Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[Six Sigma]

La mia azienda ha da poco iniziato a lavorare su un progetto Six Sigma.

Volevo sapere se qualcuno di voi ha già percorso questa strada e come si è trovato. Quello che temo, infatti, è che un progetto di questo genere possa essere negativo e possa ripercuotersi sulla nostra produttività.

Abbiamo già notato, infatti, che la produzione viene parecchio rallentata da tutto il lavoro di compilazione di moduli e dalle riunioni quotidiane.

Cosa mi dite?

[Festo]

Si sente spesso parlare di approccio "Lean" (anche qui su QualitiAmo) e il concetto è decisamente interessante.
Questo approccio si basa sull'eliminazione delle cose che non danno valore aggiunto al cliente, cioè le cose per le quali i tuoi clienti non pagherebbero.

Sono provocatorio: i tuoi clienti pagherebbero il sistema six sigma che state cercando di implementare? Se riesci a darti questa risposta sei a cavallo! Saluti.

[Ylenia]

Ciao Six Sigma,

io non ho avuto finora l’opportunità di partecipare attivamente all’implementazione di progetti SS in azienda, ma sto approfondendo l’argomento per la tesi di laurea. Lo scorso maggio ho partecipato ad un seminario sul Lean Enterprise a Milano dove sono stati presentati diversi casi aziendali di implementazione di progetti Lean e Six Sigma, mi sono documentata molto e due progetti di due importanti aziende italiane verranno approfonditi e presentati nel mio lavoro.
Tutto questo solo per premettere che non ho esperienza sul campo e mi si potrà obiettare che ho una visione troppo legata alla teoria ma sono entrata in contatto, più o meno direttamente con diverse realtà e posso dirti che ho osservato simili stati d’animo anche in altri casi in questi mesi.

Personalmente penso che se i rallentamenti che avete notato sono “in corso d’opera” ci può stare. Anche in altri casi ho sentito parlare di perplessità e diffidenza nella fase Measure del DMAIC, proprio a causa della “pesantezza” della raccolta dati che, in questa fase, può senz’altro sembrare d’intralcio alle attività routinarie e alle tempistiche della produzione. Tuttavia questo monitoraggio spinto dovrebbe essere limitato nel tempo, per creare una base per analisi successive, che vi porteranno ad individuare e contrastare con interventi mirati le cause più importanti della variabilità del vostro processo.
In questo caso la vivrei come una fase transitoria e, qualora il rallentamento che vi comporta fosse davvero insostenibile, rifletterei insieme al tuo consulente sulla reale esigenza di raccogliere davvero TUTTI i dati che state raccogliendo nei moduli che vi siete proposti di riempire.

Altra cosa, se invece, questo rallentamento è il risultato dell’implementazione del progetto… ma da quello che scrivi, non è il tuo caso!

[Six Sigma]

Grazie Ylenia, ho letto con molto interesse il post dettagliato che mi hai scritto.

Su cos'è esattamente la tua tesi se posso chiedertelo, ovviamente senza rivelare dati riservati?

Come l'hai preparata? Sei stata a contatto anche con esperti e consulenti oltre che con le aziende che hanno portato avanti progetti di questo tipo?

Sei stata molto gentile a rispondermi, grazie ancora e in bocca al lupo per la tua tesi.

[Ylenia]

Crepi il lupo! Grazie mille a te!

Per quanto riguarda la mia tesi, posso dirti che abbiamo da poco elaborato, con il mio relatore, un titolo che dovrebbe essere quello definitivo: “Tecniche e strumenti per il controllo dei processi: la metodologia Six Sigma tra operatività aziendale e best practices”.

Il lavoro è strutturato in due parti: una introduttiva, di rielaborazione della letteratura, italiana e non, sull’argomento, divisa in cinque capitoli, uno dei quali dedicato alla Lean Production.
Questo argomento, come vedi, ha un ruolo diciamo “marginale” nel mio lavoro, non perché lo ritenga meno importante o meno interessante, tutt’altro. La scelta deriva dal fatto che originariamente avrei dovuto parlare solo di Six Sigma, ma sia lo studio della letteratura sia i case studies che presenterò nella seconda parte hanno evidenziato che il maggior successo dell’implementazione di questa metodologia lo si ha proprio se utilizzato in combinazione con strumenti della Lean Production, come ti diceva anche Festo, tanto è vero che si parla spesso di Lean Six Sigma o semplicemente Lean Sigma. Di qui l’esigenza di dedicare uno spazio anche a questo argomento.

La seconda parte, appunto, tratta due casi aziendali, uno in ambito produttivo ed uno in ambito transazionale, per mostrare la versatilità del Six Sigma in contesti diversi e presenterà i risultati di un’indagine rivolta a consulenti e formatori attivi in quest’ambito in Italia, indagine che partirà a breve e verrà svolta tramite la somministrazione di un questionario on-line fruibile su un piccolo sito che sto curando: magari ne riparliamo quando sarà attivo a tutti gli effetti…

Per tutto ciò i contatti che ho in atto sono diversi: spaziano da esperti referenti aziendali che hanno avuto già anni di esperienza di implementazione Six Sigma a chi sta portando avanti i primi progetti per conseguire la certificazione Black Belt, a consulenti e formatori… Per intessere questi contatti è stato fondamentale leggere riviste e partecipare a forum di settore, come quello di www.isixsigma.com, cosa molto utile quest’ultima dato che mi ha “regalato” anche preziosi contatti internazionali con cui mettere in gioco anche il mio inglese, tra l’altro ! Altra cosa fondamentale, almeno per la mia esperienza, è stata ed è tutt’ora quella di tenere d’occhio seminari e convegni sull’argomento, cercando di partecipare ove possibile.
A proposito di eventi sul tema, non so di dove sei, ma c’è un convegno interessante a Roma organizzato dall’Accademia Italiana del Sei Sigma in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Telematica G. Marconi, sabato 5 aprile. Guarda qui.

