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MF78 Nuova recluta del forum
Registrato: 10/02/08 19:15 Messaggi: 22 Residenza: Sansepolcro(AR)
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Inviato: Lun Lug 27, 2009 5:36 pm Oggetto: Esclusione punto 7.3 |
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L'azienda in corso di certificazione è un molino che produce mangimi semplici e farine.(macina grano, granturco, orzo e a volte li miscela assieme, stop)
come posso motivare l'esclusione del punto in questione? (progetto e sviluppo)
Io ho descritto così:
i nostri prodotti non richiedono l’implementazione di procedure di progettazione o sviluppo in considerazione del fatto che il processo di lavorazione consta di una sola fase di trasformazione delle materie prime (triturazione) che non richiede pertanto processi preliminari di progettazione. Il processo di sviluppo, essendo i prodotti finiti fortemente influenzati dalle caratteristiche intrinseche delle materie prime, può essere attuato solo in fase di produzione primaria della stessa, esulando quindi dalle responsabilità aziendali o con l'aggiornamento degli impianti di triturazione, operazione affidata ad aziende specializzate esterne. Inoltre le caratteristiche del prodotto finito sono dettate dalle specifiche richieste del cliente comunicate prima di ogni ordine.
potrebbe andare? |
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Lun Lug 27, 2009 9:13 pm Oggetto: |
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ciao MF, se:
- non definite voi i parametri di macinazione (progettare le calibrazioni dei mangimi)
- non sviluppate voi né impiantistica, né manutenzione preventiva
- non sviluppate i processi produttivi o quelli organizzativi
-non vi interessa avere definito almeno una traccia per una metodologia di gestione dei progetti (di ogni tipo)
- non avete a che fare con un certificatore lungimirante
allora
non hai problemi, dichiari che non applichi il capitolo 7.3 e va.
Io suggerisco sempre di dotarsi dello strumento, in modo di essere pronti ad usarlo. Ma per fortuna la 9001 concede la libertà di decidere di non dotarsi di strumenti se lo si ritiene.
Credimi, fai lo sforzo di preparare una procedurina, magari semplice semplice (solo lo sforzo di fare la riflessione su come gestire la progettazione da valore aggiunto)... così appena siete confrontati con un progettino siete già armati e guadagnate un sacco di tempo. |
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Fabrizio Amico/a di QualitiAmo

Registrato: 24/07/09 16:03 Messaggi: 230 Residenza: Vicenza
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Inviato: Mar Lug 28, 2009 8:05 am Oggetto: |
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Sono d'accordo con Dario anche se i "parametri di macinazione" li puoi tranquillamente considerare ingegnerizzazione del processo e non progettazione.
Non mi piace proprio quel <<esulando>>, secondo me potrebbe far storcere il naso ai valutatori.
Un ultima cosa, io chiuderei il tutto con una frasetta tipo "l'esclusione del punto 7.3 della norma non è quindi pregiudizievole sui requisiti richiesti e sulla qualità del prodotto finito".
Ciao
L'ultima modifica di Fabrizio il Mer Lug 29, 2009 2:30 pm, modificato 1 volta |
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MF78 Nuova recluta del forum
Registrato: 10/02/08 19:15 Messaggi: 22 Residenza: Sansepolcro(AR)
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Inviato: Mer Lug 29, 2009 11:56 am Oggetto: |
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Grazie ragazzi.
Riguardo "all'esulando" ho già provveduto, non piaceva neanche a me.
Ottima anche l'osservazione di Fabrizio per la parte finale.
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Mer Ago 26, 2009 11:32 pm Oggetto: |
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Ho avuto modo di preparare per la ISO un'azienda che aveva gli stessi problemi: produceva spezie, macinando in casa e miscelando con macchine manutenute e monitorate in pratica dal produttore delle macchine stesse con un contratto di manutenzione programmata.
