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7.3.5, 7.3.6, 7.5.3 per Studio di progettazione ingegneria

 
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> La futura ISO 9001, l'attuale ISO 9001:2015 e le versioni precedenti
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Autore Messaggio
Giulian.Ros
Nuova recluta del forum


Registrato: 21/01/10 18:11
Messaggi: 14

MessaggioInviato: Ven Gen 22, 2010 1:19 pm    Oggetto: 7.3.5, 7.3.6, 7.5.3 per Studio di progettazione ingegneria Rispondi citando

Ciao a tutti, mi sono appena iscritto e voglio presentare i problemi che stò affrontando.
Mi stò focalizzando sul manuale della qualità in particolarmodo cercando di sistemare i paragrafi che fanno riferimento ai seguenti punti della ISO 9001-2008:
- 7.3.5 Verifica della progettazione e dello sviluppo: la carenza sta nella definizione delle modalità di verifica dei software di calcolo. Avete qualche suggerimento

- 7.3.6 Modalità di svolgimento e registrazione della validazione della progettazione. Avete proposte??

- 7.5.2 Validazione dei procesi di erogazione del servizio: ho parecchi dubbi sul fatto di considerare l'attività di CSE (Coordinamento della sicurezza in esecuzione) e DL (Direzione lavori) come un unica grande fase oppure come una serie distinta di sottofasi:
- nel primo caso eviterei la definizione di questo punto
- nel secondo invece dovrei definire tutte le modaità.


Spero che qualcuno possa aiutarmi
Grazie
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gibbosky
Forumista di Sicurezza


Registrato: 21/09/07 18:46
Messaggi: 1049
Residenza: Terni

MessaggioInviato: Ven Gen 22, 2010 2:37 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao e benvenuto o benvenuta !
Anzitutto credo sia bene chiarire o quantomeno provarci la differenza tra riesame e verifica.
Il riesame è una parte della progettazione con caratteristiche INTERFUNZIONALI, vale a dire che al riesame intervengono tutti i gruppi di progettazione e vengono valutate le corrispondenze con i requisiti in ingresso alla progettazione (siano essi cogenti o meno).
La verifica è invece ritenibile la "prova del nove" che il calcolo critico sia stato eseguito a dovere, lo scrupolo del progettista che i calcoli siano tali da non mandare a ........ l'intero progetto.
Sebbene il 7.3.6 segua il 7.3.5 a mio avviso sarebbe il caso che il progettista si presentasse al riesame con le sue verifiche già fatte... a volte in sede di riesame può capitare che gruppi diversi di progettazione vogliono portare acqua al proprio mulino... se si vuole contestare eventuali scelte perchè ritenute insensate è necessario dare evidenza che siano tali.
Fatte queste premesse, come VALIDARE ???
Hai presente la beneamata e cara (che tanto ci ha fatto sudare) scienza delle costruzioni ? ebbene ad esempio che ne so... puoi verificare a mano una sezione... oppure potresti utilizzare il tuo software per il calcolo di qualcosa di noto...e di verificabile con carta e penna...
Per la registrazione della validazione, ammesso che tu non abbia probelmi nel farla...un modulo ad hoc non credo sia di difficile fattezza ...
Anche un verbale che attesti la validazione avvenuta, il difficile è comprendere come validare...non come registrare la validazione.

Spero di esserti stato di aiuto...

ma aspettiamo Paolo...che di progettazione ne sa e e tante.

gibbosky
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Giulian.Ros
Nuova recluta del forum


Registrato: 21/01/10 18:11
Messaggi: 14

MessaggioInviato: Ven Gen 22, 2010 4:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

ti ringrazio, sei stato chiaro nella spiegazione, che di per se non si discosta dalla mia interpretazione.Tuttavia credo di non essermi spiegato al meglio:

Cercavo, per i punti sopra indicati, una descrizione abbastanza dettagliata da inserire nei rispettivi paragrafi del Manuale della Qualità.
Una specie di copia e incolla di parti di Manuali della Qualità per potermi così avvalere di una terminologia specifica.. perchè mi pare di capire che un ruolo decisivo è proprio svolto dal lessico/terminologia adottato/a.
Poi la struttura e le metodologie specifiche al mio caso le ho abbastanza chiare a parte quel dubbio relativo al paragrafo 7.5.2 .

Grazie per l'aiuto
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26638

MessaggioInviato: Ven Gen 22, 2010 4:23 pm    Oggetto: Rispondi citando

Uhm...i copia-incolla non funzionano mai bene. Decisamente meglio comprendere la situazione del caso per poi esplicitarla nero su bianco.

