Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[QualitiAmo - Stefania]

VI presento il nuovo e-book del nostro Renato Carraro che conoscete bene per i suoi interventi qui sul forum.

L'argomento è la Qualità ma si parla anche di bicchieri di plastica e Van Gogh...

Buona lettura!

[moonsweet]

Grazie

[Quality]

Non mi è piaciuto.

Azzardatissimo il paragone tra bicchiere di plastica e Van Gogh (o tra Ferrari in panne e Cinquecento).

Sbagliato (a mio modestissimo avviso) l'elenco di cosa non sarebbe "qualità".

Da un punto di vista prettamente filosofico o accademico la teoria riportata potrebbe non essere errata, ma si tratta del solito esempio di "scollamento" tra la qualità teorica e quella che, con fatica, si cerca di insegnare e applicare nelle aziende.

Saluti.

[Paoloruffatti]

Concordo con quanto detto da Quality, in particolare sul fatto che se l'ottimo collega Carraro ha voluto partire da che cosa non è qualità, avrebbe dovuto spendere due righe sul perchè quelle cose non lo sono, ...... e poi la qualità è molto altro (sarebbe bene chiarire anche che il modello di riferimento in qualche modo deve vedere come protagonista il cliente, o almeno i clienti intesi come categoria).
Se l'e-book voleva essere uno stimolo a discutere di qualità, allora va bene, ma preso così isolato non serve a molto, a mio avviso.
ciao

[mascalzone79]

Concordo con Paolo. Se è uno strumento "d'appoggio" per intavolare un dibattito in aula allora potrebbe andare bene, ma preso così sinceramente non ci ho capito molto.

[Portello]

Secondo me Carraro è partito dal concetto di qualità come aderenza ad un "prototipo" considerato come obiettivo da raggiungere. Qualsiasi scostamento dall'obiettivo non è qualità e quindi i bicchieri di plastica essendo molto simili tra loro "contengono" più qualità di un quadro dipinto secondo criteri assolutamente personali di piacere e bellezza.

Io (e credo anche voi) sono cresciuto con un altro concetto di qualità.

A me piace un'auto per circolare in città o per brevi gite, con il tetto apribile per godere dell'aria ed economica nella gestione: la 500 va benissimo per questo scopo/utilizzo. Quindi è in grado di darmi più piacere di una Ferrari potentissima per cui ogni parcheggio sarebbe una lotta titanica con le misure da intuire ad occhio. Oltretutto ad un prezzo decisamente poco interessante, senza la possibilità di aprire il tetto e senza poter portare altre due persone per una scampagnata.
Diversamente se voglio godermi l'allungo di un motore sportivo e il suono disperato di uno scarico aperto o il guizzo in una curva presa in controsterzo.

La qualità cambia a seconda di quello che desidero. Questa definizione di qualità a me piace di più.

[QualitiAmo - Stefania]

Spezzo una lancia a favore del testo di Renato che a me è piaciuto perché veicola, in maniera simpatica e un po' provocatoria (ma ci sta) questi concetti:

- la Qualità va concordata (modello, progetto, ecc.)

- senza un modello la Qualità è soggettiva, cambia a seconda della situazione in cui ci si trova (meglio la 500 che funziona o la ferrari in panne?) e non è "giudicabile"

- il "do-do-do-do" italiano (questo era esilarante)

Credo che con così poche righe l'intento fosse diverso da quello di un comune articolo. Non approfondimento, dunque, ma stimolo per insinuare il dubbio e far discutere. Ed è proprio quello che stiamo facendo, no?

[Quality]

La Qualità non va concordata.

E' un insieme di "attese" (comprese tutte quelle che Carraro elenca nella "non qualità") che vanno soddisfatte.
La misura della qualità è il grado di soddisfazione di tali attese.

Il paragone tra un prodotto di eccellenza (ma in panne) ed uno più comune (ma funzionante) non ha alcun senso, soprattutto se inserito poi in un contesto di "necessità" (il temporale).

Un RQ che in una riunione dovesse mai affermare che "realizzare un utile doppio significa aver ottenuto una qualità di gestione del 50%" è una specie di kamikaze della comunicazione.

La Qualità nelle aziende è un percorso di passione che passa innanzitutto attraverso azioni di convincimento per sfatare pre-concetti e pre-giudizi di chi vede la gestione della Qualità unicamente come qualcosa di astratto, teorico, burocratico e forse anche inutile.

E questo documento (con tutto il rispetto per Carraro, che stimo) offre proprio "il fianco" a certi tipi di approccio.

[QualitiAmo - Stefania]

Non pretendo di convincere nessuno, Quality. Il solo fatto che stiamo qui a discutere su cos'è la Qualità significa che una definizione certa non l'ha ancora data nessuno e questo su QualitiAmo l'abbiamo detto molto tempo fa.

[dario]

accidiavolo
ed io che ora speravo di aver capito cosa è questa misteriosa qualità...
mi devo accodare alla schiera di poveri diavoli che attendono la folgorazione
Pian piano ci arriveremo, dai!

grazie Renato, grazie Paolo, Grazie Portello e mi scusino tutti gli altri quasi dimenticati e non (Stefy, Alberto, Quality, Stre, Simo, Studio Delta, cocci, Elly, chi dimentico orcaccia la memoria, aiutatemi voi, Giusma, paesaggio, pingo, luna dolce, president,Qgirl, zanky, ...

è grazie a tutta QUESTA GRANDE MERAVIGLIOSA FAMIGLIA che si riesce a dare risposte a volte davvero geniali a quesiti ostici...

D

[QualitiAmo - Stefania]

[Quality]

Dunque mi scuso, evidentemente sono diventato poco easy (e poco intelligente).

Buona fortuna.

[QualitiAmo - Stefania]

[KK]

[QualitiAmo - Stefania]

Sì, Stefano. Sono d'accordo con te. Non mi pare che nessuno abbia detto cose completamente sbagliate (o giuste in assoluto) in questa discussione proprio perché abbiamo confermato una volta di più che la Qualità non è facile da definire.