporsi in affiancamento ad auditor esperti può essere una strada rapida per iniziare a costruirti un profilo. Anche se, come ti dicevo, il rischio è di restare vuoti dentro, senza una vera base tecnica.
Se la tua formazione è in ingegneria civile (spero che tu sia almeno strutturista! Con il nuovo ordinamento, sei come un geometra anni 90 ), allora ha senso cercare una direzione dentro quel mondo. E ti direi che il contesto più formativo in assoluto è quello della cantieristica. Ancor meglio se parliamo di cantieristica industriale, un settore dove, oltre ad apprendere, puoi anche aspirare e anche iniziare a guadagnare decentemente.
Quindi il mio consiglio è: datti un obiettivo e costruiscilo su tre assi fondamentali
Normativa: leggi, regolamenti, standard tecnici. Questi si studiano, ma devi anche imparare come si applicano davvero sul campo.
Gestione ed economia: questa parte si apprende solo con la pratica, con l’errore, con l’osservazione.
Tecnica: è l’elemento chiave, quello che ti fa fare la differenza. Devi allenare l’occhio tecnico: guardare uno schema, un progetto, un disegno e cogliere al volo dove stanno i problemi e come impostare l’organizzazione del lavoro, dove sono gli errori e se e come è fattibile.
Il mio suggerimento
Datti un tempo limite di 5 anni per costruire queste competenze. In questo periodo, sii disposto a investire il tuo tempo, a imparare, a regalare ore, ad accettare sacrifici. È così che si costruisce un mestiere. Non scoraggiarti: se hai appena finito l’università, hai l’età di mio figlio… e a maggior ragione ti faccio i miei più sinceri auguri.
Forza e coraggio, davvero. |
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Andrea80 Nuova recluta del forum
Registrato: 18/04/25 17:27 Messaggi: 5
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Inviato: Ven Mag 23, 2025 10:03 am Oggetto: |
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Buongiorno,
..Dante3d scusa la tardiva risposta e grazie per gli utili consigli cercherò di applicarli. Concordo sulla necessità di un'adeguata preparazione per affrontare settori di grande responsabilità (mi riferisco in particolare alla cantieristica).
Grazie per gli auguri...Qui non si molla! |
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