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anche i tecnici devono scrivere in buon italiano
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Autore Messaggio
bull
Forumista fugace


Registrato: 21/09/07 10:11
Messaggi: 1365

MessaggioInviato: Mar Nov 15, 2011 4:14 pm    Oggetto: anche i tecnici devono scrivere in buon italiano Rispondi citando

ho letto questo articolo e ho pensato di parlarne qui sul forum di qualitiamo. secondo voi è essenziale che un tecnico parli e scriva in un buon italiano oppure, visto che non si occupa di lettere, si può chiudere un occhio accettando che non si può sapere tutto?

http://it.emcelettronica.com/gli-ingegneri-devono-anche-saper-scrivere-bene-italiano
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Quality
Motivatore


Registrato: 26/09/08 15:13
Messaggi: 3370

MessaggioInviato: Mar Nov 15, 2011 4:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

Io l'articolo non l'ho letto ma sono piuttosto estremista su questo tema: secondo me qualunque persona italiana adulta (che abbia avuto però la possibilità di accedere alla normale istruzione obbligatoria) dovrebbe parlare e scrivere correttamente in italiano.
Senza se e senza ma.

Nelle precedenti generazioni di Italiani era più alta la percentuale di giovani che non avevano avuto la possibilità di completare l'istruzione obbligatoria tuttavia scrivevano correttamente in italiano, sapevano anche un po' di Latino e facevano le divisioni con la virgola a mano.

Oggi i "giovani" completano tutti la scuola dell'obbligo ma spesso scrivono in stampatello ("per essere più comprensibili", salvo poi riportare le stesse abbreviazioni degli SMS), l'ortografia sembra diventata un surplus di qualità per i fighetti ed il latino... sarà quel ballo tipico dei popoli caraibici.

Ciacciao
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dario
Enigmatico sorridente


Registrato: 27/11/07 16:30
Messaggi: 3701

MessaggioInviato: Mar Nov 15, 2011 4:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ah, come approvo tutto! Ma...

Io sono purtroppo di quella categoria che non sa bene l'italiano.
Ingegnere, appunto...
Studi fatti per la metà in tedesco...
Necessità di comunicare sul lavoro e per lavoro (a livello base, tecnico, gergo industriale) in 4 lingue (italiano, tedesco, francese, inglese più nozioni base base bambino di spagnolo).
Come fai a comunicare con un buon livello grammaticale e correttamente???
Ti vergogni un po' ma comunichi ugualmente.
Non avendo avuto il tempo per imparare raggiungendo un buon livello, devi accontentarti, osare, fregartene.
Quality, forse è l'indole, il carattere o il DNA... meglio comunicare con dei limiti (senza fare i fighetti) piuttosto che non comunicare, no?
Mah!?
pensa1
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26638

MessaggioInviato: Mar Nov 15, 2011 6:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sono d'accordo con Quality, ovviamente per quanto riguarda la lingua madre.
Leggere certe tesi sgrammaticate e in cattivo italiano è un indice della (poca) cultura del nostro Paese.

Ultimamente si leggono errori negli articoli pubblicati sui giornali, nei libri (!), si ascoltano nei doppiaggi dei film (il congiuntivo, questo sconosciuto), in televisione, nelle conferenze stampa dei giornalisti (!)

Tutti sbagliamo e nessuno è perfetto ma tra questo e il non saper parlare e scrivere in lingua italiana c'è un abisso.
Da quando abbiamo internet, poi, è pure peggio: moltissimi si sono improvvisati giornalisti, scrittori e critici ma faticano a trasmettere decentemente i pensieri che hanno in testa e non sto affatto parlando (solo) dei ragazzi. no1
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2p71828
Qualità è precisione


Registrato: 31/10/08 17:43
Messaggi: 2750

MessaggioInviato: Mar Nov 15, 2011 8:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

est modus in rebus?

no scherzo, ma il contesto è importante:

se si scrive un manuale, un capitolato o una procedura non si possono tollerare errori, l' incapacità di esprimere i concetti nel modo più chiaro possibile, elisioni a discapito della precisione etc. Un congiuntivo o un condizionale in luogo di un indicativo a volte modificano completamente il senso.
Se poi queste scritture hanno valore/implicazioni legali, allora forse è opportuno emendarle più volte.

