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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Mar Mag 17, 2016 2:42 pm Oggetto: |
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Ciao Fiascone,
giusto!: dici tante cose buone e vere, specie nei due primi capoversi, ma nel terzo (quello della domanda) mi pare che tu voglia dire che qualcuno deve "fare" per "dare" dei numeri alla Direzione. Io invece dicevo, e mi pareva essere chiaro, che l'analisi dei rischi imprenditoriali se la deve fare l'imprenditore.
Certo un Cireneo come l'RGQ può far comodo ad un imprenditore troppo impegnato a fare "cose più importanti" che si metta a preparare l'analisi FMEA del caso di un rischio ennesimo (dici bene che non stiamo parlando di 81/08 )
MA l'opportunità di fare un'analisi di rischio calcolata DEVE essere SEMPRE decisa dall'IMPRENDITORE che definisce di quale rischio si tratti e deve dare delle valutazioni per calcolare la FMEA: Magari all'inizio sarà aiutato da chi di FMEA ci mastica da un pezzo.
Comunque costui deve chiedere all'Imprenditore di trarre LUI le conseguenze delle sue ipotesi di lavoro, dopo che magari questo "qualcuno", una volta fatti i calcoli capisce che secondo lui c'è qualcosa che non va nella valutazione e quindi chiede all'imprenditore di rifare il tutto, specie nei primi casi di calcolo dell'RPN di una delle prime FMEA calcolate.
... e specie nel caso in cui l'Imprenditore da solo deve decidere se considerare un rischio come una opportunità (caso della penetrazione di un nuovo mercato) che solo lui può con il suo fiuto considerare sopportabile invece di mitigarlo o addirittura cancellarlo con opportune misure di contrasto.
Ciao
Paolo
PS: bene! abbiamo trovato un altro che partecipa di suo alle discussioni e non legge supinamente solo le castronate che noi spesso diciamo (io ne sono convinto, almeno!) ...questo è un invito a scrivere più spesso ....nel caso in cui tu non l'avessi capito!: pare che tu di cose serie ne sia capace! a me e ad altri piacerebbe se molti partecipassero come te, vero Stefania e Alberto?
a presto dunque! |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26585
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giuliavezzy Nuova recluta del forum
Registrato: 20/06/14 11:57 Messaggi: 36
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Inviato: Mer Mag 18, 2016 5:00 pm Oggetto: . |
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Dunque scusatemi ma non riesco a capire perché mi avete bocciato l'idea di inserire nelle mie procedure i rischi e le opportunità.
Dopo aver fatto l'analisi dei nostri processi torno della mia idea che avendo io una procedura per ciascun processo non vedo perché non inserire un capitolo in ogni una dove vado a farci una tabellina nella quale inserisco i rischi e le opportunità che possono derivare da quel processo.
Andando poi ad esaminare la gestione al momento del riesame.
Per ciascuna procedura/processo andrò inoltre ad integrare dove già non ci sia: input ed output, risorse necessarie, responsabilità ed indicatori.
Ritengo comunque valida e penso che la seguirò l'idea di Paolo di sostituire il manuale con una dichiarazione dove inserirò la definizione del fattori interni ed esterni, le parti interessate e la definizione del campo di applicazione, non chè i processi, la politica e l'organigramma. La mappatura dei vari processi invece la manterrò all'interno delle procedure. Ovviamente le procedure cambieranno nome in "informazione documentata".
Scusatemi ma io sono una persona che guarda sempre il lato pratico, tante idee tante parole ma nella mia testa devo sempre avere ben definito come gestire le cose praticamente altrimenti vado nel pallone! sono così nel lavoro e nella vita privata... vi lascio solo immaginare come gestisco la casa!!
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Gio Mag 19, 2016 12:20 am Oggetto: |
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Povero marito!....scherzi a parte!.
Sono ammirato del fatto che tu hai già le procedure fatte per processo, ...ma mi vengono tanti dubbi....Posso esternartene qualcuno?
Ad esempio tu al vecchio punto 4.2 avevi una procedura?, che parlava di TUTTE le cartacce che girano per l'azienda suddivise per ufficio ma con archivi centralizzati ed elefantiaci...e la loro circolazione? ... e le liturgie di approvazione, di sostiuzione in caso di cambiamento organizzativo? ..e come l'hai messa la gestione della sicurezza dei dati informatici?
