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[QualitiAmo - Alberto]

Vi siete mai trovati nella situazione di voler aiutare una persona ad uscire da una brutta situazione e di veder rifiutato il vostro aiuto?

Si tratta della classica sindrome di Stoccolma di cui tanto si è parlato soprattutto in tema di rapimenti.

Possiamo dire che una sorta di sindrome di Stoccolma colpisce anche le persone intrappolate da strumenti scarsamente performanti e da processi non funzionanti che non vogliono, però, rinunciarvi.
Questa sindrome si dimostra particolarmente centrata tra coloro che si lamentano apertamente di un processo (o di uno strumento) e poi, quando si offre loro una soluzione possibile, ci rispondono: "In fondo il vecchio metodo non è così male" e questo solo per evitare qualsiasi cambiamento.

Questa è una delle variabili da considerare quando si cerca di apportare cambiamenti. La logica che si cela dietro a questo tipo di situazione è che le persone sviluppano familiarità con ciò che stanno facendo e si adagiano in un modello di comfort. I migliori agenti del cambiamento sono coloro che si rivelano capaci di vedere le cose dallo stesso punto di vista della gente che deve cambiare e che parlano nella loro stessa lingua.

Questo modo di fare ottiene due risultati:

- aiuta le persone a comprendere il cambiamento in modo naturale
- aiuta l'agente del cambiamento a progettare al meglio il processo di change management

[KK]

Stavo quasi per soffrire la stessa sindrome.... ma ne sto uscendo!
(non è una battuta...)