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QualitiAmo - Stefania Moderatore

Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26638
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Inviato: Lun Dic 13, 2010 3:05 pm Oggetto: Le sfide di chi si occupa di Qualità |
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Su LinkedIn sto seguendo una discussione molto interessante che è partita da una semplice domanda: "qual è la più grande sfida che devono affrontare i professionisti della Qualità in questo momento?"
Vi giro la domanda: secondo voi qual è?  |
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filippo1974 Forumista di Qualità

Registrato: 19/10/10 12:39 Messaggi: 338 Residenza: North east of Italy
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Inviato: Lun Dic 13, 2010 3:12 pm Oggetto: |
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La cultura (o meglio la sua mancanza) di chi sta loro intorno. Secondo me parte tutto da lì. |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore

Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26638
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Inviato: Lun Dic 13, 2010 5:32 pm Oggetto: |
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Ottimo Filippo, grazie.
Altre risposte che leggo su LinkedIn sono:
1) la mancanza di lavoro
2) la mancanza di supporto da parte della Direzione
3) il fatto di essere considerati i responsabili della Qualità mentre la Qualità dovrebbe essere il lavoro di tutti
Cosa ne pensate? |
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filippo1974 Forumista di Qualità

Registrato: 19/10/10 12:39 Messaggi: 338 Residenza: North east of Italy
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Inviato: Lun Dic 13, 2010 5:52 pm Oggetto: |
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QualitiAmo ha scritto: | 2) la mancanza di supporto da parte della Direzione
3) il fatto di essere considerati i responsabili della Qualità mentre la Qualità dovrebbe essere il lavoro di tutti |
Se ci pensi, Stefania, queste due sono in realtà conseguenze della mancanza di cultura.
Se l'Alta Direzione non decide di aderire alla ISO 9001 (che, è bene ricordarlo, è una norma VOLONTARIA) perché spontaneamente ritiene che fare qualità dia un vantaggio competitivo, ma solo perché i bandi di concorso lo richiedono, poi è chiaro che i manager si limiteranno a fare il minimo indispensabile per tenere valido il pezzo di carta, e quindi cercheranno di rendere presentabile la parte documentata (quella che vanno a vedere i valutatori di terza parte), salvo poi fregarsene totalmente della quotidianità. Questa è evidentemente mancanza di cultura della qualità.
Stesso identico discorso per il punto 3 che citavi (e che è quello di cui io soffro maggiormente nel mio lavoro quotidiano). I reparti Qualità (Controllo o Assicurazione fa poca differenza, anzi, spesso e volentieri i due termini vengono allegramente confusi) vengono messi su spesso più per avere a disposizione un "capro espiatorio", del tipo che "ma sì, io intanto faccio, casomai se ci sono problemi / difetti ci pensano quelli della qualità". Anche questa è una lacuna culturale bella e buona.
Ciao
Filippo |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore

Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26638
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Inviato: Lun Dic 13, 2010 5:57 pm Oggetto: |
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E' vero, Filippo, hai assolutamente ragione.
Ciao. |
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filippo1974 Forumista di Qualità

Registrato: 19/10/10 12:39 Messaggi: 338 Residenza: North east of Italy
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Inviato: Lun Dic 13, 2010 6:07 pm Oggetto: |
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Benon (non ho dimenticato la "e" finale, è proprio "benon", come si dice in veneto genuino )
Quindi, ribadisco, secondo me la sfida più impegnativa che si trova ad affrontare un professionista della Qualità è diffondere la cultura della Qualità, che è un pre-requisito essenziale per poter mettere in piedi qualsiasi discorso relativo alla qualità. Sistemi di gestione messi su senza questa premessa finiranno per essere solamente un'accozzaglia di documenti e flussi di approvazione dei medesimi, ad uso e consumo degli Enti di Certificazione (i quali peraltro, se inviano un auditor sveglio, se ne dovrebbero ben accorgere - e bacchettare pesante di conseguenza).
Ciao
Filippo |
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Mar Dic 14, 2010 6:54 am Oggetto: |
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il tema mi riporta ad autocritiche che mi sono già fatto...
La sfida è complessa.
A parte gli aspetti giustissimi già ribaditi, ritorno sul discorso di dover fare anche molta autocritica. Se non so comunicare non saprò trasmettere la cultura per la qualità, in primis alla direzione, mio primo cavallo di battaglia da allenare.
Se non mi metto nei panni della direzione e del management intermedio e dell'operaio di fabbrica e del magazziniere e del responsabile RU... come potrò interagire allo stesso livello e far passare i concetti nel suo linguaggio?
Mission impossible o quasi.
No, possible! Basta provare. |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore

Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26638
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Inviato: Mar Dic 14, 2010 9:10 am Oggetto: |
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Grazie Dario, il quadro si sta arricchendo.
Vi riporto altre riflessioni dei colleghi di LinkedIn:
4) rendere felici clienti e azienda (bello l'uso dell'aggettivo "felice", non trovate?)
5) specializzarsi in altri campi (Sicurezza, Ambiente, ecc.) per svolgere al meglio l'integrazione con la Qualità
6) far capire che Qualità e prevenzione non sono contrarie ad un contenimento dei costi
7) comunicare meglio
Avete qualche altra riflessione da aggiungere? |
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Mar Dic 14, 2010 11:11 am Oggetto: |
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rendere felici ... mi sa di annacquato, o di ragazzino alle prime esperienze, dove mancano i primi bagni in full immersion nel mondo reale, quello dove da una riunione esci con le ossa rotte ma con un bagaglio di esperienza che ti farà crescere...
specializzarsi... certamente, manca il "risk management", tema chiave per il futuro, anche della qualità. ricordo un bell'articolo di Moggi (nostro iscritto che manca in po' ultimamente) al proposito.
comunicare, comunicare, comunicare !!! (ricordando che nel comunicare ci sta un concetto: " l'ascolto attivo " .
ciao ciao |
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Mar Dic 14, 2010 11:11 am Oggetto: |
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... comunicare  |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Mar Dic 14, 2010 12:03 pm Oggetto: |
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Ciao Dario,
la felicità di chi partecipa ad un serio evento di riorganizzazione (presupposto: Direzione convinta!) io la vedo spessissimo.
L'indicatore non scritto è quello del sorriso della singola persona che ti accoglie quando arrivi per uno degli appuntamenti e con tanta gioia, mista ad orgoglio ti fa vedere che in quel periodo (settimana-15 gg) ha applicato la nuova procedura che lui ha contribuito a creare (in realtà gliel'hai messa in bocca tu, ma lui l'ha fatta rapidamente sua ed ormai è la "sua" creatura, se la coccola la fa crescere, la migliora).
L'orgoglio è proprio uguale a quello che vedi negli occhi di una mamma quando la vai a trovare e lei ti mostra il suo bambino e tu le dici "mamma mia com'è cresciuto!!".
Credi la gente ha bisogno di essere felice .... e le basta poco per esserlo.
Potrei raccontarti mille e un caso!
ciao Dario, comincio a salutare anche con gli auguri: Natale è tra 10 giorni!!
Auguroni! |
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KK King of Kuality

Registrato: 23/04/09 14:36 Messaggi: 10266
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Inviato: Mar Dic 14, 2010 1:00 pm Oggetto: |
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Nella mia esperienza i più grossi problemi sono:
- completa mancanza di interesse da parte della direzione (assenza nelle decisioni, mancanza di supporto, conseguente mancanza di autorità nello svolgimento del proprio lavoro).
- radicata convinzione che l'uomo della qualità è quello che fa la qualità e se la smazza solo lui! (scusate il gergo piatto ma rende l'idea).
- assenza di comunicazione tra gli enti.
Il tutto effettivamente può essere causato da mancanza di cultura, come diceva Filippo, ma in generale mi sento di dire che da questi problemi si generano tutti i restanti. |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore

Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26638
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Inviato: Mar Dic 14, 2010 3:13 pm Oggetto: |
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Ohhhhhhhhhh...che bello quando tirate fuori un po' di opinioni, bravi!
Per me la grande sfida di chi si occupa di Qualità oggi è restituire credibilità alla materia, spesso bistrattata, non compresa, non comunicata adeguatamente, svenduta, spacciata per ciò che non è, ecc., ecc. |
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Portello Qualfista

Registrato: 29/09/09 15:03 Messaggi: 1594 Residenza: Barcellona
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Inviato: Mar Dic 14, 2010 4:34 pm Oggetto: |
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Concordo con Filippo. Mi ci ritrovo anch'io.
In questi momenti di vacche magre la sfide più grande è far capire che con la qualità si batte la concorrenza, mentre tutti inseguono il prezzo basso per stare a galla. |
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