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desmoluka Amico/a di QualitiAmo

Registrato: 21/04/08 12:10 Messaggi: 132
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Inviato: Mer Mar 21, 2012 8:54 am Oggetto: uso del telefonino privato sul posto di lavoro |
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Buongiorno ragazzi, vi scrivo nei pochi minuti tranquilli della giornata per sottoporvi la questione in oggetto...
Visto che ieri si è verificata una "tirata di orecchie" del capo nei confronti di un collega "sorpreso" a rispondere ad una chiamata personale.ò Ci tengo a precisare che non lavoriamo in una linea di montaggio ma ci occupiamo di progettazione hw/sw, produzione, qualità ecc...
Onestamente mi è sembrato alquanto patetica come cosa, e per di più mi fa sentire ancora più il guinzaglio a strozzo, anche perchè oggettivamente non si sta parlando di ore o di decine di telefonate al giorno, ma di momenti sporadici in cui uno gentilmente risponde e dice "guarda ci sentiamo in pausa pranzo sono a lavoro".
Che ne pensate, come sono gestite queste cose? Io concludo augurandovi una splendida giornata e con il mio motto release 2012: "Si salvi chi può"!!! |
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KK King of Kuality

Registrato: 23/04/09 14:36 Messaggi: 10266
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Inviato: Mer Mar 21, 2012 9:16 am Oggetto: |
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E' vero che prima dell'invenzione del telefonino queste chiamate non esistevano e noi non ne sentivamo il bisogno, ma è anche vero che se capita, o la persona non sa che si è sul posto di lavoro, oppure è qualcosa di importante o urgente.
In tutte le aziende dove sono stato, se la chiamata è breve e non fastidiosa, è tollerata, è forse meno tollerata la suoneria invadente.
Va bene rispondere ma che sia a un vibracall! |
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QualitiAmo - Alberto Moderatore

Registrato: 10/11/09 11:26 Messaggi: 4567
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Inviato: Mer Mar 21, 2012 9:18 am Oggetto: Re: uso del telefonino privato sul posto di lavoro |
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desmoluka ha scritto: | Visto che ieri si è verificata una "tirata di orecchie" del capo nei confronti di un collega "sorpreso" a rispondere ad una chiamata personale. |
Purtroppo la cosa è abbastanza comune. Ci sono aziende dove addirittura sono state scritte policy apposta per regolare l'uso dei telefonini.
Siamo sempre alle solite: i capi, quelli veri, dovrebbero essere in grado di riprendere chi abusa di un mezzo (è ovvio che al lavoro non si possano passare 10 minuti al telefono chiacchierando con gli amici) e passare sopra alla telefonata rapida e isolata.
Avendo, ormai, poche persone in circolazione capaci di fare il capo, invece, vengono invocate le regole uguali per tutti e le policy col rischio che una persona sveglia, in gamba e pronta a dare il meglio di sè venga ripresa per una stupidata del genere o perchè ha preso due caffè invece di uno. Ovviamente questo provoca frustrazione e desiderio di scappare ma i capi incapaci non se ne rendono conto.
Secondo me ogni capo dovrebbe avere ben chiaro cosa deve fare ogni collaboratore. Se lo fa e lo fa bene, si chiude un occhio su certe sciocchezze, se non lo fa o lo fa male i 10 minuti al telefono sono il male minore perchè significa che qualcuno ha sbagliato ad assumere quella persona e, alla fine di questo discorso, l'imbecille non è certo chi telefona.
Termino dicendo che se uno è incapace o pigro o svogliato non lo renderemo più bravo o più solerte impedendogli di telefonare perchè troverà un altro modo per non fare ciò che deve fare. Qui, però, bisognerebbe parlare di manager e di management parole pressochè sconosciute in molte aziende nostrane.  |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Mer Mar 21, 2012 10:31 am Oggetto: |
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Caro Desmoluka
Stiamo parlando di stile di mamagement nell'altro thread "Management cosa fare?" in cui Stefania e Alberto elencano le 10 cose da fare/non fare da parte di un manager per mantenere una squadra produttiva come si deve.
al primo punto di questo elenco c' sctritto "imparare a non gestire le persone attraverso la paura e l'intimidazione".
Evidentemente nel tuo caso avete non un manager ma un impiegato del catasto (con tutto il rispetto che ho per questa categoria di lavoratori!) messo li a fare un mestiere che non sa fare e quindi fa solo danni.
Ricordo un esempio eclatante in un'altra ditta: un bel giorno diedero le dimissioni i 4 manager delle funzioni centrali dell'azienda (commerciale, produzione, ufficio tecnico e gestione logistica) e sapete perchè?: la moglie del padrone (responsabile dell'amministrazione) faceva le pulci nelle note spese dei manager, perchè quando andavano in trasferta, invece di andare negli alberghi da pidocchi, sceglievano quelli un po' più decenti, ma fuori dal centro della città per risparmiare, ma dovevano spendere i soldi dell'autobus per recarsi dai clienti (di taxi non si parlava nemmeno!)
Quell'azienda per la pidocchieria della padrona si trovò immediatamente in serissime difficoltà per la defezione in massa dei quattro migliori dipendenti.
Quando si dice manager....! |
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QualitiAmo - Alberto Moderatore

Registrato: 10/11/09 11:26 Messaggi: 4567
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Inviato: Mer Mar 21, 2012 10:38 am Oggetto: |
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Questa è la discussione citata da Paolo. |
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Fagus Forumista di Alta Qualità

Registrato: 17/05/11 13:04 Messaggi: 767
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Inviato: Lun Apr 02, 2012 7:35 pm Oggetto: |
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Paoloruffatti ha scritto: | Quell'azienda per la pidocchieria della padrona si trovò immediatamente in serissime difficoltà per la defezione in massa dei quattro migliori dipendenti.
Quando si dice manager....! |
Caro Paolo i Ns vecchi avevano ragione...Da buon veneto "schei fa schei, pioci fa pioci" |
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Quality Motivatore

Registrato: 26/09/08 15:13 Messaggi: 3370
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Inviato: Mar Apr 03, 2012 9:53 am Oggetto: |
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Paoloruffatti ha scritto: | Evidentemente nel tuo caso avete non un manager ma un impiegato del catasto (con tutto il rispetto che ho per questa categoria di lavoratori!)... |
Mi vengono in mente i racconti di Mario Rigoni Stern, che pur avendo scritto "Il sergente nella neve" conituava a lavorare al catasto di Asiago e si ritrovava con un "capetto" cui doveva chiedere il permesso per cambiare il pennino consumato, avendo ben cura di dimostrarne l'effettivo consumo.
Si noti che il giorno in cui Rigoni Stern si recò a Viareggio per ritirare il famoso premio letterario si ritrovò con una lettera di richiamo e un giorno di sospensione della paga per essersi recato lì nonostante il suo capo non volesse...
Emblematico infine il passo in cui racconta quel giorno che un Senatore della Repubblica, di passaggio da Asiago, si recò al catasto proprio per incontrare il famoso scrittore e, nonostante gli scodinzolamenti del capouffico, chiese (e naturalmente ottenne) di rimanere solo con Rigoni Stern per parlare delle sue opere, delle sue frequentazioni con Vittorini, Primo Levi, ecc.
Ciacciao |
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