Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[QualitiAmo - Stefania]

(Fonte: Mercati&Finanza)

Il rapporto annuale sulla formazione continua 2010 dell’Isfol è un valido indicatore dell’investimento nel capitale umano che effettuano le
imprese italiane, di come lo Stato attraverso il Fondo Sociale Europeo e i fondi paritetici interprofessionali sostenga tale investimento e della misura in cui la formazione è stata una misura anticrisi.

Il primo dato interessante è che la formazione non è ancora percepita come uno strumento diffuso per lo sviluppo della competitività delle aziende. Solamente il 35,4% dei lavoratori occupati in aziende con più di 10 dipendenti hanno frequentato nel 2009 attività formative corsuali organizzate dalla propria impresa. Questa percentuale sale al 50% se si
considerano le aziende con più di 250 dipendenti.

I numeri probabilmente scenderebbero di molto se non fossero disponibili ogni anno circa 600 milioni di euro di finanziamenti per la formazione alle quali le aziende attingono come contributo a fondo perduto.

Più della metà delle aziende ritiene che la formazione sia un valido strumento anticrisi, ma solo il 13 % dichiara di avere realmente
svolto formazione per contrastare la crisi. Infine, è circa il 20%delle imprese che si avvale di un’analisi strutturata di rilevazione dei fabbisogni formativi.

(...)

Altro aspetto rilevante è che il 41% dei piani formativi finanziati verte sul
tema di salute e sicurezza sul lavoro, ovvero sulla formazione obbligatoria. Questo significa che di fatto i fondi hanno dato un contributo a fondo perduto per attività previste dalla legge che le aziende avrebbero comunque fatto e non per lo sviluppo delle competenze con l’obiettivo di migliorarne la competitività.

Il 40% dei partecipanti ai corsi finanziati dai fondi interprofessionali non ottiene nessuna certificazione della formazione effettuata.