Mi sono divertito a sviluppare la documentazione di attraversamento dell'azienda, facendone risultare [b]un solo pezzo di carta[/b] dato che l'offerta al cliente veniva riportato sulla prima sezione, che se confermato diventava ordine con l'aggiuta delle date di consegna e dei requisiti aggiuntivi (condizioni di packaging, spedizione ecc ecc). Lo stesso pezzo di carta diventava ordine di produzione (sezione 3) mettendo le crocette sulle fasi di ciclo, ciascuna con i parametri di regolazione della macchina e/o istruzioni particolari (dimenticavo che serviva anche come foglio di prelievo da magazzino e di input alla gestione dei riordini/segnalazioni di sottoscorta: sezione 4). La produzione segnava date e tempi di esecuzione e inviava a magazzino merce e foglio; quest'ultimo rientrava al commerciale e poi all'amministrazione come segnale di ordine pronto (se l'ordine era di più righe: ad ogni riga ovviamente un foglio, con area di attesa fisica per l'evasione dell'ultima riga dell'ordine).
A me non piacciono le spezie, ma mi sono divertito molto. Inutile dire che ho escluso la progettazione essendo nel sistema stesso prevista la pianificazione, la programmazione, la definizione dei parametri di ciclo di lavoro e di ogni altra istruzione operativa per l'intero flusso di attraversamento (il 4.1 era davvero presente). Qualcuno potrà obiettare che la definizione delle "ricette" e cioè la scelta dei materiali di partenza, la granulometria da impostare in macchina, le percentuali dei componenti in miscela, e poi le temperature di trattamento, i parametri relativi alle regolazioni delle singole macchine (che influenzano la qualità del prodotto finito) siano la vera progettazione .... ma allora tutto il know how di ogni settore dell'azienda è soggetto di progettazione... e il cuoco assaggiatore del ristorante è un progettista/validatore. Credo che il 7.3, nato fin dal 1987 con la 29001 (allora mi pare che fosse il 4.4) in una norma production oriented, voglia riguardare essenzialmente le attività di definizione morfologica e funzionale di un prodotto, fatta per dare specifiche al costruttore. Nel caso del molino c'è poco da progettare, anzi la ricetta è già definita dal cliente. Nel caso delle spezie sarei d'accordo con chi obiettasse che ci debba essere un maitre che, con opportune prove organolettiche di definizione della miscela possa "progettare" la ricetta, anche in dipendenza delle caratteristiche dei componenti che hanno più o meno sapore a seconda delle condizioni climatiche in cui sono cresciuti e relativi collaudi finali, con correzioni eventuali.... ma vi assicuro che non lo fanno! (quando gliel'ho proposto mi hanno guardato storto e detto che gli operatori acquisiscono esperienza tale da modificare le istruzioni da soli!, io ho preteso che ovviamente questi esperti operatori registrassero le modifiche ..... almeno!.) |
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Gio Ago 27, 2009 9:11 am Oggetto: |
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Ma ciao Paolo, benrientrato dalla banchisa del mare artico ... ops no eri in montagna...
Ottima spiegazione la tua.
Io mi sono spesso trovato in situazione di dover suggerire se escludere o no elementi come la progettazione o la gestione degli strumenti di misura.
La mia scelta è sempre stata (oggi so che ho anche sbagliato in più occasioni) di valutare prima a chi stavo suggerendo l'esclusione o no.
Se si trattava di un'organizzazione molto standardizzata, con poco margine di manovra, statica, spesso (non sempre) andavo sull'esclusione.
Altrimenti, specialmente quando far attechire il sistema e fargli fare i primi giri a freddo era cosa immane, allora ero per "sviluppa tutto, che almeno ti fai le ossa e la vaccinazione te la fai tutta di un botto"... (e qui ho sbagliato alcune volte, creando o potenziando quelle che si dicono le "idiosincrasie da qualitese").
Poi si impara, si cresce...
Ma rimango convinto che per escludere la progettazione devi essere certo che o davvero è un tema talmente alieno oppure sai che se ne avessero bisogno, se la possono tranquillamente progettare da soli.
Specialmente dove si parte da un livello bassino è meglio dare una mano a definire una metodologia di project management, che è sempre utilissima a tutti anche nella vita privata... io la vedo come un valore aggiunto. Ma charamente non va definito un processo da scienziato, ma un prcessino accessibile e umano, meglio se bovino :-)
Bellissima la tua (come l'era?) ... chi ca vosa püse al ga la vaca... o molto simile che hai lasciato di là... sole1
ciao ciao |
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