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Babi29 Amico/a di QualitiAmo

Registrato: 20/06/13 16:48 Messaggi: 184 Residenza: Trieste
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Inviato: Mer Lug 24, 2013 10:33 am Oggetto: Metodo TOPSIS |
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Buongiorno a tutti!
Qualche tempo fa avevo aperto una discussione su un ipotetico peso da dare agli indicatori in modo da poter avere dei valori finali che "riassumessero" come stanno andando le prospettive analizzate, lasciando momentaneamente da parte la prospettiva economico finanziaria (Learning and growth, Internal business processes, Customer).
Ora, per quanto nella discussione fosse stato messo in evidenza che potrebbe non avere troppo senso un discorso di questo tipo, sono andata avanti con i miei studi per cercare di capire se fosse possibile ottenere qualcosa di più rispetto ad una media pesata.
E' in tale processo che (rispolverando un esame universitario sui metodi decisionali) ho riscoperto il Metodo TOPSIS (Technique for Order Preference by Similarity to Ideal Solution), del quale vorrei parlarvi perchè trovo sia un metodo molto interessante, poco conosciuto, e soprattutto vorrei sapere cosa ne pensate.
In breve (e nella speranza di non far venire i capelli bianchi a chi lo conosce bene, dato che io ne so quel poco imparato all'università) questo metodo consente l'analisi di una soluzione ideale positiva e di una soluzione ideale negativa. Ogni soluzione è composta da più criteri, generalizzati a costi e benefici, e che possono essere di tipo qualitativo o quantitativo. I costi naturalmente sono i criteri da minimizzare e i benefici da massimizzare.
E' quindi possibile calcolare la distanza euclidea dalla soluzione ideale e dalla soluzione negativa, per vedere come si posiziona la soluzione attuale, o in caso di effettivo problema decisionale quale sia la soluzione migliore, che più si avvicina all'ottimale.
Io l'ho messo in pratica, e con pochi calcoli effettuati in Excel sono riuscita ad ottenere i valori di sintesi che poi ho rappresentato in un cruscotto .
Ora, quello che vorrei capire è cosa ne pensate, e se secondo voi potrebbe effettivamente avere un senso se utilizzato (come ho sperimentato io) nella realizzazione di un cruscotto che consenta di vedere come stanno andando le tre prospettive sopracitate a livello globale, che consenta una sorta di sintesi degli indicatori chiave... |
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Mer Lug 24, 2013 2:29 pm Oggetto: |
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Babi, molto interessante!
Sarebbe un tema da sviluppare, ma poi credo ne risulterebbe un eccellente tool specializzato.
Mi spiego:
Premetti che studi una soluzione buona e una cattiva.
Significa che sei specialista di ambito o settore, altrimenti come diciamo che è buona o cattiva nel senso, ce ne sono di meglio e di peggio e la tua buona non sarà eccellente o la migliore e la mia cattiva non sarà la peggiore...
Primo inghippo.
Poi, se ti affidi ad excel hai già un altro limite...
Quante dimensioni tralasciamo? Quanti sono e con che bontà i criteri sono oggettivabili? Chi valuta?
Un po' come fare la valutazione del rischio. Se il comitato di valutazione non è ben rappresentativo, neutro, indipendente... rischi che i rischi siano rischiosi
Come auditare... avevo ieri un auditore. Bravo, ma tecnico e con i suoi paraocchi. Quindi la distanza euclidea dalla buona verifica alla sua interpretazione e conoscenza di noram e sistema mi hanno detto che la sua distanza dalla norma era diversa dalla mia.
Ci sono ottimi software per affrontare il tema, correggimi per favore se sono fuori strada: statistica multivariata, le reti bayesiane, ma naturalmente anche metodi più semplici e praticabili. |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore

Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26638
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Inviato: Mer Lug 24, 2013 2:31 pm Oggetto: |
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Il discorso è molto interessante davvero...mi guarderò bene il tutto appena avrò un po' di tempo. Per ora: grazie! |
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Babi29 Amico/a di QualitiAmo

Registrato: 20/06/13 16:48 Messaggi: 184 Residenza: Trieste
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Inviato: Mer Lug 24, 2013 3:52 pm Oggetto: |
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dario ha scritto: | Sarebbe un tema da sviluppare, ma poi credo ne risulterebbe un eccellente tool specializzato.
Mi spiego:
Premetti che studi una soluzione buona e una cattiva.
Significa che sei specialista di ambito o settore, altrimenti come diciamo che è buona o cattiva nel senso, ce ne sono di meglio e di peggio e la tua buona non sarà eccellente o la migliore e la mia cattiva non sarà la peggiore... |
In effetti non mi sono spiegata bene... Le soluzioni ottime e pessime non sono soluzioni realizzabili a priori, semplicemente dato un tool di indicatori adeguati alla realtà aziendale (e quindi differenti per ciascuno) si va a vedere qual è quell'array di valori composto da tutti i valori ideali ordinati degli indicatori. Allo stesso modo si crea un secondo array di valori contenenti, per ciascun indicatore, il valore di allarme rosso.
A questo punto si vanno a valutare effettivamente i valori VERI, misurati degli indicatori in questione, andando a vedere le rispettive distanze. In tal modo per ciascuna prospettiva si può in un certo senso riassumere quanto bene sta andando.
Spero di aver chiarito almeno questo punto... |
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