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Presentazione+aiuto SPC/progettazione carte di controllo

 
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Gli strumenti per gestire la Qualità
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Autore Messaggio
veronicaperuzzi
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MessaggioInviato: Lun Mag 09, 2016 3:04 pm    Oggetto: Presentazione+aiuto SPC/progettazione carte di controllo Rispondi citando

Piacere di conoscere tutti voi,
mi chiamo Veronica e mi occupo di Qualità da quando ho finito i miei studi universitari.
Essendo abbastanza fresca nel settore, mi trovo ad affrontare delle questioni nuove e non del tutto chiare.
In questo caso ho deciso di provare a chiedervi aiuto per quanto riguarda l'implementazione di qualche modulo di controllo statistico di processo.
E' richiesto ormai comunemente da tutti i nostri clienti questo tipo di analisi su alcuni dei parametri significativi riguardanti il nostro prodotto.
Non essendo implementato ancora nessun tipo di analisi nella realtà in cui mi sono inserita, ho pensato di provare a cominciare strutturando una tavola di controllo R-X medio Chart su dei parametri misurati sul prodotto, significativi e più richiesti.
Strutturandola ho avuto parecchi dubbi sul definire il numero di m-campioni con n-determinazioni casuali.
In generale quale è l'ampiezza di dati raccolti più "opportuna" per ottenere una carta di controllo significativa e veritiera?
In seguito a questi dubbi chiaramente ho delle problematiche riguardo alla decisione dei fattori da scegliere per la costruzione di queste carte di controllo di variabili.
Forse con un esempio pratico la cosa si fa più comprensibile. Se decidessi di avere un numero m di campioni pari a un mese (m=30 campioni) con n determinazioni giornaliere che però non sono costanti, come dovrei muovermi?
Fondamentalmente queste misurazioni vengono fatte ad ogni lotto di produzione, ma non tutti i giorni si produce la stessa quantità di lotti.
Quale è la maniera più conveniente per elaborare un documento SPC?
Vi ringrazio anticipatamente per l'aiuto e le utili informazioni che ho trovato in questo forum!
Buona Giornata

Veronica
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MessaggioInviato: Lun Mag 09, 2016 3:15 pm    Oggetto: Re: Presentazione+aiuto SPC/progettazione carte di controllo Rispondi citando

veronicaperuzzi ha scritto:
Piacere di conoscere tutti voi,
mi chiamo Veronica e mi occupo di Qualità da quando ho finito i miei studi universitari.
Essendo abbastanza fresca nel settore, mi trovo ad affrontare delle questioni nuove e non del tutto chiare.
In questo caso ho deciso di provare a chiedervi aiuto per quanto riguarda l'implementazione di qualche modulo di controllo statistico di processo.
E' richiesto ormai comunemente da tutti i nostri clienti questo tipo di analisi su alcuni dei parametri significativi riguardanti il nostro prodotto.
Non essendo implementato ancora nessun tipo di analisi nella realtà in cui mi sono inserita, ho pensato di provare a cominciare strutturando una tavola di controllo R-X medio Chart su dei parametri misurati sul prodotto, significativi e più richiesti.
Strutturandola ho avuto parecchi dubbi sul definire il numero di m-campioni con n-determinazioni casuali.
In generale quale è l'ampiezza di dati raccolti più "opportuna" per ottenere una carta di controllo significativa e veritiera?
In seguito a questi dubbi chiaramente ho delle problematiche riguardo alla decisione dei fattori da scegliere per la costruzione di queste carte di controllo di variabili.
Forse con un esempio pratico la cosa si fa più comprensibile. Se decidessi di avere un numero m di campioni pari a un mese (m=30 campioni) con n determinazioni giornaliere che però non sono costanti, come dovrei muovermi?
Fondamentalmente queste misurazioni vengono fatte ad ogni lotto di produzione, ma non tutti i giorni si produce la stessa quantità di lotti.
Quale è la maniera più conveniente per elaborare un documento SPC?
Vi ringrazio anticipatamente per l'aiuto e le utili informazioni che ho trovato in questo forum!
Buona Giornata

Veronica


Ciao Veronica,
anzitutto benvenuta nel forum! Wink

Veniamo ora ai tuoi quesiti, partendo dall'ipotesi che tu voglia costruire una carta di controllo per variabili e non per attributi.

Se A e B sono le caratteristiche (misurabili, es. lunghezza, diametro, larghezza, ecc.) del prodotto che vuoi monitorare, e X è il processo produttivo del prodotto, caratterizzato da una data di inizio e fine produzione e da un lotto di produzione (es. 1000 pezzi), la carta di controllo X-R consente di monitorare eventuali fuori tolleranza.