Immagino di si anche perchè fino al Settembre dell'anno scorso una 4.2 (grossa come un libro!) era OBBLIGATORIA!, ma se l'hai scritta come dicevano loro allora, hai preso una cosa poco importante e ne hai fatto un monumento.
Oggi puoi buttare al macero questo monumento (la 4.2 come l'avevi scritta) e aggiungere al suo posto in fondo di ogni I.O. (istruzioni operative) o procedure (se vuoi chiamarle ancora con un nome che ti è caro) relative ad un processo, un capitoletto, che parli appunto della "Informazione documentata" da usare per fare una attività del processo, dove va reperita al momento (fase) di ingresso del processo e che cosa ne esca come output e cioè la vecchia "registrazione" = i moduli che manterrai (uguali) con qualche cambiamento per certi processi.
Questo perchè molti non si sono accorti che passare ad una visione per processi dal vecchissimo sistema per funzioni, nel quale avevamo scritto una o enne procedure relative alle fasi che si svolgevano li dentro, è un grosso passo avanti (vedi il mio terzo e-book dedicato proprio alle documented information) in quanto per la nuova ISO 9001:2015 ogni processo di attraversamento principale assurge ad una dignità superiore rispetto ai processi di supporto, che (lo dice la parola) servono appunto da Supporto ai processi PRINCIPALI di "attraversamento" dell'azienda (questo "attraversamento" l'ho aggiunto io invece), quelli che aggiungono valore (rispetto a quelli di supporto che sono dedicati a quelle attività che sono necessarissime al buon funzionamento dell'azienda, ma che sono solo UN COSTO per l'azienda Quelli di supporto sono ad esempio l'Audit, la gestione del personale e delle risorse non umane, la manutenzione, l'acquisizione di materiali e mezzi ecc. ecc.) .
Lo so! è dura, anzi durissjma far cambiare modo di ragionare agli imprenditori nostrani, ai quali va detto che questo salto lo ha fatto per prima la Toyota oltre 50 anni fa e che oggi è diventata la più grande e moderna fabbrica di automobili al MONDO [PS io ho una Toyota AURIS ibrida!! ...ma non per questo cerco di raccontare la loro storia.]
Anche il manuale ha fatto la fine della 4.2 ed è scomparso: io ho proposto la sostituzione con una Dichiarazione tipo EMAS 2, ma mi pare di averlo già detto...oggi ne sto facendo un paio per conto di imprenditori che hanno poco tempo, ma ho preteso di far loro una intervista per capire cosa scrivere!!!
Ciao
Paolo
PS Io ti consiglio anche di recuperare il quaderno della società CONFORMA, appena costituita, da parte di un certo numero di grosse società di certificazione che si sono affrettate a far formazione ai loro ispettori: in questo libello c'è scritto punto per punto norma che cosa deve aspettarsi di trovare il certificatore durante l'audit di certificazione e che cosa dovrebbe fare l'azienda per soddisfare punto per punto alla nuova norma (cioè riorganizzarsi per processi ...e spiega anche come!). |
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giuliavezzy Nuova recluta del forum
Registrato: 20/06/14 11:57 Messaggi: 36
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Inviato: Gio Mag 19, 2016 8:30 am Oggetto: buongiorno |
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Buongiorno Paolo.
dunque essendo la nostra una piccola azienda e con un processo di produzione molto semplice ti dico che si io avevo già le procedure suddivise per i processi aziendali sia per quelli principali che per quelli di supporto per un totale di 13 procedure.
Ovviamente essendo obbligatoria avevo anche la procedure relativa al 4.2 della precedente norma che non essendo più richiesta nella nuova norma avevo già pensato di eliminare e trattare la cosa nelle altre singole procedure.
Io credo che fare l'analisi dei rischi per singolo processo e quindi (per me) per singola procedura sia la cosa più semplice e più utile!
Chiedo solo un parere per non cadere e fare un buco totale nell'acqua!!
Per quanto riguarda il manuale concordo con la tua idea ma devo ancora ben decidere come strutturare la nuova "dichiarazione".
Comunque sto leggendo proprio in questi giorni il quaderno Conforma.
PS Marito non ancora marito mi lascia fare e non si lamenta se no vedrebbe che succede dal lato pratico |
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Guerra Forumista classe "oro"
Registrato: 27/09/13 08:38 Messaggi: 5802
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Inviato: Gio Mag 19, 2016 8:57 am Oggetto: |
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Io cercherei di fare innanzitutto una cosa utile, poi mi farei altre domande sulla "conformità" alla norma. Ovviamente devo essere in grado di sostenere la mia posizione davanti a possibili rigidi ispettori.
