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La valutazione dei rischi: cosa puo' fare un RLS?

 
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Autore Messaggio
QualitiAmo - Stefania
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Registrato: 16/09/07 18:37
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MessaggioInviato: Mar Giu 16, 2009 10:51 am    Oggetto: La valutazione dei rischi: cosa puo' fare un RLS? Rispondi citando

(Fonte: Punto Sicuro)

Il D.Lgs 81/08 all’art. 29 definisce in che modo si fa la valutazione dei rischi.

Il comma 2 di tale articolo dice che il datore di lavoro effettua la valutazione dei rischi ed elabora il relativo documento previa consultazione del/dei RLS.
Previa vuol dire che la consultazione deve avvenire prima o durante il processo di valutazione.

Il primo passo è dunque quello di richiedere ufficialmente di essere consultato.

Il compito più impegnativo per il RLS è sicuramente quello di verificare che siano valutati tutti i rischi di tutti/e i lavoratori/trici. Innanzitutto occorre che nel documento siano ben definiti i criteri adottati per eseguire la valutazione, le norme tecniche seguite e le eventuali misurazioni dei livelli di esposizione effettuate.

Ad esempio nel documento non può essere scritto genericamente che il rischio rumore in una determinata postazione è basso, senza la opportuna misura con strumentazioni e metodi definiti da norme tecniche e il riferimento ai limiti di esposizione considerati dalle leggi o dalle norme di buona tecnica. Ma soprattutto il contributo dell’RLS deve essere costituito dalle conoscenze dei lavoratori sui tempi e modalità di esposizione per ogni postazione e dal confronto con quanto espresso dal datore di lavoro.

Un buon metodo per poter contribuire attivamente alla valutazione dei rischi, o per controllarne la validità, è costruirsi una propria check-list con i rischi che si ritiene essere presenti in azienda e controllare sul documento se sono stati affrontati tutti e in che maniera.

Esistono in internet tantissime check-list già proposte per i vari settori lavorativi (un elenco abbastanza esaustivo si trova nel sito dell’ISPESL www.ispesl.it nella sezione documenti).
Può essere utile cercare di costruirsi la propria seguendo uno schema generale inserendo i vari rischi presenti sul proprio luogo di lavoro (per ciascuna mansione e/o postazione) e consultando i compagni di lavoro.

La valutazione dei rischi dovrebbe prevedere anche l’analisi del registro infortuni e porre particolare attenzione a eventi sentinella, cioè ad incidenti che, pur non avendo comportato danni importanti, possono però smascherare situazioni di rischio anche grave che devono essere modificate.

Analoga considerazione deve essere rivolta ai risultati degli accertamenti sanitari che, in presenza di rischio chimico, devono essere riportati nel documento di valutazione dei rischi, proprio in considerazione del fatto che senza conoscere i danni non siamo in grado nemmeno di valutare i pericoli, ovvero a eventi sentinella di patologie professionali o correlate con l’attività lavorativa e in particolare legati a fattori nuovi di rischio (ergonomici, allergici, chimici, organizzativi etc).

È importante ricordare che la valutazione di rischio deve tener conto delle differenze di genere (ovvero devono essere presi in considerazione anche diversi limiti di riferimento in caso di lavoratori uomini o donne) e, se nel luogo di lavoro ci sono lavoratrici, il documento di valutazione dei rischi deve indicare se ad ogni mansione possono essere adibite lavoratrici in gravidanza o in puerperio.

Inoltre una buona valutazione dei rischi oltre a analizzare le singole postazioni e individuarne i rischi, ne definisce la gravità e programma i necessari interventi tecnici per ridurne l’entità.

Schema generale dei rischi:

RISCHI PER LA SICUREZZA (rischi di natura infortunistica)
• Strutture e ambiente di lavoro
• Macchine
• Uso di energia elettrica
• Impiego di sostanze pericolose
• Incendio – Esplosione

RISCHI PER LA SALUTE (Rischi di natura igienico ambientale)
• Ag. Chimici
• Ag. cancerogeni
• Ag. Fisici
o Rumore
o Vibrazioni
o r. elettromagnetiche
o r. ottiche artificiali
o microclima
o r. ionizzanti
• Ag. Biologici

RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE (Cosiddetti rischi “trasversali”)
• Organizzazione del lavoro
• Fattori psicologici
• Fattori ergonomici (Movimentazione manuale dei carichi, posture non corrette, movimenti ripetitivi, ecc.)
• Condizioni di lavoro difficili
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Mar Giu 16, 2009 4:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

ottimo contributo, grz, anzi, ottimissimo!
Sono proprio immerso in questi giorni con la concezione del sistema interno di gestione dei rischi aziendali e sebbene io devo anche sviluppare il tema dei rischi giuridici, rischi finanziari, di compliance e i rischi sociopolitici èper tutta la parte dei rischi "duri", fisici, materiali questo contributo è prezioso.
Smile
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gibbosky
Forumista di Sicurezza


Registrato: 21/09/07 18:46
Messaggi: 1049
Residenza: Terni

MessaggioInviato: Mar Giu 16, 2009 10:25 pm    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Ad esempio nel documento non può essere scritto genericamente che il rischio rumore in una determinata postazione è basso, senza la opportuna misura con strumentazioni e metodi definiti da norme tecniche e il riferimento ai limiti di esposizione considerati dalle leggi o dalle norme di buona tecnica. Ma soprattutto il contributo dell’RLS deve essere costituito dalle conoscenze dei lavoratori sui tempi e modalità di esposizione per ogni postazione e dal confronto con quanto espresso dal datore di lavoro.


non è sempre vero questo staff... la vecchia e cara linea guid ispesl sul rumore...sebbene faccia ancora riferimento all'abrogato 277 fa ancora "legge"...
Se un'attività rientra in quelle riportate nella linea guida si può evitare la valutazione "strumentale"...ma badate bene...NON LA VALUTAZIONE...che vome TUTTI i rischi va fatta !

