CAL NEWPORT CI INSEGNA A GESTIRE L'ATTENZIONE, NON IL TEMPO
Grazie a un aforisma di Cal Newport, oggi ragioniamo sull'attenzione e sulla gestione del tempo

Cal Newport è un informatico e saggista americano che ha rivoluzionato il modo in cui pensiamo al lavoro nell'era digitale.
Già durante gli studi universitari, Newport iniziò a interessarsi ai temi della produttività e dell'apprendimento efficace. Il suo primo libro, "How to Win at College", fu pubblicato quando era ancora studente universitario, dimostrando fin da subito la sua capacità di analizzare e ottimizzare i processi dell'apprendimento e del lavoro.
Il suo contributo più significativo al dibattito sulla produttività moderna è arrivato con "Deep Work - Concentrati al massimo", libro in cui ha introdotto il concetto di "lavoro profondo" - la capacità di concentrarsi senza distrazioni su compiti cognitivamente impegnativi. Il libro ha ridefinito il modo in cui molti professionisti approcciano il proprio lavoro nell'era delle distrazioni digitali.
Ciò che rende Newport unico nel panorama degli esperti di produttività è la sua posizione controcorrente rispetto alla cultura digitale dominante. Nonostante sia un informatico, non ha mai avuto account sui social media e promuove un uso selettivo e consapevole della tecnologia.
L'importanza dell'attenzione
Per decenni, ci siamo concentrati ossessivamente sulla gestione del tempo: To-do list, calendari meticolosi, tecniche come il metodo pomodoro - tutti strumenti progettati per ottimizzare ogni minuto della nostra giornata. Questo approccio si basa su una premessa semplice: più riusciamo a comprimere attività in un dato periodo, più saremo produttivi.
Ma c'è un problema fondamentale in questo ragionamento. Il tempo è una risorsa finita e democratica - tutti abbiamo le stesse 24 ore al giorno, non un minuto di più, non uno di meno. Non possiamo crearlo dal nulla o allungarlo a piacimento.
L'attenzione, a differenza del tempo, è una risorsa che possiamo coltivare, allenare e, soprattutto, proteggere. È una risorsa rinnovabile ma delicata, che determina la qualità del nostro lavoro più di qualsiasi timer o scadenza.
Quando gestiamo l'attenzione invece del tempo, ci concentriamo su:
- la qualità del nostro focus invece che sulla quantità di ore lavorate
- la creazione di periodi di concentrazione profonda invece che la semplice allocazione di slot temporali
- l'eliminazione delle distrazioni invece che la loro compressione in momenti prestabiliti
- il rispetto dei nostri ritmi cognitivi naturali invece che l'imposizione di programmi rigidi
Nel contesto lavorativo moderno, caratterizzato da open space, notifiche continue e multitasking perenne, la capacità di mantenere un'attenzione focalizzata è diventata un vero e proprio superpotere. La gestione dell'attenzione si rivela superiore per diversi motivi:
- qualità del lavoro: un'ora di attenzione profonda e focalizzata produce risultati migliori di tre ore di lavoro frammentato e distratto
- energia mentale: proteggendo la nostra attenzione, preserviamo anche la nostra energia mentale, riducendo l'affaticamento cognitivo tipico del multitasking
- creatività: l'attenzione sostenuta permette collegamenti mentali più profondi e intuizioni creative che emergono solo quando la mente ha lo spazio per esplorare
- soddisfazione: il lavoro svolto in stato di flow, possibile solo con un'attenzione ben gestita, genera maggiore soddisfazione e senso di realizzazione
Passare dalla gestione del tempo alla gestione dell'attenzione significa abbandonare l'illusione di controllo offerta dai sistemi di time management tradizionali per abbracciare un approccio più sofisticato e consapevole.
Significa anche riconoscere che non tutte le ore sono uguali: un'ora quando la nostra attenzione è al massimo, vale molto di più di un'ora quando siamo mentalmente esausti.
Leggiamo, quindi, l'aforisma di Newport, "La chiave non è gestire il tempo, ma gestire l'attenzione": la prima cosa che ci viene in mente è che altri pensatori, nei secoli, hanno dedicato parole importanti a questo semplice concetto. Forse qualcuno di questi aforismi lo conoscete:
- "L'attenzione è la forma più rara e pura di generosità"
- Simone Weil Riflette su come l'attenzione sia un dono prezioso che facciamo agli altri e a noi stessi
- "La capacità di spostare volontariamente l'attenzione da una cosa all'altra è il segno del genio"
- William James sottolinea l'importanza del controllo consapevole dell'attenzione
- "Non è il tempo che manca, è la direzione"
- Seneca anticipa di millenni il concetto di Newport, enfatizzando l'importanza del focus
- "La superficialità è la maledizione della nostra era"
- Matthew Kelly evidenzia la sfida contemporanea della dispersione dell'attenzione
Queste citazioni offrono una chiave di lettura innovativa per i sistemi di gestione. Spostando l'attenzione dalla mera gestione del tempo alla qualità del focus, le organizzazioni possono:
- migliorare l'efficacia dei loro sistemi di gestione
- ottenere risultati più significativi
- creare un ambiente di lavoro più sostenibile
- aumentare la sicurezza e la qualità
Questa prospettiva suggerisce che il successo dei sistemi di gestione non dipende tanto dalla quantità di tempo dedicato, quanto dalla qualità dell'attenzione investita in ogni processo.
Per implementare questa visione nei sistemi di gestione servono:
- pianificazione
- identificare i momenti critici che richiedono la massima attenzione
- strutturare i processi per favorire la concentrazione
- esecuzione
- creare ambienti che riducano al minimo le distrazioni
- implementare metodologie che supportino il focus
- verifica
- monitorare non solo i tempi ma anche la qualità dell'attenzione
- valutare l'efficacia dei processi in termini di focus
- miglioramento
- adattare i sistemi per ottimizzare l'attenzione dell'organizzazione
- sviluppare strumenti per mantenere il focus sui risultati
Anche il cinema ha dato il suo contributo alla riflessione su questo argomento, basti pensare a "The Social Dilemma", un documentario che esplora come i social media siano progettati per catturare e manipolare la nostra attenzione o "Inception" che racconta i concetti di focus e di concentrazione profonda. Ma abbiamo anche "Matrix" quando il protagonista, Neo, si accorge del codice.

