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Il segreto della classe perfetta?

 
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Autore Messaggio
QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26638

MessaggioInviato: Gio Nov 17, 2011 3:01 pm    Oggetto: Il segreto della classe perfetta? Rispondi citando

Sembra che il segreto della classe perfetta sia la diversità tra gli studenti.
Ad intuito, credo che molti di noi ci fossero già arrivati: in classe, così come in ufficio o nella società, la diversità stimola, fa crescere e crea i dubbi necessari a rimetterci sempre in gioco.
Cosa ne pensate?
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Gio Nov 17, 2011 7:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Strefania,
quando tengo corsi interaziendali mi si presentano ovviamente classi eterogenee (chiedo che non ci siano più di 15 partecipanti se no per rispondere a tutti perdo un sacco di tempo). O meglio, nei corsi che tengo io chiedo sempre a tutti i partecipanti di dirmi quali sono i problemi che loro vogliono che io approfondisca ( questa cosa è molto apprezzata).
La fatica però è quella di parlare a tutti, anche se ci sono aziende con organizzazioni molto avanzate e molte altre indietro come la "coa del porseo", (in dialetto veneto la coda del maiale) in modo da non polarizzare l'attenzione sulla situazione di questi ultimi e far annoiare quelli più avanzati.

Credimi, non è facile.

D'altro canto per quelli della coa de porseo, sono lo stimolo per quelli avanzati per analizzare i loro problemi, mentre spiegano ai primi la loro organizzazione. Io infatti faccio parlare molto gli avanzati, perchè fin che parlano scopro i loro punti deboli e quindi faccio loro delle domande e tratto anche i loro problemi (all'inizio montano in cattedra, per poi ridiscenderne rapidamente, quando trovo i loro buchi).

Quando , però ho delle classi un po' più omogenee possiamo fare un lavoro migliore perchè possiamo approfondire aspetti più avanzati, senza soffermarsi sull'ABC.

Ciao
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2p71828
Qualità è precisione


Registrato: 31/10/08 17:43
Messaggi: 2750

MessaggioInviato: Gio Nov 17, 2011 8:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

con tre figli e un passato scolastico anche come insegnante, forse ti posso rispondere a ragion veduta.

Le classi miste dell'articolo, quando sono veramente eterogenee nel rendimento/applicazione/indole fanno solo del male ai migliori, ne tarpano le ali, le possibilità future. La coa del porseo ne trae vantaggio perchè ha due insegnanti, quello ufficiale e il compagno di banco che lo aiuta, talvolta anche a casa.
tuttavia questo avviene a discapito dei migliori che non possono terminare il programma ministeriale, che si annoiano in inutili ripetizioni di lezioni. come genitore ho pagato le tasse affinché a miei figli venisse spiegato il programma ministeriale non perchè facessero tirocinio di sociologia/scienze dell'educazione.

Sarò cattivo, ma quando vedi il futuro dei tuoi figli rischiare di essere compromesso a causa di classi troppo eterogenee.............
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michela87
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 10/11/11 09:56
Messaggi: 298
Residenza: prov Ferrara

MessaggioInviato: Mer Nov 23, 2011 12:52 am    Oggetto: Rispondi citando

avere una classe eterogenea offre sicuramente stimoli/vantaggi a chi è un po' più indietro...il rischio è di perdere il controllo di quelli un po' più bravi perchè possono essere meno seguiti/considerati (di solito si corre dietro al "somaro" e non al "cavallo"). di conseguenza, si potrebbero mostrare pian piano sempre più disinteressati o addirittura potrebbero modificare il loro comportamento e "tirare indietro"... penso che questa situazione sia molto frequente nelle scuole medie/ primi anni delle superiori...
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26638

MessaggioInviato: Mer Nov 23, 2011 9:10 am    Oggetto: Rispondi citando

Ringrazio Michela perché avevo perso l'aggiornamento della discussione.

2p71828 ha scritto:
Le classi miste dell'articolo, quando sono veramente eterogenee nel rendimento/applicazione/indole fanno solo del male ai migliori, ne tarpano le ali, le possibilità future.