diverso è il caso di uno scritto informale, diciamo un appunto che diviene interpersonale mentre si sviluppa un progetto o un programma (come nell'articolo). In certe fasi l'intuizione non si è ancora codifica in una lingua come è giusto che sia. Descriverla pedissequamente è come tarparle le ali, impedirne lo sviluppo proprio. L'appunto che ne scaturisce rispecchierà quindi la sua precarietà, come una mappa mentale ma in tre, quattro dimensioni. E' solo un modo per stimolare la memoria in un metalinguaggio.
Purtroppo accade che al termine del progetto non vi sia più tempo ed energie per documentarlo per cui esausti si lasciano poche righe strampalate e appunti rabberciati

la scuola purtroppo non favorisce l'apprendimento e l'utilizzo della lingua: all'università, specialmente nelle facoltà scientifiche, potreste trovarvi quasi sempre a sostenere esami in cui non vi è altro che formule e linguaggi codificati da simboli perdendo l'uso della lingua scritta.

comunque sia, non si dovrebbero accettare errori grammaticali/lessicali dagli organi di informazione/ formazione e penso che internet possa migliorare la situazione. La possibilità di confrontarsi con dizionari enciclopedie, correttori grammaticali e ortografici dovrebbe favorire un acculturamento.
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bull
Forumista fugace


Registrato: 21/09/07 10:11
Messaggi: 1365

MessaggioInviato: Mar Nov 22, 2011 11:26 am    Oggetto: Rispondi citando

belle le vostre riflessioni.
io credo che da un tecnico ci si aspetti prima di tutto che sia un bravo tecnico. se poi sa scrivere bene in italiano meglio, ma avere un letterato che non sa come gestire i dati che ha in mano è peggio. o no? pensa1
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michela87
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 10/11/11 09:56
Messaggi: 298
Residenza: prov Ferrara

MessaggioInviato: Mar Nov 22, 2011 6:59 pm    Oggetto: Rispondi citando

ognuno di noi, tutti i giorni, comunica qualcosa ad altre persone, in forma scritta o verbale...e la comprensione di ciò che si dice/scrive è anche frutto dell'uso corretto della lingua italiana. Quindi penso che tutti, a prescindere dal percorso di studi fatto o dal lavoro che si svolge, debbano saper parlare/scrivere italiano.

Io quando ero all'estero e non sapevo parlare bene l'inglese, mi vergognavo tantissimo... è una situazione "comprensibile", non sono inglese e ci metto tutta la mia buona volontà nel provare a parlare correttamente..ma quanto è difficile comunicare in questo modo!!!?!

Almeno l'italiano bisogna saperlo bene!
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Stregatto
Donna di qualità


Registrato: 21/09/07 10:41
Messaggi: 1668

MessaggioInviato: Mar Nov 22, 2011 8:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

Anche per me saper scrivere decentemente in italiano è un requisito sul quale non bisognerebbe transigere.
Sulle lingue, invece, occorre stendere un velo pietoso mi sa (a parte Dario che ne parla 4, complimenti!) Shocked
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Portello
Qualfista


Registrato: 29/09/09 15:03
Messaggi: 1594
Residenza: Barcellona

MessaggioInviato: Mer Nov 23, 2011 9:33 am    Oggetto: Rispondi citando

Stregatto ha scritto:
Anche per me saper scrivere decentemente in italiano è un requisito sul quale non bisognerebbe transigere.
Sulle lingue, invece, occorre stendere un velo pietoso mi sa (a parte Dario che ne parla 4, complimenti!) Shocked

D'accordo con te e con gli altri.
Se non si parla/scrive correttamente, non si può comunicare correttamente.

I medici per esempio...
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KK
King of Kuality


Registrato: 23/04/09 14:36
Messaggi: 10266

MessaggioInviato: Mer Nov 23, 2011 11:29 am    Oggetto: Rispondi citando

Bella discussione, ho apprezzato gli interventi di tutti e in generale sono d'accordo con il loro contenuto.
Un appunto che vorrei muovere a dario è il seguente: da come hai impostato il tuo discorso sembra che fai riferimento ad una comunicazione verbale e non scritta.
Se così fosse, condividerei quanto scrivi.
Se invece ti riferisci a parti scritte, sposo più la corrente di pensiero che predilige l'uso di una grammatica corretta.
Ricordo quando dovevo scrivere email in inglese a "pezzi grossi" del gruppo dove lavoravo prima e, priva ti premere il tasto invio, rileggevo e correggevo il testo non so quante volte.
Quindi in generale, è giusto che vi sia sempre un italiano (o lingua straniera) corretto, a maggior ragione se si tratta di documenti ufficiali o tecnici.
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Quality
Motivatore


Registrato: 26/09/08 15:13
Messaggi: 3370

MessaggioInviato: Mer Nov 23, 2011 3:56 pm    Oggetto: Rispondi citando

Vale il principio che fare le cose bene o farle male costa uguale.
Scrivere in modo non corretto non costa meno che scrivere correttamente.
Dunque tanto vale fare le cose bene. Tutte. Anche scrivere.

