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QualitiAmo - Stefania Moderatore

Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26638
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Inviato: Mer Apr 07, 2010 9:08 am Oggetto: Presidio fisso nella centrale Enel |
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(Fonte: Adnkronos)
''All'interno della centrale dovrà esservi d'ora in poi un presidio fisso degli organi di controllo della sicurezza sul lavoro, così come dovrà accadere per l'altra centrale di Torre Valdaliga e per il porto''. Lo ha dichiarato il sindaco di Civitavecchia Gianni Moscherini che, dopo l'incidente di sabato scorso alla centrale di Civitavecchia in cui un operaio è morto e altri tre sono rimasti feriti, ha annunciato che nelle prossime ore emetterà un'ordinanza con la quale imporrà la sospensione dell'esercizio della centrale termoelettrica di Torre Valdaliga Nord.
Il sindaco ha convocato per ieri mattina gli amministratori del comprensorio, l'Enel, le organizzazioni sindacali, gli enti di assistenza infortuni sul lavoro, i rappresentanti del mondo imprenditoriale. Durante tale riunione, come sottolinea una nota del Comune di Civitavecchia, ''ha dapprima ascoltato la relazione chiesta ai vertici di Enel Produzione (erano presenti gli ingegneri Renon e Sanfilippo), secondo i quali i lavoratori coinvolti nell'incidente stavano operando in condizioni di sicurezza ed in un quadro strutturale di sicurezza ottimale all'interno della centrale''.
Il sindaco ha quindi, di comune accordo con i colleghi amministratori presenti (i sindaci di Viterbo Giulio Marini e di Tarquinia Mauro Mazzola e il presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi), comunicato l'intenzione di emettere un'ordinanza con la quale imporre lo stop della centrale. |
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mascalzone79 Masaniello della qualità

Registrato: 03/09/09 17:59 Messaggi: 1347
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Inviato: Mer Apr 07, 2010 9:20 am Oggetto: |
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Mi fanno ridere amaramente queste notizie...Dopo che c'è scappato il morto tutti si adoperano per mettere in sicurezza i lavoratori e dettare legge...Ma chi glielo dice alla famiglia del povero operaio che senza il suo sacrificio tutto sarebbe rimasto invariato?  |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Mer Apr 07, 2010 9:47 am Oggetto: |
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Quante balle Stefania!
in realtà il problema è sempre e solo economico e culturale.
Una volta c'era l'Enel che aveva dei tecnici che conoscevano il loro lavoro (che lavorassero poco, che il sindacato proteggesse i nullafacenti, che le camarille dei maneggioni ci fossero anche allora è cosa arcinota)
Da parecchio tempo i tecnici, quelli che sapevano che cosa facevano, sono andati in pensione e non sostituiti se non da incapaci.
Tutto ciò per favorire il libero (si fa per dire) mercato.
Sono comparsi quindi i fornitori "qualificati", che, per pagare certi extra non confessabili, utilizzano persone che non sanno lavorare.
Magari gli mettono in mano i DPI, ma non gli dicono che cosa devono fare: costerebbe troppo.
Infatti, dare loro in mano uno schema del circuito, dire loro quali sono le valvole di intercettazione della linea e i "vent" per scaricare la pressione nel pezzo di linea su cui lavorare, richiederebbe delle conoscenze dei processi che oggi, i padroncini fornitori, si sognano solamente!.
Si fa prima dire all'operatore ignaro di andare a stringere il premistoppa della valvola che perde (5 minuti) e fatturare 4 ore!
Ora non voglio (e non posso) asserire che lì è successo proprio così, ma la mia esperienza mi dice che ci sono andato molto vicino!
Le sparate del politico di turno ("all'interno della centrale dovrà esservi .....un presidio fisso degli organi di controllo della sicurezza sul lavoro") lasciano il tempo che trovano: mettere li un personaggio dell'ISPESL non servirebbe a nulla, se anche conoscesse a menadito la complessa circuiteria di una caldaia. In realtà lui se ne starebbe nel suo ufficio a girare carte e farebbe, ogni tanto, il suo giro turistico a vedere se l'operaio il 15 di Agosto si mette l'elmetto in testa!).
Sai che ridere se ad ogni operatore che circola sul castello di caldaia ci fosse incollato uno che controlla quello che fa il malcapitato (numericamente un esercito, intanto.....).
L'unico risultato certo sarebbe di avere due morti per volta (l'operatore e chi controlla) anzichè uno solo!
.......e ripartire da zero facendo cultura tra il personale, che è l'unica via certa per risolvere il problema, oltre che a costare molto, richiederebbe in via preliminare, che cambiasse testa chi ci ha portato da 15 anni a questa parte nello sbrago sociale più totale
Ci vuole ben altro, per risanare alla base tutto il complesso di ignoranza, protervia, malafede e malaffare che regna sovrano in tutti i settori sociali, non solo all'Enel, dove grazie a dio c'è anche tanta brava gente, ma che non conta nulla, perchè isolata dal sistema di potere.
Coraggio! |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore

Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26638
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Inviato: Mer Apr 07, 2010 10:58 am Oggetto: |
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Purtroppo avete ragione! Le vostre osservazioni sono state anche le mie mentre preparavo il post per riportare la notizia.  |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore

Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26638
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Inviato: Gio Apr 08, 2010 4:53 pm Oggetto: |
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Subito una task-force INAIL al lavoro nella centrale Enel di Civitavecchia
(Fonte: INAIL)
Una chiusura di non più di due giorni: questo l'orientamento del sindaco di Civitavecchia, Giovanni Moscherini, per quanto riguarda la centrale Enel di Torrevaldaliga Nord dove, sabato scorso, ha perso la vita Sergio Capitani, di 34 anni, l'operaio investito da un getto di ammoniaca nel corso di un intervento di manutenzione. Una decisione che vede l'apprezzamento dell'INAIL, pronto a procedere - appena sarà esaurita la fase di verifiche 'a freddo' delle autorità - alle analisi dei propri tecnici e ispettori sull'impianto in funzione, in modo da comprendere qual è stata la dinamica esatta che ha provocato l'infortunio mortale.
L'Istituto si è attivato immediatamente nella struttura - già a partire dalle prime ore subito dopo l'incidente - con l'ispettore, Mario Panzieri. Da ieri, poi, è stata inviata anche una specifica task-force composta da sette unità (tre ispettori INAIL e quattro tecnici Contarp) e guidata da Antonio Napolitano, direttore INAIL Lazio, ed Elvira Goglia, responsabile INAIL Roma Centro. "L'Istituto sta dispiegando tutte le risorse possibili per dare il migliore supporto alle istituzioni locali", afferma Napolitano, "e si costituirà parte civile nel processo, a garanzia di tutte le parti in causa: sia della famiglia del lavoratore scomparso, naturalmente, che dell'Enel".
Quello di sabato è il terzo incidente mortale che si è verificato nella centrale. Prima di Capitani, infatti, il 17 ottobre del 2007 aveva perso la vita Michele Cozzolino, un operaio di 31 anni, dipendente di un'impresa appaltatrice, colpito in testa da un tubo di un ponteggio caduto da 30 metri; e il 24 giugno 2008, Ivan Ciffary, 24 anni, slovacco, caduto da un' impalcatura di circa 20 metri. "L'INAIL avrebbe voluto costituirsi parte civile già a seguito del secondo incidente, ma non fu possibile", continua Napolitano. "L'Istituto, infatti, può procedere in tal modo solo quando costituisce una rendita e, nel caso di Ivan Ciffary, va ricordata la grande dignità della famiglia che dichiarò di non avere avuto bisogno di alcun intervento in tal senso".
Dopo essere stato propenso a una chiusura di due settimane della centrale, adesso Moscherini sembra orientato a uno stop più breve. "Siamo d'accordo col sindaco e, a nostro giudizio, un fermo così prolungato non è necessario", conclude Napolitano. "Anzi, sarà proprio la ripresa dell'attività a consentire ai nostri specialisti di potere condurre nel modo più efficace le verifiche per comprendere cosa, negli impianti, ha provocato il getto di ammoniaca che è costato la vita al giovane lavoratore" |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore

Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26638
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Inviato: Gio Apr 15, 2010 10:40 am Oggetto: |
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Ancora su questo incidente:
(Fonte: ANSA)
Il Sevizio Ispezioni della Direzione provinciale del lavoro di Roma ''é competente solo per l' attività di vigilanza sui 'cantierì all'interno della Centrale Enel di Torre Valdaliga Nord, al contrario il controllo della sicurezza dei luoghi di lavoro della Centrale è demandato ad altri organi di vigilanza''. Lo precisa con una nota la Direzione provinciale del Lavoro di Roma diretta da Marco Esposito.
Il Servizio Ispezioni ''dal novembre 2008, nell'ambito dell' attività di vigilanza in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro, è stato delegato dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia per l'attività di vigilanza sui cantieri; dunque - spiega la nota della Direzione provinciale del lavoro - collabora fattivamente ed ha effettuato controlli limitati ai Cantieri di Enel di Torre Valdaliga Nord, grazie ai quali gli infortuni gravi sul lavoro si sono ridotti del 70%.
In particolare però ''il 3 aprile 2010 su invito del capo della Procura della Repubblica di Civitavecchia Gianfranco Amendola, la Direzione Provinciale del Lavoro di Roma, a seguito dell'incidente plurimo, nel quale è morto Sergio Capitani, ha effettuato l'accesso ispettivo presso la Centrale Enel 'Produzioné di Torre Valdaliga Nord insieme al personale ispettivo Asl RmF e dei vigili del fuoco''.
''Dal 2008 ad oggi - è detto inoltre - sono state ispezionate sia dal punto di vista della regolarità del rapporto di lavoro che dal punto di vista dell'applicazione della normativa in tema di sicurezza del lavoro oltre 300 imprese. Sono state individuate oltre 1.300 imprese ed e', ad oggi, in atto attività ispettiva congiuntamente ad altri organi ispettivi per il controllo della regolarità degli appalti''. |
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