Il forum sulla Qualità di QualitiAmo

[Simo]

Ciao a tutti.

Sto seguendo un progetto di consulenza presso una piccola azienda che lavora per il settore biomedicale.

La forza di questa piccola realtà è la realizzazione di prodotti customizzati sulle richieste e sulle esigenze dei clienti. L'altro lato della medaglia, però, è la grande proliferazione di codici dovuta al fatto che viene generato un nuovo articolo anche se si cambia solamente il colore di un cavo.

Cosa vi viene in mente per gestire in maniera più snella tutto il sistema?

[dario]

mi pare si chiami PDM o in buon italiano "gestione della configurazione".
Se segui un metodo di gestione configurazione hai la risposta...

pensa al settore aeronautico, dove devi gestire in modo certosino la configurazione di una macchina che è composta da diecimila part number e ogni part number ha più configurazioni...
funziona!
Pesantino, ma funziona!
Anche a carta! ricordo che per il PC7 della Pilatus un omino del mio gruppo di engineering gestiva a mano il tutto e non toppava mai di una virgola...

[bull]

utilizza le varianti ad uno stesso codice piuttosto che codici diversi. ciao!

[Quality]

Questi consulenti...
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Se lo puoi sognare, lo puoi fare.

[Simo]

Cosa ho detto / fatto che non va?

Grazie per tutti i consigli, amici.

[Quality]

Assolutamente nulla Simo, assolutamente!

Solo mi sono un po' soffermato (con un po' di cattiveria, lo ammetto) sul fatto che un consulente chieda consulenza in un forum, dove magari partecipano proprio rappresentanti dell'Azienda "cliente" che compra il servizio di consulenza.

Non ti arrabbiare Simo, so di essere stato cattivo, ma ogni tanto un po' di pepe stimola la discussione.
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Se lo puoi sognare, lo puoi fare.

[Simo]

Proprio perché al mio cliente non voglio vendere "fumo" mi sembra giusto confrontarmi con voi.

Purtroppo essere consulente non mi dà l'accesso automatico a tutta la conoscenza sulla materia (magari! Avrei già scritto una decina di libri e sarei milionaria) e credo che domandare, ascoltare e confrontarsi mi aiuti a crescere e a migliorare.

Se poi qualcuno non se la sente, può sempre non rispondermi, non me la prenderò e la "cattiveria" te la perdono, ho capito lo spirito.

Ciao!

[dario]

Simo, io apprezzo e stimo moltissimo chi chiede, si confronta, cresce, specialmente se consulente!
L'umiltà e la voglia di crescere sono ingedienti magici e indispensabili del mestiere di chi lavora con la Q.

[Le president]

La gestione della configurazione in ambito avionico è un requisito specifico della EN9100 e molti clienti sono molto fiscali su questo aspetto.
In definitiva lo scopo è quello di garantire che un oggetto o meglio un assieme sia tenuto sotto controllo principalmente dal punto di vista della sua intercambiabilità e che sia tracciata una storia delle modifiche a cui viene sottoposto durante il suo ciclo di vita.
E' per questo motivo che si distinguono le modifiche in "minori" e "maggiori"
Le minori sono quelle che non impattano sulla cosidetta Form/Fit/Function (Physical, functional, and performance characteristics) e quindi potrebbe essere il cambio di colore del filo, le maggiori sono tutte le altre ma in ogni caso ogni modifica anche solo nelle prestazioni di un apparato deve essere tracciata.
Se non ricordo male esiste una norma MIL che indica le modalità per una gestione della configurazione ora cerco e poi ti dico.
Per esempio il PDM della mia precedente azienda generava un codice parlante di (mi sembra) 14 digit in cui gliultimi 5 rappresentavano lo stato di modifica dell'oggetto: 01.02 significa quindi che il mio apparato ha subito una modifica minore ed il codice è passato da 01.01 a 01.02. L'assieme è intercambiabile con il 01.01 (che rimane producibile per eventuali parti di ricambio)
Tutto chiaro.........
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Non conosco nulla al mondo che abbia potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando comincia a splendere.

Emily Dickinson

[Quality]

Ciao Simo,

ti ringrazio per il perdono (virtù dei potenti) e condivido in pieno quanto affermato da Dario.

La mia è stata una provocazione premeditata, al solo scopo di gettare un sasso nell'acqua e misurarne le reazioni (di tutti).
Prometto comunque di non fare più esperimenti di questo tipo...

Lasciatemi dire però che, purtroppo, l'approccio di Simo rappresenta un'eccezione nel mondo delle consulenze.
Troppo spesso infatti (ma magari è solo una mia impressione) ho visto consulenti che cercavano unicamente di "vendere" il proprio pacchetto pre-confezionato, senza fare lo sforzo di modellare e "cucire" le consulenze sulla base delle caratterisitiche proprie dell'Azienda cliente e senza "savare" quanto di buono magari già si trova in azienda e sulla quale basterebbe solo qualche piccola correzione o aggiustamento.

Cosa ne pensate?
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Se lo puoi sognare, lo puoi fare.

[Le president]

Ecco la MIL:

MIL-STD-973 Configuration Management
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Non conosco nulla al mondo che abbia potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando comincia a splendere.

Emily Dickinson

[Simo]

Grazie infinite, presidente.

Quality, non posso che darti ragione, purtroppo. La nostra categoria è detestata spesso con ragione.
Permettimi di dire, però, che se certi consulenti riescono a trovare un mercato è, spesso, perché chi li assume cerca gente così, capace solo di buttare fumo negli occhi e senza un minimo di preparazione.
Sbaglio?
Chi è la vittima e chi è il carnefice in questo sistema malato?

[Quality]

Concordo Simo, direi che hai colto il problema.

Aziende alla ricerca del "bollino" hanno bisogno di consulenti col pacchetto pronto.
Aziende serie hanno bisogno di consulenti preparati, motivati ed in grado di trasferire la conoscenza.

Buon lavoro.
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Se lo puoi sognare, lo puoi fare.

[dario]

[Simo]

Dario...che dire? Grazie infinite!!!!!