Solitamente per impostare una buona carta di controllo si effettuano 25 campionamenti di 5 pezzi consecutivi.

Es.

se devo produrre 1000 pezzi, prelevo per 25 volte, 5 pezzi consecutivi per un totale di 125 pezzi campionati.

La frequenza di campionamento dei 5 pezzi consecutivi sarà ogni 40 pezzi (1000/25).

Per maggiori dettagli puoi far riferimento alla norma UNI ISO 8258:2004 oppure ai manuali SPC dell'AIAG.
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veronicaperuzzi
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MessaggioInviato: Lun Mag 09, 2016 3:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie della risposta!
Effettivamente avevo trovato questo genere di numeri studiandoci un po' su, ma non è facile applicarlo praticamente al mio settore.
Mi spiego meglio: non ho effettivamente dei "pezzi" da produrre. Il controllo viene effettuato su un laminato prodotto e diviso per lotti a seconda della materia prima usata.
Si hanno per esempio dei controlli sullo spessore che sono standard in frequenza di campionamento per ogni rotolo di laminato prodotto.
La questione è che prendendo come frequenza di campionamento una giornaliera, mi risulta un numero di misure consecutive che può variare ogni giorno, a seconda appunto di quanto materiale viene prodotto.
Come posso gestire questa situazione?
Forse sto sbagliando approccio iniziale?
Ti ringrazio molto.
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MessaggioInviato: Lun Mag 09, 2016 4:48 pm    Oggetto: Rispondi citando

veronicaperuzzi ha scritto:
Grazie della risposta!
Effettivamente avevo trovato questo genere di numeri studiandoci un po' su, ma non è facile applicarlo praticamente al mio settore.
Mi spiego meglio: non ho effettivamente dei "pezzi" da produrre. Il controllo viene effettuato su un laminato prodotto e diviso per lotti a seconda della materia prima usata.
Si hanno per esempio dei controlli sullo spessore che sono standard in frequenza di campionamento per ogni rotolo di laminato prodotto.
La questione è che prendendo come frequenza di campionamento una giornaliera, mi risulta un numero di misure consecutive che può variare ogni giorno, a seconda appunto di quanto materiale viene prodotto.
Come posso gestire questa situazione?
Forse sto sbagliando approccio iniziale?
Ti ringrazio molto.


Veronica,

il tuo obiettivo è eseguire un controllo in accettazione della materia prima o del prodotto finito?
Cosa e come produce la tua azienda?

Bisogna capire se è il caso di effettuare il collaudo statistico o se invece occorre un collaudo al 100% o comunque seguendo un piano di campionamento personalizzato.
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MessaggioInviato: Lun Mag 09, 2016 4:48 pm    Oggetto: Rispondi citando

veronicaperuzzi ha scritto:
Grazie della risposta!
Effettivamente avevo trovato questo genere di numeri studiandoci un po' su, ma non è facile applicarlo praticamente al mio settore.
Mi spiego meglio: non ho effettivamente dei "pezzi" da produrre. Il controllo viene effettuato su un laminato prodotto e diviso per lotti a seconda della materia prima usata.
Si hanno per esempio dei controlli sullo spessore che sono standard in frequenza di campionamento per ogni rotolo di laminato prodotto.
La questione è che prendendo come frequenza di campionamento una giornaliera, mi risulta un numero di misure consecutive che può variare ogni giorno, a seconda appunto di quanto materiale viene prodotto.
Come posso gestire questa situazione?
Forse sto sbagliando approccio iniziale?
Ti ringrazio molto.


Veronica,

il tuo obiettivo è eseguire un controllo in accettazione della materia prima o del prodotto finito?
Cosa e come produce la tua azienda?

Bisogna capire se è il caso di effettuare il collaudo statistico o se invece occorre un collaudo al 100% o comunque seguendo un piano di campionamento personalizzato.
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veronicaperuzzi
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MessaggioInviato: Lun Mag 09, 2016 5:09 pm    Oggetto: Rispondi citando

