Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[QualitiAmo - Stefania]

Il solito vecchio costume italiano: sul lavoro la spintarella resta decisiva. L'articolo è de: "la Stampa".
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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[KK]

Beh è il vecchio ma sempre attuale concetto che in Italia purtroppo non vige la meritocrazia anzi, le conoscenze, il passaparola, la spintarella, la bustarella, sono tutti metodi molto più efficaci per trovare lavoro o per migliorare la propria posizione....

Chissà se e quando cambieranno le cose: mi viene voglia di dire che gli insegnamenti negativi di politica e grandi affari italiani non fanno che alimentare questo vizio, ma è anche radicato nella testa di noi italiani presunti furbi e cambiare questo è molto più difficile....
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Konsulente Kualità

[QualitiAmo - Alberto]

[Portello]

Scusate, ma letto l'articolo non mi sembra che siamo in una situazione patologica.
Qui non si parla del figlio dell'amico che pur non essendo capace viene cooptato d'ufficio alla carica di consigliere (ogni riferimento al Trota è voluto e intenzionale).
Si tratta di aziende che non vogliono assumere al buio, sfruttando precedenti rapporti di lavoro avuti da altri (fornitori o concorrenti). Quindi sono informazioni sul campo. Non mi sembra così brutto.

Mi ricordo che all'epoca della mia iscrizione ad un albo internazionale di auditor ISO9000, la lettera di presentazione di altro auditor già registrato era un tassello importante, al pari degli audit come osservatore o del superamento del corso di 40 ore.
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Portello
Più è semplice, meglio è

[Fagus]

Io farei una distinzione che mi sembra fondamentale: l'assunzione in un'Azienda privata fatta con il passa parola è un rischio che l'Azienda stessa si accolla (se non si è concordi con quanto scrive Portello). Diversa è la situazione in una PA o affine; lì il rischio lo assume l'intera società che deve pagare stipendio ed eventuali errori dovuti all'incapacità. E mi sembra ben diverso.
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Agostino

[QualitiAmo - Stefania]

Sono d'accordo con Agostino per quanto riguarda la PA.

Anche Portello ha ragione quando le aziende si affidano a professionisti già conosciuti con i quali hanno lavorato bene in passato ma, scorrendo l'organigramma della vostra organizzazione, vedete davvero rappresentata questa situazione?

Sono curiosa di sapere se da voi mancano gli "amici/parenti di..." del tutto (o parzialmente) incapaci, scelti al posto del giovane stagista laureato che è stato ampiamente sfruttato ma mai assunto.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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[Portello]

[bagaroz]

Essendo un'azienda famigliare i generi del proprietario (ormai ottantenne e figura nominativa) sono rispettivamente amministratore delegato e responsabile vendite dei nostri migliori mercati, mentre i loro figli si occupano di altro. I figli del proprietario pur non lavorando in azienda sono invece membri del Cda.
Per il resto non ci sono altre interferenze

[michela87]

Qui in azienda da me non ci sono giri strani di parentele... l'unica cosa è che metà dei dipendenti vivono in questo paesino sperduto.

Comunque, ora che sto cercando un nuovo lavoro, mi rendo conto che la conoscenza di certe persone o vecchi contatti o referenze varie hanno il loro peso, una mano te la possono dare, ma poi sarò io a dover dimostrare di valere qualcosa!

Per la PA non ne ho idea...però quante volte s'è sentito alla tv di casi di università/altri uffici pieni di persone imparentate!

[bagaroz]

A mio avviso il problema non è il fatto che siano imparentate.
Se il figlio di un luminare ad esempio ha capacità pari a quelle del padre è giusto ricopra ruoli anche importanti, il problema è se tali cariche vengono ricoperte non per merito ma per pura diciamo "osmosi" parentale

[Portello]

[Stregatto]

La Stampa ci ricorda che il lavoro si trova grazie a parenti e amici.

http://www3.lastampa.it/economia/sezioni/articolo/lstp/437276/