Scrivere "ha" con l'acca (quando significa "avere") o "è" con l'accento quando significa "essere" non è un surplus di qualità per sorprendere il Cliente ma anzi è ciò che il nostro interlocutore dà (con l'accento) per scontato e che si aspetta di avere.

I super-tecnici che non si preoccupano dell'ortografia dovrebbero fermarsi a riflettere un istante su qual è (senza apostrofo) la qualità percepita dall'interlocutore che si trova a leggere un testo sgrammaticato.

Se elaboriamo un testo ricco di contenuti tecnici ma sgrammaticato nella forma costringiamo l'interlocutore a continue "correzioni" mentali nel suo processo di accettazione in ingresso delle informazioni nel proprio ciclo interpretativo, affinchè il testo risulti comprensibile (quindi accettabile) secondo le regole del proprio sistema di gestione della conoscenza, "certificato" in conformità ai requisiti della relativa Norma di riferimento: il Sussidiario.

Non dimentichiamo infatti che l'ortografia e la grammatica si imparano alle elementari e si approfondiscono alle medie, non nelle facoltà di lettere dell'università.
Quindi non ci sono scuse nè deroghe: chi non scrive correttamente nella propria lingua madre gira di fatto sul "cliente" (l'interlocutore) l'onere della gestione delle proprie non conformità grammaticali.

Ciacciao.

P.S.: ...spero ora di non aver fatto errori nella scrittura di quanto sopra, altrimenti sai che figura!!! Laughing
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QualitiAmo - Stefania
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Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26638

MessaggioInviato: Mer Nov 23, 2011 4:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

Quality ha scritto:
P.S.: ...spero ora di non aver fatto errori nella scrittura di quanto sopra, altrimenti sai che figura!!! Laughing


E chi non sbaglia, Quality? Anche quando ci sforziamo di scrivere bene, spesso qualcosa sfugge ed è normale (soprattutto quando si scrive tanto). La cosa importante (ed è il concetto che vorrei far passare) è impegnarsi comunque a fondo, sempre.

Se poi una virgola sarà al posto sbagliato, un congiuntivo zoppicherà o gli accenti delle "e" (acuto e grave...che confusione!) non saranno corretti, pazienza. Almeno ce l'avremo messa tutta!

Ah! E' fondamentale anche un amico/a (ma veri!) che siano spietati quando ci leggono e che, possibilmente, siano più bravi di noi a maneggiare la nostra bella (ma difficilissima) lingua. Solo così si impara. Purtroppo elementari e medie non sempre bastano: occorrono esercizio e tante letture.
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violet
Apprendista forumista


Registrato: 05/11/11 13:26
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MessaggioInviato: Mer Nov 23, 2011 5:32 pm    Oggetto: Rispondi citando

quoto in toto Quality, perfettamente d'accordo su tutto! Wink
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QualitiAmo - Stefania
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Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26638

MessaggioInviato: Gio Nov 24, 2011 9:27 am    Oggetto: Rispondi citando

E gli onorevoli? Loro devono saper scrivere in italiano?
Non cito la persona in questione perché non è importante conoscerne la collocazione politica ma questo è quanto ribatte al giornalista Gian Antonio Stella "reo" di averla colta in castagna per parecchi errori di ortografia:

"Ho scritto un po’ con l’accento sulla o, è vero, non come lo vedete ora, perché chiunque usi un computer sa che si trovano le lettere già accentate e che per mettere l’accento di lato devi fare tre mosse con la mano molto poco pratiche quando si scrive in velocità. E così è valso per altri casi. Sarei stata ignorante se avessi scritto «un apostrofo po’» non come era evidente a chiunque non fosse animato da pregiudizi faziosi, l’aver messo accenti certamente fuori posto ma dettati dalla comodità delle nuove tecnologie. Chiunque possieda un iPad può provare in questo istante a scrivere «ne» con l’accento e si troverà un «ne apostrofato». Il resto sono refusi di stampa dovuti ai programmi dei computer che tutti coloro che li usano regolarmente sanno che correggono automaticamente gli scritti facendoti incappare in facili errori. "

Qualcuno ha compreso le frasi evidenziate in neretto? Shocked
A volte è proprio vero: (sarebbe stato) meglio tacere.
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MessaggioInviato: Gio Nov 24, 2011 9:30 am    Oggetto: Rispondi citando

QualitiAmo - Stefania ha scritto:
E gli onorevoli? Loro devono saper scrivere in italiano?


In questo caso sarebbe già tanto se sapessero fare il loro lavoro.
Li accetterei anche con mille errori grammaticali in 100 parole.

...ma questo è un argomento spinoso che è meglio evitare.
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