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responsabile di processo

 
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> La futura ISO 9001, l'attuale ISO 9001:2015 e le versioni precedenti
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Autore Messaggio
rouge
Forumista di Alta Qualità


Registrato: 23/10/07 17:56
Messaggi: 528
Residenza: alessandria

MessaggioInviato: Lun Gen 21, 2008 10:09 am    Oggetto: responsabile di processo Rispondi citando

Ciao a tutti,
ho un quesito stamattina da porvi sul quale ho avuto una discussione venerdi sera a cena tra amici.
Come è possibile che in una ditta ( nota a livello internazionale e nazionale) che produce bibite, vino, spumante ( insomma bevande in genere) solo 1 persona , il direttore generale , conosca la miscela ( mi sembra a base di erbe) per realizzare il prodotto ? Mi hanno detto che la "combinazione segreta" ( dove la materia prima sono acqua ed una miscela di erbe) è depositata presso un notaio ( immagino per il brevetto) e il responsabile del processo e il responsabile qualità non la conoscono. Mi sono chiesta come è possibile per il responsabile del processo di produzione, supponiamo di un tipo di aperitivo ( conosciutissimo ovunque tra l'altro) , effettuare il controllo della miscela utilizzata e della quantità utilizzata di ogni componente di questa, insomma come fa a controllare che venga fatta in modo giusto come da brevetto se non la conosce? E' possibile che ci sia un software che sia programmato per controllare e gestire le percentuali utilizzate per realizzarla? E inoltre come fanno a controllare l'approvigionamento delle materie prime ?
Scusate la domanda , magari stupida, ma non riesco a darmi una risposta sensata.... Embarassed
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bull
Forumista fugace


Registrato: 21/09/07 10:11
Messaggi: 1365

MessaggioInviato: Lun Gen 21, 2008 10:44 am    Oggetto: Rispondi citando

ciao rouge. dunque: credo che per gli acquisti non ci siano problemi perché l'ufficio addetto avrà una bella lista di materie prime da comperare e può farlo anche senza conoscere nel dettaglio la "ricetta" della miscela con tutte le percentuali, ecc.
chi, invece, deve effettuare i controlli sul prodotto finito, immagino avrà dei dati ai quali riferirsi e che, una volta verificato che i dati del nuovo lotto prodotto siano uguali a quelli già in suo possesso (per semplificare al massimo) sia anche lui a posto. in sostanza non si controlla la composizione della fiscela ma se il prodotto finito ha i comportamenti che deve avere.
dove la vedo davvero dura, invece, è a monte della produzione, quando si deve avviare il processo. sarà il responsabile dell'azienda ad avviare il tutto pesando personalmente gli ingredienti? ne dubito, francamente. più probabile che ci sia un sistema computerizzato che ha dei dati caricati e sa quanta materia prima mettere nel preparato per ogni ingrediente.
può essere?
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Lun Gen 21, 2008 11:00 am    Oggetto: Rispondi citando

Rouge, bella domanda!
A parte il fatto che sarebbe perfetto organizzare una visita all'azienda, naturalmente con degustazione, eheh...
Mi pare più che legittimo che un'azienda che ha come vantaggio competitivo la formulazione di una ricetta, se la tenga bene stretta.
In realtà, nello specifico settore, non ci saranno mai due lotti identici.
chi produce vino, per restare sul semplice, lo sa, non ha mai due stagioni identiche. Terreno, clima, meteo, anche se il processo in cantina lo standardizzi al massimo, ci mettono del proprio (per fortuna direi io - evviva la natura). Il prodotto finale lo ottengono sempre per assemblaggio o correzione (almeno le industrie che vogliono una continuità sull'etichetta).
I controlli intermedi e finali sono fatti dagli enologi che si basano essenzialmente sulla loro impressionante abilità, supportata sì, da strumenti di misura, ma dai loro insostituibili sensi e dall'esperienza.
Non penso che il proprietario stia lì personalmente a dosare gli ingredienti, a meno che sia un piccolo artigiano.

