LA COMFORT ZONE AZIENDALE: COME LA BIOLOGIA DELLA PAURA INFLUENZA LA CULTURA

Le organizzazioni reagiscono prontamente ai 'serpenti' evidenti ma ignorano i 'fiori' pericolosi: minacce sottili che possono determinare il futuro dell'azienda. Un'analisi provocatoria su come riprogrammare il 'sistema immunitario' della vostra organizzazione

La biologia della paura

"E' facile imparare ad aver paura dei serpenti, mentre è difficile imparare ad aver paura dei fiori"
(Dal libro: "Chi comanda? Scienza, mente e libero arbitrio" di Michael S. Gazzaniga)

È facile temere i serpenti. Il nostro cervello è cablato per questo. Decisamente più difficile è temere i fiori perché non abbiamo un circuito neurale predisposto per spaventarci quando vediamo un narciso.

Le organizzazioni funzionano più o meno allo stesso modo.

I serpenti aziendali sono facili da individuare: concorrenti aggressivi, crisi finanziarie, scandali pubblici. Fanno suonare un allarme, attivano reazioni immediate, mobilitano risorse. E i fiori pericolosi? Passano inosservati perché crescono lentamente e non innescano allarmi.

Il sistema immunitario aziendale che ci tradisce

Le organizzazioni sviluppano anticorpi contro le minacce che sono familiari e costruiscono elaborate difese contro i predatori che hanno già incontrato. Un'azienda che ha vissuto una causa legale avrà un dipartimento legale ipervigilante. Un'organizzazione che ha subito un attacco informatico rafforzerà la sicurezza digitale. Un team che ha fatto errori durante un lancio di prodotto creerà processi di approvazione più rigidi.

Ma cosa succede con le minacce per cui non abbiamo anticorpi?

L'Olivetti era leader mondiale nelle macchine da scrivere e nelle calcolatrici meccaniche. Nonostante avesse sviluppato uno dei primi personal computer (l'Olivetti Programma 101) già negli anni '60, l'azienda non riconobbe pienamente la rivoluzione digitale che stava arrivando. Si concentrò sui "serpenti" (concorrenti diretti nel settore delle macchine da scrivere) mentre il "fiore" dell'informatica cresceva. Quando decise di investire seriamente in questo campo negli anni '80, era già in ritardo rispetto ai concorrenti americani come IBM e Apple.

Uno dei più prestigiosi quotidiani economici italiani, Il Sole 24 Ore, ha sottovalutato per anni la digitalizzazione dell'informazione. Mentre si preoccupava dei "serpenti" rappresentati dagli altri quotidiani cartacei, il "fiore" dell'informazione online cresceva. Solo dopo significative perdite di lettori e ricavi pubblicitari ha sviluppato una strategia digitale appropriata, ma recuperare il terreno perduto è stato difficile e costoso.

Le aziende sentono di essere al sicuro quando hanno difese contro i serpenti che conoscono. Ma è un'illusione perché la vera sicurezza viene dalla capacità di riconoscere quando un fiore sta diventando velenoso.

I fiori che potrebbero ucciderci

Quali sono i fiori che la vostra organizzazione sta ignorando? La cultura aziendale che, lentamente, sta diventando tossica? La tecnologia che, silenziosamente, rende obsoleto il vostro modello di business? La nuova generazione di clienti che non si riconosce più nel vostro brand? Le persone di talento che se ne vanno, una alla volta, senza clamore?

Non ci sono allarmi scontati per tutte queste cose e nemmeno indicatori classici. Come si fa, dunque, a insegnare a un'organizzazione a temere i fiori?

Come prima cosa, bisogna rendere visibile l'invisibile. Poi, occorre premiare chi trova i fiori pericolosi. Terzo, bisogna dedicare tempo a esplorare il giardino, non solo a controllare che non entrino i serpenti.

Le organizzazioni più attente ai nostri tempi "VUCA" hanno "giardinieri" dedicati che osservano costantemente quali fiori stanno crescendo nei loro mercati, senza aspettare che qualcosa diventi un serpente per prestarvi attenzione.

Quando il sistema immunitario diventa la malattia

A volte è il sistema immunitario stesso che diventa il problema.

Quando un'organizzazione reagisce in modo esagerato a ogni potenziale minaccia, quando ogni decisione richiede approvazioni infinite, quando l'innovazione viene soffocata per "gestire il rischio" – il sistema immunitario sta attaccando l'organismo che dovrebbe proteggere e le difese eccessive sono tanto pericolose quanto le difese insufficienti.

L'evoluzione ci ha dotato di istinti che funzionavano bene nella savana ma oggi dobbiamo riuscire ad andare oltre l'istinto. Non dobbiamo eliminare la paura ma cercare di ricalibrarla, dirigendola verso ciò che realmente merita attenzione.

Le aziende che riescono ad adattarsi meglio alla complessità che caratterizza questo periodo storico non sono quelle con le migliori difese ma quelle più attente.

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