Citazione:
giuridici, rischi finanziari, di compliance e i rischi sociopolitici èper tutta la parte dei rischi "duri", fisici, materiali questo contributo è prezioso.


Dario...se ti va parliamone.

ciao a tutti
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Mer Giu 17, 2009 10:36 am    Oggetto: Rispondi citando

se mi va?
eccome Gib!
Ci sto nuotando, annaspando, cercando il filo logico in modo da non creare un mostro inutile...
La metodologia mi è chiara.
Il procedere pure.
Mia difficoltà pratica è:
dove cavolo mi fermo?
Il mio elenco di rischi, seguendo sempre la mia teoria del WBS (parto a macrocategorie, poi scendo di un livello di dettaglio ed ho categorie, poi scendo ed ho microcategorie, poi poi poi) ...
o è banale e superficiale
o mi porta ad un grado di dettaglio tale da dover investire settimane che poi in futuro nessuno avrà più per eseguire un buon riesame...
azzipikkia, che stress dover trovare sempre un compromesso, specialmente quando chi ti deve dire (perché ha la sensibilità di poterlo dire) ok, stop fin qui va bene... questo chi... non ti dice niente e ti devi arrangiare...
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26638

MessaggioInviato: Mer Giu 17, 2009 10:46 am    Oggetto: Rispondi citando

Grazie per la precisazione, Gibbosky! Sempre presente e utilissimo a tutti noi!!!
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camogli
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 30/12/07 19:33
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MessaggioInviato: Mer Giu 17, 2009 11:30 am    Oggetto: Rispondi citando

L'art. 28, comma 1 D.lgs 81/2008 mi dice che devo valutare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Per esempio in una organizzazione ho lavorato su:
1. RISCHIO INCENDIO
2. RISCHIO ELETTRICO
3. RISCHIO AMBIENTE DI LAVORO
4. RISCHIO ATTREZZATURE DI LAVORO
5. RISCHIO CHIMICO
6. RISCHIO FISICO
7. RISCHIO RUMORE
8. RISCHIO MECCANICO
9. RISCHIO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
10. RISCHIO MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI CON MACCHINARI
11. RISCHIO SCALE E CADUTE DALL’ALTO
12. RISCHIO SCIVOLAMENTO E INCIAMPO
13. RISCHIO ILLUMINAZIONE
14. RISCHIO VIBRAZIONI
15. RISCHIO MICROCLIMA
16. RISCHIO VDT
17. RISCHIO ORGANIZZAZIONE
18. RISCHIO CARICO DI LAVORO FISICO
19. RISCHIO BIOLOGICO
20. RISCHIO CARICO DI LAVORO MENTALE
21. RISCHIO ELETTROMAGNETISMO
22. RISCHIO AMIANTO
23. RISCHIO PIOMBO
24. RISCHIO ULTRASUONI
L'RLS deve essere assolutamente consultato ed anche per questo deve essere opportunamente formato, ma la realtà è molto più complicata! Penso che il ruolo dell'RSPP sia fondamentale perchè se c'è da r"ompere le scatole" al DDL è molto difficile che lo possa fare l'RLS come dipendente!
Saluti a tutti!
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gibbosky
Forumista di Sicurezza


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MessaggioInviato: Mer Giu 17, 2009 7:19 pm    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
L'RLS deve essere assolutamente consultato ed anche per questo deve essere opportunamente formato, ma la realtà è molto più complicata!


Ciao, l'RLS non è detto che ci sia...

Per i rischi ...scendiamo in campo...facciamo un censimento dei pericoli...
seguita da un'analisi dei rischi ... reali.
La tua lista chiaramente li comprende quasi tutti... ma poi vanno contestualizzati... e per fare ciò è necessario passare tempo in prima linea...

Alcuni rischi da valutare al di fuori della lista di Camogli:

differenze di età;
differenze di genere;
provenienza da altri paesi;
presenza di gestanti e puerpere;
lavoro stress correlato;
CLASSIFICAZIONE DELLE ZONE ATEX !!!!

Quest'ultimo mi raccomando...anche se è palese che non saltereste in aria nemmeno se imbevuti di benzina e 10 zippi accesi...VALUTATE SEMPRE !! E dite che non esistono zone classificate...

Ciao

gibbosky

P.S.

campi elettromagnetici... non vi sanzionano per loro se manca la valutazione perchè è prorogata al 2012...
ma se manca vi sanzionano per il 28 comma 2...
mancata valutazione di tutti i rischi !!
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
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MessaggioInviato: Mer Giu 17, 2009 9:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

e come valuto i rischi di immagine, rischi di tipo difficilmente identificabili tipici del management strategico?
o meglio ancora, quali sono?
mi sono messo in un bel progettino... triste1
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gibbosky
Forumista di Sicurezza


Registrato: 21/09/07 18:46
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Residenza: Terni

MessaggioInviato: Gio Giu 18, 2009 10:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
e come valuto i rischi di immagine, rischi di tipo difficilmente identificabili tipici del management strategico?
o meglio ancora, quali sono?


chiaramente non stai parlando di SSL ???
oppure se così non fosse spiegami per favore... che sono perplesso Wink
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