Se, però, vuoi solo un testo di riferimento, potresti provare con una ricerca approfondita mirata su file .doc e .pdf e chiavi di ricerca preferibilmente in inglese. Con un po' di pazienza qualcosa dovresti tirare fuori...
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Ven Gen 22, 2010 8:54 pm    Oggetto: Rispondi citando

Caro Giulian,
Gibbosky chiama e io rispondo.
Stefania mi ha preceduto sul copia incolla, io ho messo nel Cd allegato al mio libro per le società di ingegneria un manuale e tutte le procedute con moduli relativi: costicchia, ma se chiedi a Legislazione tecnica editrice te lo mandano anche con lo sconto.
Adesso veniamo ai tuoi quesiti: Gibbosky hati ha dato una idea di riesame un po' vicina ad un riesame della direzione, mentre io ssarei portato a dire che il riesame lo deve fare chiunque affronti una fase della progettazione e prima di cominciare controlli di avere tutti i dati di ingresso, tutte le informazioni, poi a fase eseguita vada a controllare che l'output della fase sia congruente con i dati di ingresso: niente di tecnico solo controlli di corrispondenza e congruità. La verifica invece è, come dice giustamente Gibbosky una o più prove del nove, cioè se hai fatto i calcoli con un software di calcolo , ripeti anche parzialmente nei punti critici un calcolo anche approssimativo con le regole della scienza delle costruzioni o anche per semplice confronto di risultati ottenuti in casi simili (altri progetti confrontabili)
La validazione del software è appunto una verifica del SW facendo dei calcoli alternativi , un po' come le verifiche (dimenticavo che queste ultime che si fanno in fasi definite e stabilite del progetto, addirittura le pianifichi quando fai la WBS al momento di programmare la progettazione), magari controllando la bontà del SW in un numero discreto di casi, di solito agli estremi del campo di applicabilità: ricordo il caso di un SW progettato per strutture a pianta rettangolare che applicato per una struttura civile a base triangolare (triangolo isoscele, moto acuto) ha evidenziato gravi problemi nel calcolo dei nodi di vertice.
La validazione del progetto è una cosa moto semplice da fare e da registrare.
Di solitola validazione si fa prima che il progetto (o suo stralcio cantierabile) venga consegnato al cliente/cantiere. Il capo chiama chi ha eseguito il progetto (o stralcio) e con loro controlla che siano stati fatti tutti i riesami e tutte le verifiche di fase e che il progetto risponda a tutti i requisiti di ingresso: in pratica è un "super riesame", per vedere che non si siano fatte sciocchezze o dimenticato cose importanti. Sottolineo che il capo no deve mettersi la a rifare il progetto: deve fidarsi che i suoi abbiano fatto bene il lavoro e quindi non va a entrare nel merito tecnico, anche se con la sua esperienza di solito è in grado di andare a verificare a colpo d'occhio se ci sono errori pacchiani. La registrazione della validazione è di solito la firma sugli elaborati (alcuni emettono una check list, come vedrai nel mio libro, in cui ho riportato la modulistica anche per questa bisogna! (termine del 1800 che mi è venuto spontaneo, ma credimi sono meno vecchio di quanto pensi)
Da ultimo il CSE e la DL sono due processi diversi e comunque non sono certo da validare, altrimenti saresti costretto a validare anche tutto il tuo mestiere!
Per adesso ciao, se non sono stato chiaro dimmelo pure ...chiaro!
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Giulian.Ros
Nuova recluta del forum


Registrato: 21/01/10 18:11
Messaggi: 14

MessaggioInviato: Lun Gen 25, 2010 5:42 pm    Oggetto: Rispondi citando

Il dubbio sull'applicabilità del 7.5.2 ai processi di DL e CSE mi rimane...
Se intendo il coordinamento sicurezza in cantiere come un unico processo dall'inizio alla fine del cantiere, devo chiedermi cosa vuol dire "il risultato non può essere verificato da successive attività di monitoraggio o misurazione e, di conseguenza, le carenze possono evidenziarsi solo quando il prodotto è già in uso o il servizio è stato erogato"?
In particolare, la parola "successive" si intende (A) successive alla fine del servizio o (B) successive una all'altra ma interne allo svolgimento del servizio?
Mi spiego.
se "risultato" = infortunio, questo NON può verificarsi dopo la fine del servizio (cantiere) ma non posso misurare con misure di tipo (A) in quanto costituisce una carenza che si manifesta "durante" il servizio. In tal caso applicherei il 7.5.2.
Se invece penso a misure di tipo (B), posso verificare giorno per giorno l'andamento infortunistico, e le carenze si manifesterebbero prima della fine del servizio, per cui sembrerebbe più logico NON validare.

Per la DL, invece, se "risultato"= "costruito conforme al progetto ed alla buona tecnica" le carenze possono manifestarsi dopo (es.: malfunzionamenti, difformità varie). Qui sembra che dovrei validare, anche se durante il servizio potrei fare misure di tipo (B).

Troppo complicato?
Fatemi sapere che ne pensate...
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Lun Gen 25, 2010 11:56 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ho un po' di sonno e domani mi aspettano 8 ore di lezione per spiegare ed applicare ad un caso pratico la design review e la value analysis, perciò ti richiamo le ultime righe del tuo post precedente: non devi validare quei processi!, proprio perchè tu sei chiamato a sorvegliare il comportamento di altre persone.
Tu al massimo potrai definire come e quando esercitare la tua sorveglianza e ,magari, studiare i punti in cui ci sono i rischi maggiori, e studiare le azioni di contrasto/mitigazione, ma ti devi fermare lì. In un altro cantiere la situazione sarà diversa etc. ma da qui (definizione dei tuo punti e metodi di controllo) a passare alla validazione ce ne corre!. Lascia perdere il 7.5.2!
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