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schiena Nuova recluta del forum
Registrato: 12/05/10 13:11 Messaggi: 14
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Inviato: Lun Feb 01, 2016 12:05 pm Oggetto: taratura strumenti secondari |
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Buongiorno,
la mia azienda utilizza calibri, comparatori e dinamometri che annualmente vengono fatti controllare presso un centro accreditato Lat. Il centro rilascia un rapporto di taratura. Ho letto nel forum che questo non è richiesto specificatamente dalla ISO 9001 e che sarebbero sufficienti degli attestati di conformità. E' corretto? E chi è abilitato ad emetterli?
Grazie |
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Guerra Forumista classe "oro"
Registrato: 27/09/13 08:38 Messaggi: 5802
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Inviato: Lun Feb 01, 2016 12:15 pm Oggetto: |
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Dipende dal tipo di lavorazioni che fate. Lo stabilite voi in base all'accuratezza delle misure e all'eventuale necessità di dimostrarne la validità, correttezza, accuratezza. _________________ "Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono a volte"
Per qualche dollaro in più |
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2749
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Inviato: Lun Feb 01, 2016 7:05 pm Oggetto: Re: taratura strumenti secondari |
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schiena ha scritto: | ... sarebbero sufficienti degli attestati di conformità. .... |
infatti tu hai degli attestati di conformità (= rapporto di taratura) da non confondersi con "i certificati di taratura".
il rapporto di taratura lo emette chiunque, i certificati vanno su carta intestata, con il riferimento all'accreditamento presso Accredia e i certificati di taratura dei primari utilizzati _________________ =fixed(exp(1);5)
sha-1=661bf49e78e9d958032859e811fa1ca27699207a |
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schiena Nuova recluta del forum
Registrato: 12/05/10 13:11 Messaggi: 14
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Inviato: Mar Feb 02, 2016 10:44 am Oggetto: Re: taratura strumenti secondari |
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Quando scrivi che "il rapporto di taratura lo emette chiunque" cosa intendi? Quello che mi sfugge è cosa prevede la Iso 9001 a riguardo. Chi può fare la taratura e quali documenti vanno prodotti a seguito della taratura stessa? |
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2749
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Inviato: Mar Feb 02, 2016 3:32 pm Oggetto: |
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la iso 9001 non può importi quasi nulla. E' il tuo mercato con le aspettative del cliente e i vincoli legali che ti impongono se sia sufficiente il certificato o il rapporto di taratura.
Potresti per assurdo scriverti una procedura interna per cui i calibri li controlli tu stesso solo visivamente ogni 3 anni.
valuta i rischi e i benefici poi decidi, fatte salve le richieste di cui sopra (clienti e cogenze). Sono in grado di tarare gli strumenti in casa (ho dei primari e le conoscenze sufficienti)? quanto mi costa farlo in casa? etc _________________ =fixed(exp(1);5)
sha-1=661bf49e78e9d958032859e811fa1ca27699207a |
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Patty Nuova recluta del forum
Registrato: 12/02/16 14:10 Messaggi: 3
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Inviato: Ven Feb 12, 2016 2:16 pm Oggetto: |
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Salve sono una nuova iscritta al forum, che tra l'altro trovo molto interessante, volevo chiedere un'informazione in merito al discorso taratura, vorrei cominciare a pensare di far tarare internamente all'azienda gli impianti di saldatura, in tal caso nel momento in cui io ho un primario tarato, ho una procedura di taratura, posso emettere un certificato di taratura? |
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sly_1982 Maestro Oogway
Registrato: 24/10/12 08:28 Messaggi: 3554 Residenza: Provincia di Brescia
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Inviato: Ven Feb 12, 2016 2:39 pm Oggetto: |
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Ciao Schiena.
Dipende dal tipo di strumento e dall'utilizzo che ne fai.
Se è un Campione Primario Aziendale che poi utilizzi per la taratura degli altri strumenti, è necessario il Certificato LAT, emesso da un centro di taratura LAT.
Se è uno strumento Secondario, lo puoi gestire come per una taratura che svolta internamente con i tuoi campioni primari aziendali, e quindi è sufficiente un rapporto di taratura che richiami il riferimento al campione di riferimento LAT. _________________ "La libertà più grande che ho guadagnato è quella di non preoccuparmi più di cosa accadrà domani, perchè sono felice di ciò che ho fatto oggi." - E.Snowden |
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MikiMarru Come da manuale
Registrato: 21/11/07 22:34 Messaggi: 1313 Residenza: Brescia
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Inviato: Ven Feb 12, 2016 6:52 pm Oggetto: |
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Ciao Patty, scusa ma intendi impianti di saldatura automatizzati?
Mi faresti un esempio di primario utilizzato?