Spesso, leggi caso della ricetta della coca cola, siamo di fronte a delle leggende metropolitane... come se non fosse possibile fare la coca cola se non hai la ricetta segretissima chiusa nel forziere di John Smith Pemberton...

non escludiamo la formulazione gestita da microprocessore, ma dubito che sia il boss a schiacciare enter al mmento giusto in gran segreto...
ma mai dire mai.

P.S. Ma tu parli di qualità anche a cena ? Ma sei contagiata! Scherzo dai! simapticissima!!!
d Wink
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rouge
Forumista di Alta Qualità


Registrato: 23/10/07 17:56
Messaggi: 528
Residenza: alessandria

MessaggioInviato: Lun Gen 21, 2008 11:49 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Bull , ciao Dario...No tranqui non sono contagiata..eravamo a cena a casa di un amico e parlando di lavoro siamo finiti in qs discorso... Laughing
io e un'altra ragazza che si occupa di controllo di produzione in una ditta che produce tubi, insistevamo sul fatto delle leggende metropolitane e lui insisteva sul negare questa ns convinzione. Più che sul prodotto vino , dove Dario hai perfettamente ragione sulla presenza di altri fattori quali meteo, terreno etc e quindi 2 stagioni uguali non ci sono, credo che il problema nasca nella realizzazione del Crodino ( famosissimo) e quindi ci troviamo in presenza di una situazione similissima a quella di Coca Cola. Sono d'accordo sul fatto che debbano tenersi ben stretta la "ricetta" ma c'è un brevetto depositato logicamente e sono già tutelati... No?
E' assolutamente improbabile vista l'azienda che il proprietario si preoccupi di "fare la miscela" anche perchè hanno + stabilimenti in Italia e nel mondo e quindi è impossibile.
L'unica soluzione plausibile quindi è che ci sia un sistema computerizzato che compie tutte le operazioni iniziali della produzione...ma allora in ogni stabilimento c'è una persona che avvia tale sistema computerizzato e secondo voi qs persona non conosce la miscela? Secondo me è impossibile...se c'è qualche problema nella programmazione questa persona dovrà ben intervenire e quindi secondo me deve conoscere le percentuali....e non è di sicuro il proprietario...
mi sono un pò "incendiata" su qs discussione perchè non sopporto la gente che insiste senza dare giuste argomentazioni e giustificazioni sulle motivazioni sostenute...o per lo meno a me hanno sempre insegnato che devo parlare e insistere sui miei argomenti quando sono + che certa di quello che sto dicendo..altrimenti si fa + bella figura a stare zitti, ascoltare e documentarsi e semmai parlare in una seconda occasione... Evil or Very Mad
Vorrei quindi , visto che ( conoscendo il soggetto)di sicuro qs argomento ritornerà nelle prossime cene, avere delle buone argomentazioni per smentirlo... Very Happy e..logicamente conto su di voi..
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Lun Gen 21, 2008 12:28 pm    Oggetto: Rispondi citando

Crodino... ok, mi pare sia una ricetta industriale, quindi ben standardizzabile. Ben lontana dai normali vini artigianali e buonissimi (se ben fatti)...

Un appunto per la protezione tramite brevetto o deposito della formulazione...
Si si hai ragione fin che si resta a casa... ma prova a proteggere qualcosa in cina ...
Nel mondo globalizzato ormai l'rigano ed il timo provengono da israele o dal sud africa... non vuoi che sia facile produrre il crodino a taipei e poi impoprtarlo e distribuirlo da noi?
Bene o male i costi dei trasporti che stanno andando alle stelle forse andranno a contrastare l'importazione di ogni cosa da chissà dove, ma questo è un altro e lungo discorso che mi sa qui non ci sta...
Hai ragione, è impossibile che la ricetta non sia conosciuta.
Sarà ben protetta e curata come un bimbo, ma è senza dubbio conosciuta.

Ma ti immagini chi è in grado di "clonare" il processo intero, compresa la catena dei fornitori e riprodurre fedelmente tutto? Solo in impianti ci va un capitale!!! Mettere a punto un processo che sembra semplice, solo per quello che si chiama "fine tuning" ci vogliono mesi.
Hai ragione ad incendiarti Rouge! Quando hai ragione devi difendere l'opinione fino in fondo.
smile
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