La mia azienda produce film plastico.
Accoppiando diversi generi di materia prima, ogni giorno vengono prodotte un numero variabile di bobine di prodotto che seguono già un controllo di qualità con una frequenza prestabilita.
L'idea era di utilizzare le carte di controllo per il nostro prodotto finito.
Il controllo verrebbe fatto su alcuni parametri significativi misurati sul material prodotto ogni giorno.
per esempio prendiamo lo spessore. Per ogni lotto prodotto misuro in 3 punti lo spessore, calcolo la media e considero quel dato valido per il lotto
Ogni giorno produco un numero variabile di lotti: 3,4,5...
Considerando m-giorni all'anno con n-misurazioni per giorno, ho che n può variare.
E' possibile utilizzare un tipo di controllo con le carte?
Ti ringrazio.
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MessaggioInviato: Mar Mag 10, 2016 8:25 am    Oggetto: Rispondi citando

veronicaperuzzi ha scritto:
La mia azienda produce film plastico.
Accoppiando diversi generi di materia prima, ogni giorno vengono prodotte un numero variabile di bobine di prodotto che seguono già un controllo di qualità con una frequenza prestabilita.
L'idea era di utilizzare le carte di controllo per il nostro prodotto finito.
Il controllo verrebbe fatto su alcuni parametri significativi misurati sul material prodotto ogni giorno.
per esempio prendiamo lo spessore. Per ogni lotto prodotto misuro in 3 punti lo spessore, calcolo la media e considero quel dato valido per il lotto
Ogni giorno produco un numero variabile di lotti: 3,4,5...
Considerando m-giorni all'anno con n-misurazioni per giorno, ho che n può variare.
E' possibile utilizzare un tipo di controllo con le carte?
Ti ringrazio.


A questo punto mi sembra un pò forzato...

anzitutto non è corretto calcolare la media di 3 punti dello spessore, ma è più corretto (in caso di collaudo statistico) misurare sempre e solo nello stesso punto, quindi 1 misura, senza medie....questo perchè la carta di controllo si occupa già di considerare la variazione tra una rilevazione e un'altra all'interno dello stesso sottogruppo (esempio i famosi 5 pezzi consecutivi), e anche tra sottogruppi.

Fare la media, significa alterare i valori...

In ogni caso, credo che il controllo che è già in essere sia più che sufficiente, nel senso che vista la natura del prodotto (bobina), il collaudo stastitisco mi sembra poco utile, oltre chè oneroso...

Nel tuo caso, meglio adoperare un piano di campionamento ed effettuare il collaudo al 100% di tutte le caratteristiche sui campioni prelevati...
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veronicaperuzzi
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MessaggioInviato: Mar Mag 10, 2016 8:47 am    Oggetto: Rispondi citando

Effettivamente quello che viene fatto è misurare lo spessore di una bobina in 3 punti e tutte le bobine prodotte vengono controllate.
E' comunque richiesto pero' di implementare un controllo statistico di processo e di conseguenza ho pensato di provare a inserire una carta di controllo insieme alla classica distribuzione normale.
Se questo metodo però non è del tutto corretto, posso chiederti cosa mi consiglieresti di fare ?
Ti ringrazio!
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MessaggioInviato: Mar Mag 10, 2016 11:57 am    Oggetto: Rispondi citando

veronicaperuzzi ha scritto:
Effettivamente quello che viene fatto è misurare lo spessore di una bobina in 3 punti e tutte le bobine prodotte vengono controllate.
E' comunque richiesto pero' di implementare un controllo statistico di processo e di conseguenza ho pensato di provare a inserire una carta di controllo insieme alla classica distribuzione normale.
Se questo metodo però non è del tutto corretto, posso chiederti cosa mi consiglieresti di fare ?
Ti ringrazio!


Chi te lo richiede? il Cliente? Vi richiede il rispetto di determinati valori di Cp-Cpk?

La carta di controllo ha valore se i controlli vengono effettuati su bobine derivanti dallo STESSO processo, ove per STESSO processo intendo processo iniziato e finito con le stesse impostazioni di set-up, attrezzaggio, macchine, operatori, condizioni esterne, data inizio/fine, lotto produzione di uno e uno solo prodotto (no famiglia di prodotti).

Al variare di uno di questi parametri, stiamo parlando già di un'altro processo e non ha senso considerarlo nello stesso studio statistico.

Ciò detto, io prima di impostare qualsiasi controllo, definirei dei CHECK-POINT ovvero dei punti di controllo dello spessore della bobina, in modo da poterli confrontare tra loro.

Magari posso anche considerarli come caratteristiche separate, ovvero:

SPESSORE CHECKPOINT A
SPESSORE CHECKPOINT B
SPESSORE CHECKPOINT C

Imposterei i campi di tolleranza (uguali per tutti), e proverei a campionare secondo le indicazioni che ti ho detto prima (se possibile).