In ogni caso puoi emettere degli attestati, non dei certificati (sempre che tu non abbia interamente un laboratorio accreditato)
Un'altra cosa, se possibile, per quale finalità? Producete e/o commercializzate impianti di saldatura? _________________ Credo fermamente nel detto: "Non ti do il pesce, ma la canna da pesca, e ti insegno a usarla, perché tu possa pescare da solo". E' possibile che la mia risposta sia da intendere in tal senso. |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Ven Feb 12, 2016 7:21 pm Oggetto: |
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Le domande di Michele sono tutte molto precise e circostanziate: ti prego di rispondere e quindi poi sarà lui a risponderti adeguatamente (è lui un esperto davvero affidabile).
Nel caso tu invece adoperi questi impianti per produrre carpenteria saldata, o qualsiasi altro prodotto che richiede saldatura, tu puoi dimenticarti di fare delle tarature sui voltmetri ed amperometri di questi impianti ....basta solo che tu dica da qualche parte (ad esempio nelle WPS) che le caratteristiche di saldatura (corrente e tensione) che tu imposti sono solo delle indicazioni date all'operatore per l'impostazione iniziale della saldatura (quindi sono strumenti di indicazione che non vanno MAI tarati), MA CHE POI è IL SALDATORE CHE IN BASE ALLA FORMA DEL CORDONE regola LUI FINEMENTE i parametri della macchina/impianto (compresa la velocità di avanzamento se si tratta di cordoni rettilinei lunghi) in modo da ottenere le caratteristiche che saranno poi controllate dai provini, che saranno certamente richiesti a contratto da parte del Cliente.
Cari Saluti
Paolo Ruffatti |
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MikiMarru Come da manuale
Registrato: 21/11/07 22:34 Messaggi: 1313 Residenza: Brescia
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Inviato: Ven Feb 12, 2016 8:33 pm Oggetto: |
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Ciao Paolo,
tipicamente, parlando di saldatura manuale, verifichi ogni 12 mesi:
- con una pinza amperometrica - tarata - la correttezza dei valori visualizzati dal display. In assenza del display (o se il display caccia dei valori che non tornano con le misure) serve ancora di più farlo, perchè misuri i valori per tutte le posizioni della manopola, e metti una tabellina a bordo macchina dove per ogni posizione (o valore del display) indichi il valore di volt/ampere misurato.
- con una flussimetro (un tubetto graduato con una pallina), misuri la portata del gas alla torcia e la compari con quello letto in cima alla bombola, così vedi se funziona correttamente, se ci sono delle perdite ecc.
"Sparare" il gas sul mento del saldatore (anche se ho visto dei saldatori bravissimi a regolare così la portata), è un metodo non riconosciuto.
Questo per dare dei riferimenti iniziali attendibili di regolazione da cui il saldatore parte, per poi fare, come dici tu, una regolazione "fine" a vista.
PS Provini??? In 4 anni li ho visti chiedere - forse - due volte. .. magari, ma mi pare un settore dove i clienti (le società di "ingegneri" in cravatta), spesso ne sanno meno del carpentiere dal fluente turpiloquio (tipicamente a tema religioso). _________________ Credo fermamente nel detto: "Non ti do il pesce, ma la canna da pesca, e ti insegno a usarla, perché tu possa pescare da solo". E' possibile che la mia risposta sia da intendere in tal senso. |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Ven Feb 12, 2016 11:57 pm Oggetto: |
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Ciao Miky:
non ho parlato volutamente di pinze amperometriche perchè secondo me non sono da considerare, nemmeno quelle, degli strumenti di misura, ma solo degli indicatori (molto imprecisi) che raccontano solo la quantità di energia che passa, ma non "misurano" affatto quanti volt e quanti ampere passano.
Non sono misure singole, ma misurano solo un campo magnetico generato da un flusso di energia elettrica che passa fin che si salda e quindi la precisione va a farsi benedire, anche solo da come tu posizioni la pinza suddetta! (..... o sbaglio?).
Anche il misuratore di flusso del gas di protezione del bagno è una roba che non ho mai visto essere richiesta da nessuno (a parte i provini che le società di ingegneria misconoscono perchè l'ignoranza sulla progettazione dei giunti di saldatura è totale nel piccolo privato). Anche il flusso di Argon o CO2 è una cosa che l'operatore si regola a occhio per "sostenere il bagno" quindi andare a tarare un misuratore di flusso mi sembra una cosa troppo da leguleio .....o sbaglio?.....sai sono trent'anni che non seguo più professionalmente i processi di saldatura e tanto meno da consulente mi sono interessato di queste cose diverse dall'organizzazione [anche se mi è capitato di sentirmi io guercio, re in un paese di ciechi].