Cosa suggerisci? Di istituire le classi dei somari? Di ricorrere alla rupe Tarpea per i "differentemente intelligenti"?

Purtroppo una società civile non può e non deve preoccuparsi solo dei migliori (che, detto tra noi, se poi vanno a formare la classe dirigente italiana forse tanto migliori non sono da quanto si vede in giro).
Certo, occorrono insegnanti preparati, motivati, di supporto ma i tagli questo non lo consentono.

2p71828 ha scritto:
La coa del porseo ne trae vantaggio perchè ha due insegnanti, quello ufficiale e il compagno di banco che lo aiuta, talvolta anche a casa.


Già ed è proprio in questo modo che si impara a vivere, a convivere e a lavorare anche con coloro che - magari - possono essere meno dotati ma che - comunque - un lavoro lo otterranno e con i quali tutti dovremo adattarci ad interagire.

Purtroppo il nostro non è un mondo di fenomeni ma di gente normale e spesso chi a scuola fa più fatica sta semplicemente maturando più tardi di un altro.

Scusami, 2p71828, ma messa giù come l'hai scritta tu la cosa mi ha fatto scorrere i brividi lunga la colonna vertebrale. Sad


L'ultima modifica di QualitiAmo - Stefania il Mer Nov 23, 2011 9:27 am, modificato 1 volta
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Portello
Qualfista


Registrato: 29/09/09 15:03
Messaggi: 1594
Residenza: Barcellona

MessaggioInviato: Mer Nov 23, 2011 9:21 am    Oggetto: Rispondi citando

Questo topic mi convince ancora di più che la scuola va ripensata.
Il modello scolastico attuale non risponde alle crescenti necessità della società attuale, ma sopratutto non risponde alle crescenti necessità degli scolari e degli studenti.
Non si tratta solo di bravi e incapaci, ma anche di persone giovani che devono trovare nella scuola gli strumenti che non hanno altrove per diventare grandi.
Per essere ottimisti a me sembra che la scuola sia concepita per l'insegnamento e non per l'approndimento.
Ma quale delle due cose è più importante?

Per esempio, una settimana fa mio figlio (8 anni) ha avuto il compito di studiare due pagine di geografia. Si trattava di una semplice descrizione della città.
Il problema di mio figlio è che non aveva capito cosa voleva dire studiare.
Già. Cosa vuol dire studiare?
E se la scuola non comincia a trasmettere queste capacità/metodiche a cosa serve?

Secondo voi cosa vuol dire studiare?
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michela87
Amico/a di QualitiAmo


Registrato: 10/11/11 09:56
Messaggi: 298
Residenza: prov Ferrara

MessaggioInviato: Mer Nov 23, 2011 11:48 am    Oggetto: Rispondi citando

ciao Stefania, penso sia sbagliato fare classi separate e mettere in una solo i meno bravi e nell'altra quelli più bravi...le classi eterogenee sono ok, dico solo che è necessario tenere controllata la situazione per evitare uno sbilanciamento troppo marcato, o troppo da una parte o troppo dall'altra...
i tagli alla scuola sono un grosso problema, e anche la motivazione/preparazione degli insegnanti gioca un ruolo fondamentale nella preparazione dei bambini/ragazzi...
io concordo con Portello quando sottolinea che la scuola dovrebbe insegnare dei metodi ai ragazzi...e aggiungerei anche che dovrebbe stimolare la curiosità, la condivisione e sia il lavoro di gruppo che quello individuale...
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26638

MessaggioInviato: Mer Nov 23, 2011 11:55 am    Oggetto: Rispondi citando

Sì, Michela, sono perfettamente d'accordo con te.
I ragazzi che hanno più bisogno andrebbero seguiti in modo da non "pesare" troppo sui più bravi ma in modo anche da non mortificarli in un'età in cui si sta formando il carattere.

Il problema, però, è che i tagli non consentono di avere più insegnanti. E' questa la situazione che ci troviamo a gestire e, secondo me, andrebbe gestita comunque senza umiliare nessuno.

Ciao!
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