TECNICA DEL GRUPPO NOMINALE

Il dizionario dei termini utilizzati nell'ambito di Qualità e certificazione


catena del valore

Grandezza caratteri: piccoli | medi | grandi

Introduzione alla tecnica del gruppo nominale

Nel mondo del management e del team building, la tecnica del gruppo nominale è uno strumento efficace per facilitare la generazione di idee, la risoluzione di problemi e le decisioni a livello di gruppo. La tecnica del gruppo nominale si colloca come strumento essenziale nel repertorio di ogni manager moderno, soprattutto nel contesto di un ambiente lavorativo sempre più dinamico e collaborativo. Questa metodologia, infatti, non solo facilita la generazione di idee innovative e soluzioni creative ai problemi, ma promuove anche un forte senso di coinvolgimento e appartenenza tra i membri del team

Questa tecnica, sviluppata da Andre Delbecq e Andrew H. Van de Ven, si basa su un approccio strutturato che incoraggia la partecipazione di tutti i membri del gruppo e minimizza l'influenza dei singoli partecipanti.
La procedura del gruppo nominale si articola in diverse fasi chiave. Prima dell'inizio della sessione, il moderatore stabilisce l'obiettivo della riunione e prepara una domanda o un problema specifico da presentare al gruppo. È importante che questa domanda sia chiara e ben definita, per guidare efficacemente la generazione delle idee. Inizialmente, i partecipanti lavorano individualmente, riflettendo silenziosamente su un problema specifico e annotando le proprie idee. Questo passaggio iniziale è fondamentale perché consente la libera espressione di pensieri e soluzioni senza il timore di giudizio o la pressione del gruppo. Segue poi una fase di condivisione collettiva, dove ogni partecipante presenta le proprie idee al gruppo, che vengono annotate senza discussione. A turno, ogni persona condivide una delle sue idee con il gruppo. Queste vengono rese visibili a tutti (ad esempio, su una lavagna) senza alcun commento o discussione. Successivamente, c'è una fase di chiarimento, dove i membri del gruppo possono chiedere informazioni aggiuntive su ogni idea, assicurando che tutti comprendano pienamente ogni proposta. Dopo il chiarimento, segue la fase di valutazione, dove le idee vengono discusse e valutate collettivamente, spesso attraverso un processo di votazione.

Uno degli aspetti più significativi della tecnica del gruppo nominale è il suo focus sull'anonimato e sul silenzio nelle fasi iniziali. Questo approccio riduce il rischio di conformismo, riducendo l'influenza delle personalità dominanti e permettendo una più ampia gamma di input. Inoltre, il processo strutturato garantisce che ogni idea venga ascoltata e considerata equamente, promuovendo un ambiente più inclusivo e democratico.
Nel management, in particolare, l'adozione della tecnica del gruppo nominale può avere effetti significativi sulla qualità delle decisioni prese perché garantisce che le decisioni siano il risultato di un'ampia gamma di prospettive, anziché essere dominate dalle opinioni di pochi individui influenti. In un'epoca dove la diversità di pensiero è sempre più riconosciuta come un fattore chiave per il successo aziendale, la tecnica del gruppo nominale offre un mezzo per sfruttare questa diversità in modo efficace. La sua applicazione in ambiti legati alle normative ISO (come la ISO 9001, la ISO 45001 e la ISO 14001) può favorire un approccio più sistematico e strutturato nella gestione dei progetti e nella risoluzione di problemi legati alla qualità, alla sicurezza e all'ambiente.

Nascita della tecnica e sviluppo storico

La tecnica del gruppo nominale affonda le sue radici in un periodo storico ben preciso. Questo metodo è stato sviluppato nei primi anni '70 da due eminenti ricercatori nel campo dell'organizzazione aziendale e del management. La loro ricerca era focalizzata sulla necessità di migliorare i processi decisionali all'interno delle organizzazioni.