Ciao
Paolo |
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GiuseppeM86 Nuova recluta del forum
Registrato: 07/02/14 17:47 Messaggi: 9 Residenza: Reggio Emilia
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Inviato: Mer Apr 06, 2016 8:54 am Oggetto: |
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In sostanza siete d'accordo col dire che, ad esempio, non è un eresia fare un rapporto di taratura interno per strumenti quali possono essere calibri digitali a corsoio, senza che sia indicata l'incertezza di taratura etc.?
A me pare che l'importante sia, con dei campioni di riferimento i quali sì avranno un certificato di taratura, verificare gli eventuali scostamenti e lo stato complessivo dello strumento e in base a ciò dare una conferma che lo strumento sia idoneo per ciò che andrà a fare.
Tradotto: posso fregarmene dell'incertezza di taratura per ciò che verifico internamente (?) |
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Portello Qualfista
Registrato: 29/09/09 15:03 Messaggi: 1594 Residenza: Barcellona
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Inviato: Mer Apr 06, 2016 11:50 am Oggetto: |
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GiuseppeM86 ha scritto: |
...
Tradotto: posso fregarmene dell'incertezza di taratura per ciò che verifico internamente (?) |
Direi proprio di NO! _________________ Portello
Più è semplice, meglio è |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Mer Apr 06, 2016 12:28 pm Oggetto: |
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Io direi proprio di SI
scusa sai Portello, ma il nostro amico Giuseppe userebbe dei primari tarati solo per veder l'idoneità del calibro a corsoio (ventesimale) per confermare che non ha ricevuto pacche o che non si sia starato per altre ragioni. Il tutto se il calibro in questione serve davvero a fare delle misure che abbiano una tolleranza a disegno che sia da 3 a 10 volte superore al ventesimo del calibro utilizzato, ovviamente!
Se invece deve utilizzare il calibro a corsoio per verificare un cinquantesimo di mm è ovvio che sta sbagliando attrezzo di misura, tarato o meno che sia.
Hai parzialmente ragione se invece usa questo primario di controllo per tarare detto calibro a corsoio: lui, infatti, per fare questa manovrà [b]dovrebbe avere una procedura ben circostanziata di taratura interna[/b] nella quale [u]va specificato l'uso che l'operatore potrà poi fare in produzione del calibro così tarato in casa[/u].
Sbaglio?
Mi pare di no perchè ho fatto fare questo a molte aziende che avevano decine e decine di calibri a corsoio da far tarare all'interno usando come primari addirittura dei blocchetti pian paralleli aventi un certificato emesso da ente accreditato (e trattati con i guanti non tenuti in tasca dall'operatore come ho visto fare da qualcuno!)
Ciao
Paolo |
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#34 Veg-Quality
Registrato: 20/12/11 16:09 Messaggi: 4064 Residenza: Sotto al Monte Grappa
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Inviato: Mer Apr 06, 2016 2:03 pm Oggetto: |
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Dopo un "NO" e un "SI'" ci metto un dipende, nel senso che la formula dell'incertezza di misura comprende variabili troppo importanti per essere trascurata a prescindere.
Io però gestisco la cosa in un modo che può facilitare di molto le cose nel senso che ho tre classi di strumenti: PRIMARI, SECONDARI ED AUSILIARI.
Tutti gli strumenti che non influenzano il processo li ho considerati ausiliari e tra questi ci sono anche alcuni calibri pur centesimali ma "DA ATTREZZAGGIO" cioè ex-calibri "buoni" ora declassati a strumenti che vengono usati ad esempio per misurare il Ø della materia prima (quindi + o - 1 mm) e altre misure simili.
Per questa classe strumenti (comunque identificata, rintracciata e con una anagrafica strumento) non ho previsto alcuna taratura, solo una normale verifica una volta all'anno giusto per capire cosa funziona e cosa è passato a miglior vita.
Sui secondari invece ho tutti gli strumenti che influenzano la conformità o meno del prodotto e qui invece l'incertezza di misura mi interessa eccome quindi nella loro scheda d taratura a seconda del valore di incertezza lo strumento viene declassato o meno.
Con questo metodo si snellisce parecchio la gestione del parco strumenti dato che in quasi tutte le ditte che ho girato ogni operatore ha una decina di strumenti nascosti non ufficiali (con vincoli sentimentali e storie da libro Cuore) e un paio, forse,magari, di strumenti buoni, tarati, e al 100% delle loro prestazioni.
Fin'ora, toccando ferro, in quasi 10 anni non abbiamo avuto un caso di errore dovuto a strumento non tarato o a uso di strumento non idoneo al tipo di misurazione da fare.
Spero possa essere d'aiuto. _________________ In Lak'Ech !
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