Per non parlare dei libri! Per citarne solamente due, abbiamo: "Flow - Psicologia dell'esperienza ottimale" di Mihaly Csikszentmihalyi che tratta il concetto di flusso come stato di attenzione ottimale e "Hyperfocus" di Chris Bailey che esplora le strategie per massimizzare l'attenzione.
Persino l'arte ci parla di attenzione, ad esempio con "La lezione di anatomia" di Rembrandt dove vediamo che l'attenzione collettiva è focalizzata su un punto e viene rappresentato l'apprendimento profondo.

Conclusione e vostre riflessioni
Riflettendo sull'argomento, potrebbero venirvi in mente alcune domande. Cerchiamo di rispondere alle più comuni:
- D: Come posso evitare di controllare continuamente il telefono? R: Create "zone franche" digitali, disattivate le notifiche non essenziali e tenete il telefono fisicamente lontano durante i periodi di lavoro focalizato.
- D: Il multitasking non mi rende più efficiente? R: No, il multitasking riduce l'efficienza fino al 40%. Il cervello in realtà sta facendo "task-switching", consumando energia extra nel passaggio tra i diversi compiti.
- D: Quanto dovrebbe durare una sessione di lavoro profondo? R: Per iniziare, 25-30 minuti sono ideali. Con la pratica, potete estendere fino a 90 minuti che corrisponde al ciclo naturale di attenzione del cervello.
- D: Come gestisco le interruzioni dei colleghi? R: Comunicate chiaramente i vostri "orari di focus", usate segnali visivi (come le cuffie) e raggruppate le interazioni sociali in momenti specifici della giornata.
- D: Come mantengo il focus nei momenti di scarsa motivazione? R: Scomponete il lavoro in micro-compiti, usate la tecnica dei "5 minuti" (iniziate per soli 5 minuti) e create un ambiente privo di distrazioni.
- D: Come bilancio focus profondo e reperibilità professionale? R: Stabilite "orari di ufficio" per le comunicazioni e comunicate chiaramente quando siete disponibili per interazioni immediate.
Vi invitIamo ora a una duplice riflessione e, se lo volete, a condividerla su LinkedIn nei commenti sotto a questo articolo
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Qual è la sfida più grande che affrontate ogni giorno nella gestione della vostra attenzione? Raccontatecela su LinkedIn nei commenti di questo articolo!
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Quale strategia utilizzate per mantenere il focus durante il lavoro?
E come regalino per la vostra partecipazione, abbiamo preprato questo esempio di diario per il lavoro focalizzato. Buon esercizio dell'attenzione!
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