Il contesto storico in cui la tecnica è stata concepita era caratterizzato da un cambiamento significativo nel modo di concepire la leadership e la gestione delle aziende. Era un'epoca in cui le strutture aziendali stavano diventando più complesse e dinamiche, e si faceva sempre più strada la necessità di un approccio più inclusivo e democratico alla gestione dei team. In questo scenario, Delbecq e Van de Ven hanno identificato la necessità di un metodo che potesse superare le limitazioni dei tradizionali brainstorming di gruppo, spesso dominati da poche personalità forti e influenti. La tecnica del gruppo nominale è stata dunque una risposta a questi cambiamenti, offrendo un modo per valorizzare e raccogliere le opinioni di tutti i membri del gruppo, indipendentemente dalla loro posizione o status all'interno dell'organizzazione. Questo non solo ha aiutato a produrre una varietà più ampia di idee e soluzioni, ma ha anche promosso un senso di equità e appartenenza tra i membri del team, aspetti fondamentali per il morale e l'efficacia del lavoro di gruppo.

La nascita della tecnica del gruppo nominale si inserisce in un periodo di crescente interesse per le dinamiche di gruppo e per la psicologia organizzativa. La ricerca in questi campi ha iniziato a rivelare come le interazioni all'interno dei gruppi potessero essere ottimizzate per migliorare la produttività e la soddisfazione dei lavoratori. Delbecq e Van de Ven hanno integrato questi spunti nella loro metodologia, creando un approccio che, non solo era efficace dal punto di vista della generazione di idee, ma rispondeva anche alle esigenze emotive e sociali dei membri del gruppo.

Confronto con le altre tecniche di brainstorming

La tecnica del gruppo nominale, pur essendo un metodo efficace per la generazione di idee e la risoluzione di problemi, non è l'unica metodologia a disposizione nel vasto panorama delle tecniche di brainstorming. Esistono numerose altre tecniche, ognuna con i suoi punti di forza e le sue peculiarità. Un confronto con alcune delle più popolari metodologie di brainstorming può aiutare a comprendere meglio il posizionamento unico della tecnica del gruppo nominale e la sua specifica efficacia:

  • Brainstorming tradizionale: la più conosciuta tra le tecniche di brainstorming è sicuramente quella tradizionale, sviluppata da Alex Osborn negli anni '50. Questo metodo incoraggia i partecipanti a generare liberamente idee in un ambiente di gruppo, spesso in maniera non strutturata. A differenza della tecnica del gruppo nominale, il brainstorming tradizionale può portare a una situazione in cui idee più popolari o pronunciate da persone influenti dominano la discussione, talvolta soffocando voci meno assertive o idee più innovative
  • Brainwriting: il brainwriting, simile al brainstorming, coinvolge i partecipanti nella scrittura di idee su fogli di carta o post-it, che vengono poi condivisi con il gruppo. Questa tecnica offre un certo grado di anonimato e riduce l'influenza delle personalità dominanti, simile alla fase iniziale della tecnica del gruppo nominale. Tuttavia, manca di una struttura per la discussione e la valutazione collettiva delle idee
  • Brainstorming elettronico: questo metodo utilizza piattaforme digitali per generare e condividere idee. Offre un alto grado di anonimato e permette la partecipazione di team distanti geograficamente. Anche se il brainstorming elettronico facilita la raccolta di un ampio numero di idee, può mancare di un processo strutturato per la loro valutazione e prioritizzazione, a differenza della tecnica del gruppo nominale
  • Metodo dei sei cappelli per pensare di De Bono: questo approccio, sviluppato da Edward de Bono, richiede ai partecipanti di assumere "cappelli" di diversi colori che rappresentano modi di pensare differenti (logico, emotivo, creativo, ecc.). Mentre promuove una riflessione su diversi aspetti del problema, può non essere così efficace nel garantire l'equità nella partecipazione come la tecnica del gruppo nominale
  • Metodo SCAMPER: questa tecnica utilizza un set di domande guidate per stimolare il pensiero creativo. Più che un metodo di brainstorming di gruppo e un approccio individuale alla generazione di idee

I principi della tecnica del gruppo nominale

La tecnica del gruppo nominale si fonda su alcuni principi chiave che ne definiscono la struttura e ne garantiscono l'efficacia. Questi principi sono essenziali per comprendere il funzionamento del metodo e per applicarlo correttamente:

  • idee anonime: uno dei principi fondamentali della tecnica del gruppo nominale è l'anonimato. Durante la fase iniziale di generazione delle idee, i partecipanti scrivono le loro idee individualmente e in silenzio. Questo assicura che le idee siano valutate sulla base del loro merito e non in base a chi le ha proposte, eliminando la possibilità che le personalità dominanti influenzino eccessivamente il processo
  • partecipazione equa: ogni membro del gruppo ha la stessa opportunità di contribuire. Questo principio assicura che tutte le voci vengano ascoltate, incoraggiando una partecipazione più ampia e diversificata. In questo modo, anche i membri più introspettivi o meno assertivi hanno la possibilità di esprimere le proprie idee senza sentirsi sopraffatti dalla presenza di colleghi più vocali
  • struttura e fasi definite: la tecnica del gruppo nominale è caratterizzata da una struttura ben definita, che si articola in diverse fasi: generazione silenziosa di idee, condivisione delle idee, chiarimento, discussione e valutazione. Questa struttura garantisce che il processo sia ordinato e che ogni idea riceva un'adeguata attenzione e considerazione
  • focalizzazione sul problema: la tecnica richiede che i partecipanti si concentrino su un problema specifico o su una domanda precisa. Questo assicura che il processo sia guidato e finalizzato, evitando divagazioni improduttive e mantenendo il gruppo concentrato sugli obiettivi prefissati
  • moderazione neutrale: il ruolo del moderatore è importante nella tecnica del gruppo nominale perché deve garantire che il processo proceda in modo fluido e che tutti i principi vengano rispettati, intervenendo in maniera neutrale e imparziale per facilitare la discussione e la valutazione delle idee
  • valutazione democratica: dopo la discussione delle idee, segue una fase di valutazione, spesso attraverso un processo di votazione. Questo assicura che le decisioni finali riflettano il consenso del gruppo, piuttosto che le preferenze di una singola persona o di un piccolo sottoinsieme di partecipanti
  • flessibilità e adattabilità: pur essendo una tecnica strutturata, il gruppo nominale può essere adattato per adattarsi a vari contesti e necessità. Questa flessibilità la rende uno strumento versatile e applicabile in diverse situazioni

Questi principi chiave sono il fulcro della tecnica del gruppo nominale e ciò che la distingue da altre metodologie di brainstorming e processi decisionali di gruppo. La loro applicazione assicura che il percorso sia equo, inclusivo e produttivo, portando a risultati che sono considerati bene e largamente accettati dal gruppo.

L'importanza del silenzio

Nella tecnica del gruppo nominale, il silenzio e l'anonimato durante la fase di generazione delle idee hanno un ruolo molto importante perché non si tratta di semplici dettagli procedurali ma di aspetti fondamentali che influenzano significativamente l'efficacia del processo decisionale e creativo in un contesto di gruppo.

Il silenzio, in questo ambito, offre i seguenti vantaggi:

  • equità - il silenzio assicura che tutte le voci abbiano lo stesso peso, indipendentemente dalla posizione gerarchica o dalla personalità dei partecipanti
  • stimolo alla riflessione: in assenza di discussioni, i partecipanti hanno l'opportunità di riflettere in modo più profondo e concentrato. Questo porta a idee più meditate e creative che potrebbero non emergere in un contesto di discussione aperta
  • riduzione del conformismo: in un contesto di gruppo, le persone tendono spesso a conformarsi alle opinioni dominanti. Il silenzio impedisce questa tendenza, incoraggiando ciascuno a sviluppare e presentare idee basate sul proprio pensiero indipendente

(L'articolo continua sotto al box in cui ti segnaliamo che alla collana di libri QualitiAmo si è aggiunto un nuovo titolo).