L'importante è ragionare per "sottogruppi razionali" ovvero per gruppi di bobine consecutivamente prodotte (solitamente il numero del sottogruppo è 3 o preferibilmente 5).
Mentre il numero di campionamenti preferibile è di 20-25 .
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veronicaperuzzi
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MessaggioInviato: Mar Mag 10, 2016 12:48 pm    Oggetto: Rispondi citando

Consideriamo che vengono prodotti circa 1000 m lineari derivanti dallo STESSO processo iniziato e finito con le stesse impostazioni di set-up, attrezzaggio, macchine, operatori, condizioni esterne, data inizio/fine, lotto produzione di uno e uno solo prodotto. Ne risulta una bobina.
Su questa si raccolgono 3 dati di spessore.
Ogni giorno viene ripetuto il ciclo per 6/7 volte mediamente, ottenendo 6/7 bobine. Quindi alla fine della giornata si hanno 3*7=21 dati di spessore. Ogni volta i dati di spessore vengono presi rispettivamente nello stesso punto: una misura a sinistra, una al centro e una a destra.
Non è possibile effettuare misure ripetute sula stessa bobina prodotta in modo da avere dei sottogruppi razionali.
L'idea era di far diventare il sottogruppo razionale: una giornata lavorativa, in cui vengono eseguiti dai 5 a 7 cicli ripetuti (quelli che ho elencato qui sopra) con stesse impostazioni di set-up, attrezzaggio, macchine, operatori; ottenendo un lotto composto da 6/7 bobine giornaliere.
Questo tipo di ragionamento è sbagliato?
Ti ringrazio del supporto! Cominciare senza un'idea precisa di come implementare al meglio un controllo è inutile!
Veronica
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MessaggioInviato: Mar Mag 10, 2016 1:23 pm    Oggetto: Rispondi citando

veronicaperuzzi ha scritto:
Consideriamo che vengono prodotti circa 1000 m lineari derivanti dallo STESSO processo iniziato e finito con le stesse impostazioni di set-up, attrezzaggio, macchine, operatori, condizioni esterne, data inizio/fine, lotto produzione di uno e uno solo prodotto. Ne risulta una bobina.
Su questa si raccolgono 3 dati di spessore.
Ogni giorno viene ripetuto il ciclo per 6/7 volte mediamente, ottenendo 6/7 bobine. Quindi alla fine della giornata si hanno 3*7=21 dati di spessore. Ogni volta i dati di spessore vengono presi rispettivamente nello stesso punto: una misura a sinistra, una al centro e una a destra.
Non è possibile effettuare misure ripetute sula stessa bobina prodotta in modo da avere dei sottogruppi razionali.
L'idea era di far diventare il sottogruppo razionale: una giornata lavorativa, in cui vengono eseguiti dai 5 a 7 cicli ripetuti (quelli che ho elencato qui sopra) con stesse impostazioni di set-up, attrezzaggio, macchine, operatori; ottenendo un lotto composto da 6/7 bobine giornaliere.
Questo tipo di ragionamento è sbagliato?
Ti ringrazio del supporto! Cominciare senza un'idea precisa di come implementare al meglio un controllo è inutile!
Veronica


Il sottogruppo razionale non è costituito da 5 misure dello stesso prodotto, ma da 5 misure di 5 prodotti diversi, prodotti consecutivamente...

Nel tuo caso ne producete praticamente poco più di 5 al giorno, per cui puoi considerare come sottogruppo l'intera produzione giornaliera...

sulle bobine prodotte in un giorno esegui i controlli di spessore e registrali in una carta di controllo (non fare la media, ma usa la logica dei checkpoint).

definisci la durata del processo (ovvero fino a quando non cambia uno di quei parametri)....il totale delle bobine prodotte in quella durata è il tuo lotto (es. 1000 bobine in un mese).

da li avrai i tuoi indicatori cp, cpk correttamente interpretati ok_0
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veronicaperuzzi
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MessaggioInviato: Mar Giu 14, 2016 2:10 pm    Oggetto: Rispondi citando

Buongiorno,
avrei un altro punto da chiarire, per il quale chiedo supporto a voi, visto il grande aiuto datomi già qualche mese fa.
A livello pratico, nel calcolo di UCL e LCL, vengono solitamente usati dei parametri standard in base al numero n di campioni.
In questo modo viene calcolato un limite massimo ad esempio, che è un'approssimazione abbastanza veritiera dell' UCL=CL+3sigma.
Se decidessi invece di provare a calcolare il sigma reale ed effettivamente ritrovare UCL e LCL "reali", potrebbe essere un'idea pericolosa o una strada percorribile secondo voi?
Ringrazio anticipatamente per il supporto!
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