Spero di aver risposto alle tue curiosità e di non averti annoiato !

Buon week-end a tutti,

Ylenia

[Six Sigma]

Sei una miniera di informazioni Ylenia oltre ad essere molto in gamba, mi sembra! 8)

Ti ringrazio davvero per tutto. Andrò subito a vedermi quel corso.

Ciao, a presto!

[Paesaggio]

Avrai sicuramente un posto assicurato in una grande azienda, Ylenia, con tutto il lavoro che hai fatto.
In bocca al lupo anche da parte mia!

[Ylenia]

Speriamo Paesaggio... Grazie a tutti per l'incoraggiamento...

Six Sigma,
spero di avere aggiornamenti sul progetto che state affrontando nella tua azienda, dire che mi interessa è dire poco! E poi grazie a te, il tuo post è stato uno spunto per sottolineare ancora di più nel mio lavoro anche quelle che possono essere le difficoltà che comporta l'applicazione della metodologia!

Un grande in bocca al lupo anche a te,

Ylenia

[Six Sigma]

Certo, ti terrò informata ma ci stiamo muovendo con estrema lentezza...

Vedremo cosa salterà fuori!

[Stregatto]

Sull'argomento Six Sigma, l'ultimo numero di Quality Progress recita più o meno così (perdonate se la traduzione libera dall'inglese non sarà perfetta...)

Come si può verificare se un progetto è adatto all'applicazione della metodologia Six Sigma? Prima di tutto valutate la sua resa economica o, comunque, l'interesse che può avere per un potenziale cliente.

Considerate poi la complessità del problema da affrontare. Se potete risolverlo facilmente con gli strumenti che già conoscete e padroneggiate, allora non occorre applicare una metodologia come il 6 Sigma.

Se però ritenete che sia il progetto giusto dal quale partire per iniziare ad usare il 6 Sigma, iniziate con il definirne bene lo scopo perché se non partirete proprio da questo le possibilità di successo del progetto saranno estremamente basse.

Ho letto di moltissimi progetti 6 Sigma falliti in corso d'opera. E se il motivo stesse tutto qua?

[Ylenia]

Effettivamente, da quanto ho avuto modo di vedere, in letteratura si sottolinea molto la rilevanza del momento della selezione del progetto per il successo stesso dell’intervento che si vuole portare a termine.
Ad esempio P.L. Floris nel suo “Six Sigma. Organizzare l’azienda partendo dal cliente” suggerisce alcuni criteri da utilizzare e tener presenti nella scelta di un buon progetto Six Sigma e li raggruppa in tre macro-categorie:
- criteri di benefici per il business;
- criteri di fattibilità;
- criteri di impatto organizzativo.

Six Sigma,
senza entrare troppo nel merito e senza svelare dati riservati, sono troppo indiscreta a chiederti cosa ha influenzato maggiormente la Vostra scelta dei progetti da implementare con l’ausilio di questa metodologia?
C’è qualcun altro che ha simili esperienze?

[Studio Delta]

Io ho una convinzione sul Six Sigma che sarà con molta probabilità sbagliatissima ma che mi tengo fino a prova contraria.

E' una gran bella filosofia: fare le stesse cose ogni volta e sperimentare pochissima variabilità è ottimo.
Dove, però, servono soprattutto intelligenza e creatività secondo me fa più danni che altro. Ylenia, tu cosa dici?

[Ylenia]

Beh… dirò una banalità forse, ma il mio pensiero è che nessuna metodologia, per quanto valida, possa costituire una soluzione per qualsiasi problematica.

Come dici tu stesso il Six Sigma ha come obiettivo la riduzione della variabilità di un processo e per ottenere questo tipo di risultato si passa naturalmente per la standardizzazione.
Senz’altro laddove si parla di standardizzazione delle attività si tende a lasciare poco spazio alla creatività, possibilmente non all’intelligenza , nel senso che laddove ad esempio si osserva che la variabilità di un processo “X” è attribuibile alle diverse modalità di operare da parte di più persone adibite alle stesse attività si cercano di individuare e rendere ripetibili proprio quelle best practices, ossia quelle modalità ritenute migliori perché in grado di assicurare costanza e bontà del risultato. Qui la creatività potrebbe stare nel proporre valide soluzioni, nel condividere il proprio metodo di lavoro.

Ora non so bene a cosa ti riferisci quando dici

[Studio Delta]

Ylenia, non avresti potuto rispondermi meglio, davvero. 8)
Ciao e davvero in bocca al lupo per la tua tesi.