LA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO

"La nuova ISO 9001:2015 per riorganizzare, finalmente, l'azienda per processi" - Si aggiunge alla collana dei libri di QualitiAmo il primo testo che svela i segreti della futura norma.
Dalla teoria alla pratica: il secondo lavoro di Stefania Cordiani e Paolo Ruffatti spiega come migliorare la vostra organizzazione applicando la nuova norma attraverso i suggerimenti del loro primo libro
(Vai all'articolo che descrive il nuovo libro)

"Organizzazione per processi e pensiero snello - Le PMI alla conquista del mercato" - Da una collaborazione nata sulle nostre pagine, un libro per far uscire le PMI dalla crisi.
L’ideatrice di QualitiAmo e una delle sue firme storiche spiegano come usare con efficacia la Qualità.
(Vai all'articolo che descrive il primo libro)

(Vuoi restare aggiornato gratuitamente sulla ISO 9001:2015? Visita ogni giorno la pagina che ti abbiamo linkato. Riporteremo quotidianamente tutti i nostri articoli sulla norma)

I limiti della tecnica del gruppo nominale

Nonostante i numerosi vantaggi, la tecnica del gruppo nominale presenta anche alcuni limiti che possono influenzarne l'efficacia in determinati contesti aziendali o situazioni. È importante riconoscere e comprendere queste potenziali difficoltà per ottimizzare l'uso della tecnica.

  • Limiti inerenti alla struttura
    • tempo e risorse: la tecnica richiede un'organizzazione e una pianificazione accurata, nonché tempo sufficiente per permettere la discussione e la valutazione delle idee. In contesti aziendali con limitazioni di tempo e risorse, questo potrebbe rappresentare una sfida
    • grandezza del gruppo: mentre la tecnica è efficace con gruppi di medie dimensioni, può risultare meno pratica con gruppi molto grandi, dove la gestione delle idee e la partecipazione equa possono diventare complicate
    • necessità di un moderatore esperto: il successo della tecnica è fortemente legato alla capacità del moderatore di guidare il processo in modo efficace e neutrale. La mancanza di un moderatore esperto può compromettere l'efficacia della sessione
  • Limiti legati alle dinamiche di gruppo
    • paura di condividere le idee: alcuni partecipanti potrebbero sentirsi intimiditi o poco propensi a condividere idee in un contesto di gruppo, anche se la fase iniziale è individuale e anonima
    • conformismo: nonostante la struttura miri a ridurlo, esiste sempre il rischio che le dinamiche di gruppo portino a un certo grado di conformismo, specialmente durante la fase di discussione e decisione
    • differenze culturali e di comunicazione: in team diversificati, le differenze culturali e linguistiche possono influenzare la dinamica di gruppo e la comprensione reciproca, portando a vere e proprie sfide nella comunicazione e nell'interpretazione delle idee
  • Limiti legati alla pratica
    • difficoltà nel trattare temi complessi: anche se la tecnica è adatta a trattare una vasta gamma di argomenti, potrebbe essere meno efficace nel trattare questioni estremamente complesse o tecniche che richiedono un livello di dettaglio e specializzazione che va oltre il formato del gruppo nominale
    • rischio di superficialità: c'è il rischio che, in alcuni casi, la necessità di procedere rapidamente attraverso le fasi porti a una discussione superficiale delle idee, compromettendo la profondità e la qualità dell'analisi
    • adattabilità in contesti diversi: la tecnica potrebbe non essere altrettanto efficace in tutti i tipi di organizzazioni o culture aziendali, specialmente in quelle meno abituate a processi decisionali democratici e partecipativi

Nel contesto aziendale, questa metodologia si rivela particolarmente preziosa per stimolare la collaborazione e il rispetto reciproco (che, alla lunga, permettono di poter contare su un ambiente di lavoro più aperto e inclusivo) e per il fatto di permettere di sfruttare al meglio il potenziale creativo e analitico di un team, portando alla luce soluzioni innovative e ben ponderate. La tecnica del gruppo nominale è quindi un alleato potente per il manager moderno, che cerca di stimolare il pensiero critico e la collaborazione all'interno dei propri team, con un impatto diretto sulla produttività e sull'efficacia organizzativa.

PER SAPERNE DI PIU':
Tutti gli articoli sulla ISO 9001 pubblicati su QualitiAmo
La ISO 9001:2015