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QualitiAmo - Stefania Moderatore

Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26638
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Inviato: Gio Nov 11, 2010 4:56 pm Oggetto: La Qualità è negativa? |
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Navigando in rete mi sono imbattuta in questo articolo pubblicato su The Telegraph e ho pensato di girarvelo per l'approccio a dir poco critico dimostrato nei confronti della Qualità. Cosa ne pensate? (Traduzione automatica) |
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filippo1974 Forumista di Qualità

Registrato: 19/10/10 12:39 Messaggi: 338 Residenza: North east of Italy
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Inviato: Gio Nov 11, 2010 6:06 pm Oggetto: |
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Bollare come "miti" o "mode" 30 anni di attività confluite in 30 pagine di "best practices" note con il nome di ISO 9001 secondo me è quantomeno affrettato.
Di esempi di applicazione con successo della normativa ISO 9001 se ne trovano a bizzeffe; ma senza arrivare a questo, basta tornare ai tempi dei grandi teorici della qualità, che sono andati ad insegnarne i precetti ai giapponesi con i risultati che sono divenuti storia.
La realtà è che la qualità, prima ancora che un insieme di pratiche scritte su uno standard ISO, è una forma mentis delle persone. Se le persone si ponessero la qualità del loro operato come obiettivo personale, non ci sarebbe bisogno di scrivere la normativa ISO 9001: tutti si comporterebbero già spontaneamente secondo i princìpi di quella normativa.
Quindi mi piacerebbe sapere, di queste aziende che applicando le norme 9000 si sono ritrovate a funzionare peggio di prima, quante ci credessero veramente e quante invece avessero deciso di adottarle solo per avere titolo ad accedere a determinati mercati.
Sono totalmente in disaccordo, inoltre, che l'adozione della serie 9000 freni l'innovazione. Si può benissimo fare innovazione operando in un contesto di qualità: l'importante è che sia innovazione volta a migliorare la soddisfazione del cliente. E' ovvio che se lasci briglia sciolta ad un'organizzazione, questa innova di più, ma va verificato quante di queste innovazioni abbiano poi una ricaduta positiva sul business...
Ciao
Filippo |
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Vega Amico/a di QualitiAmo
Registrato: 30/04/09 17:12 Messaggi: 151 Residenza: Brindisi
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Inviato: Gio Nov 11, 2010 6:55 pm Oggetto: |
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Nella mia esperienza la ISO 9001 è sempre stata un disastro: certificazione da bollino e basta, tant'è che ormai penso che il problema sia proprio nella certificazione stessa. Se la norma venisse considerata come una raccolta di spunti da sviluppare, sarebbe oro colato, invece è diventato il simbolo della prostituzione della qualità. |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Gio Nov 11, 2010 8:43 pm Oggetto: |
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Se posso raccontarvi la mia esperienza, devo dire che agli albori (quando lavoravo nel nucleare) le regole normative ci insegnarono soprattutto ad essere metodici: fu una grande scuola!
poi qualcuno pensò di estendere le regole del nucleare e spaziale (dove una NC può avere effetti disastrosi) alle piccole aziende. Io nell'87 mi misi a ridere quando lessi la UNI29001,2,3, anche perchè a parlare di certificazione cominciarono i consulenti più furbi, che presero i nostri manuali e procedure e li "vendettero" alle medie aziende che volevano entrare nel business nucleare/spaziale come fornitori, poi si passò alle piccolo medie aziende, ma i furbi incapaci ed ignoranti in fatto di organizzazione continuarono a vendere manuali e procedure che si adattavano come i cavoli a merenda alle diverse realtà aziendali.
Nacque così la leggenda che per la certificazione qualità era soprattutto necessario produrre carta a quintali, perchè solo quella i furbi avevanmo a disposizione per copiare.
Quando nel 90 cominciai a prendere sul serio la norma (sempre ridendo, pero!) i miei concorrenti consulenti facevano manuali da 4-500 pagine, 4 dox pieni di procedure ed istruzioni di lavoro e due dox pieni di moduli.
Figuratevi come mi guardarono storto quando cominciai a riorganizzare le aziende e produrre manuali da 30 pagine max e le 15 procedure obbligatorie, di cui la più grossa era di 7-8 pagine contro le 30- 35 dei miei concorrenti che facevano le procedure con 5 pagine di preambolo, poi facevano la procedura chiacchierata, poi facevano il flow chart che ripeteva esattamente la procedura chiacchierata e finivano con la liturgia della distribuzione controllata con moduli , moduletti controfirmati, lettere di consegna all'interno dell'azienda!!, ecc.ecc.
Poi c'erano i cretini (non so usare un termine più caritatevole) che costringevano a tarare anche gli strumenti di indicazione, come i multimetri digitali che nelle officine servono solo a vedere se c'è la scossa o meno!.
Pensate che nel 95 mi decisi a fare il famoso corso delle 40 ore (corso residente in una bella villa del Friuli) e durante il corso dovetti confutare un sacco di cose ai docenti, come quello degli strumenti, i quali dovettero ammettere che alcune delle cose che confutavo erano ragionevoli, ma questo era quello che avevano insegnato anche a loro.
Non dico chi erano i docenti, ma allora occupavano cariche altisonanti in campo nazionale e tenevano congressi e convegni sulla qualità da far paura, oltre, ovviamente a scrivewre libri sulla qualità.
A NESSUNO PASSAVA PER LA MENTE IL CONCETTO CHE LA QUALITA' NASCE SOPRATTUTTO E PRIMA SDI TUTTO DA UNA SANA REVISIONE ORGANIZZATIVA, perchè le nostre aziende sono disorganizzate da cavare il fiato!
Eccovi spiegata la genesi dei sistemi qualità di carta!
Oggi non è più così, ma ...... ci siamo ancora molto vicini e la causa è sempre la insipienza di certi consulenti che, pagatissimi, vanno a fare danni milionari in giro.
Pensate che ho bloccato una azienda che lavora sull'automotive, che doveva farsi fare la consulenza per la ISO TS 16949 da due ragazze che a scuola avevano fatto l'una lettere antiche e l'altra psicologia, ma avevano un curriculum di una cinquantina di aziende certificare ISO 9001.....!
Io non ricordo di aver fatto certificare un'azienda se non dopo averla stravolta e/o rigirata come un calzino, perchè quasi tutte hanno problemi organizzativi enormi! ... e credetemi che non sto parlando solo dell'aziendina da 5 persone di Bepi Tola, ma trovare che una delle maggiori aziende italiane dell'automotive, (che non è la fiat) non fa il riesame del contratto con i fornitori e/o che consegna al fornitore le dime di controllo qualità finale diverse da quelle che ha in casa e poi apre una NC sui pezzi che arrivavano tutti sbagliati....... la dice lunga! |
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Gio Nov 11, 2010 9:24 pm Oggetto: |
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Paolo, eri, sei e rimarrai un mito! Grazie!
Filippo, Vega, quoto i vostri interventi.
Da questi 3 bei contributi si riesce a capire cosa è fare qualità e cosa non è fare qualità. |
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Qualentina Apprendista forumista

Registrato: 16/09/10 15:12 Messaggi: 80 Residenza: Ardea (RM)
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Inviato: Lun Dic 06, 2010 1:47 pm Oggetto: |
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Paolo...grazie alla tua esperienza mi sei sempre di aiuto!!! Prendo molti spunti dai tuoi interventi!  |
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