Però non sono Paolo; è lui che sa.
Io sono "voce di uno che grida nel deserto" e non sono nemmeno San Giovanni Battista. _________________ "Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono a volte"
Per qualche dollaro in più |
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#34 Veg-Quality
Registrato: 20/12/11 16:09 Messaggi: 4064 Residenza: Sotto al Monte Grappa
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Inviato: Gio Mag 19, 2016 9:52 am Oggetto: |
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L'approccio di Guerra mi piace e a conti fatti, per la mia esperienza, ho visto che è quello più lungimirante. _________________ In Lak'Ech !
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Gio Mag 19, 2016 11:54 am Oggetto: |
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Giulia sta infatti facendo una cosa utile alla sua azienda, cosa su cui concordo assolutamente, anche perchè mi sono sempre scagliato, anche violentemente[spesso TROPPO], contro quelli che cercavano di fare un SGQ "conforme alla norma” e che per trenta e passa anni hanno cercato di fare due sistemi organizzativi.
1) un SGQ ”conforme, carta e tutto, alla norma” ed
2) un secondo sistema DIVERSO “per fare soldi” con carte “vere” su cui riportare numeri “veri” ed essendo “nostri interni” era anche proibiito dal solito imprenditore illuminato di farli vedere al Certificatore ……”sai mai che quello magari copi e poi vada a spiattellare alla concorrenza quello che facciamo noi” [sentito molto spesso con queste mie orecchie!!] …. e sto infatti incontrando un sacco di resistenze a inserire nella “Dichiarazione” la mappatura dei processi 1 e 2 (prima e dopo l’intervento riorganizzativo secondo la nuova norma)
PS: Per Giulia: se hai ancora qualche dubbio sul dove infilare le cose come l’analisi dei rischi, gli indicatori, i pezzetti della 4.2 scomparsa (magari rinforzati con qualche I.O. [già previste], che però devono essere scritti da qualche parte nelle "procedure" dei processi ecc ecc, tieni presente che il Riesame della Direzione, la Politica per la qualità sono documenti che già hai scritto e che sono il posto giusto per infilarci ad esempio anche la descrizione del contesto e le parti interessate (di 4.1.e 4.2 nuovi), in modo da facilitare anche un collegamento (serio) con gli obiettivi.
Io sto già riconvertendo in Dichiarazioni un paio di Manuali (scritti già da me un po’ di tempo fa di 18-20 facciate) e aggiungendo paragrafetti alle procedure di supporto, di qualche cliente che me l’ha chiesto; io per contro ho già risposto che se lo facciamo assieme con interviste precise OK, ma se cercano il Cireneo che riscrive la carta, si stanno sbagliando di grosso (l’altro giorno infatti ho chiesto di parlare con uno per mezza giornata …che fatica!...., nonostante sapessi già che molte procedure di supporto le avevo già scritte come tali e se diventeranno delle I.O. dovranno avere tutto dentro, per corredare il processo interessato con tutta la “documented information” giusta.
….. Se vuoi mandarmi qualche bozza io un’occhiata ce la dò [stai tranquilla che non spantascio in giro i tuoi segreti, ma credo che tu ne abbia pochi, vero?] ….sempre gratis si intende, ma non esagerare con i dubbi altrimenti ti riscrivo tutto il sistema!, anche se mi pare di capire che partirei con con un proprietario “che ci crede” e quindi potrei andare sul liscio….. sempre che tu voglia, mi raccomando! …io di clienti non ne sto cercando [anche perchè ho chiuso con la vita attiva gia dal 2012]!! |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Gio Mag 19, 2016 12:06 pm Oggetto: |
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PS per Guerra:
quando avevo 4-5 anni a mia nonna, contadina, io dicevo "nona mi sò questo o queo" e lei mi diceva di rimando "ti te se de freschin!" (niente paura Guerra capisce il dialetto)...non vorrei che tu avessi appreso da mia nonna l'arte di fare del facile sarcasmo nei miei confronti!
Ciao, un abbraccio
Paolo |
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Guerra Forumista classe "oro"
Registrato: 27/09/13 08:38 Messaggi: 5802
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Inviato: Gio Mag 19, 2016 1:42 pm Oggetto: |
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freschin: parola intraducibile.
Nessun sarcasmo caro Paolo, riconosco il sapere quando lo vedo.
Ritengo doveroso sottolineare che quello che scrivo è quello che penso, ma non necessariamente la cosa corretta da fare. _________________ "Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono a volte"
Per qualche dollaro in più |
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giuliavezzy Nuova recluta del forum
Registrato: 20/06/14 11:57 Messaggi: 36
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Inviato: Gio Mag 19, 2016 3:33 pm Oggetto: . |
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freschin = odore di umidità circa sono veneta pure io!!!!!!
Comunque Paolo grazie mille quando avrò buttato giù qualcosa ti chiederò molto volentieri il parere! Segreti ne abbiamo praticamente 0 facciamo tutto molto in correttezza e trasparenza.
Inizialmente appena iniziata la certificazione quando ancora non c'ero anche qui i due sistemi erano distinti o meglio una volta all'anno veniamo il consulente prima dell'ispezione per sistemare un pò. Poi da quando sono arrivata io, dopo un paio d'anni di affiancamento al consulente ho preso in mano tutto e non ho più accettato questa cosa ed il sistema aziendale è ora ben integrato con il SGQ.
Oltretutto da ben 9 anni non abbiamo più chiamato nessun consulente e devo dire che ogni anno dopo le visite dell'ispettore ho la mia gran soddisfazione oltre che a buoni complimenti!!
Grazie a tutti vediamo un pò che riuscirò a tirarne fuori!!! Speriamo bene!! |
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Guerra Forumista classe "oro"
Registrato: 27/09/13 08:38 Messaggi: 5802
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Inviato: Gio Mag 19, 2016 3:38 pm Oggetto: |
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Buon lavoro.
Solo un appunto:
quando "el pesse sa da freschin", non odora da umidità. _________________ "Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte lo sono a volte"
Per qualche dollaro in più |
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giuliavezzy Nuova recluta del forum
Registrato: 20/06/14 11:57 Messaggi: 36
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Inviato: Gio Mag 19, 2016 4:19 pm Oggetto: . |
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te ghe rason
freshin parola non traducibile |
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rhox Forumista classe "oro"
Registrato: 05/05/15 12:57 Messaggi: 2134 Residenza: Prov. Torino
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Inviato: Gio Mag 19, 2016 4:51 pm Oggetto: |
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in piemonte si dice "frescum".. e ha significato altrettanto intraducibile... |
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MikiMarru Come da manuale
Registrato: 21/11/07 22:34 Messaggi: 1314 Residenza: Brescia
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Inviato: Gio Mag 19, 2016 5:02 pm Oggetto: |
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Ciao Giulia,
secondo me si può certamente fare come hai pensato, con la seguente considerazione: l'analisi dei rischi/opportunità nel documento descrittivo del singolo processo rischia di portarti a ragionare solo sui rischi di quel processo specifico (in maniera anche approfondita e qs. è bene), con la potenziale conseguenza di non avere una visione d'insieme, cioè delle interazioni, dei collegamenti che vengono a stabilirsi tra rischi/opportunità di vari processi.
E' un po' (a mio avviso) il "difetto" della fmea, che ti permette di analizzare nel dettaglio il singolo processo, ma non è molto adatta a fornire una visione d'insieme.
Per avere una visione d'insieme di rischi/opportunità alla fine, probabilmente, dovresti metterli tutti in un unico quadro (una tabella per esempio).
Quando la Direzione dovrà definire quali azioni adottare per gestire i rischi e cercare di sfruttare le opportunità si troverà con diversi livelli di criticità per i rischi, mentre per le opportunità con differenti risultati in termini di analisi costi/benefici.
Il quadro generale dovrebbe aiutare proprio ad effettuare quelle scelte che a livello di azienda (nel suo insieme di processi) portano il maggior valore aggiunto.
Considera inoltre che in sede di riesame devi riconsiderare l'analisi dei rischi. Potrebbe darsi (inevitabilmente nessuno ha potuto fare molta pratica sino ad ora) che l'adozione di un quadro unico complessivo (se fattibile) sia più funzionale.
Poi non è detto che sia sempre così, ma se l'azienda non è di dimensioni eccessive, non ha un numero esagerato di processi (primari) sarei dell'idea che sia l'opzione migliore.
Potrebbe essere effettivamente diverso in una realtà molto strutturata e complessa, con tanti responsabili di processo (ad. es).
PS
Aggiungo una riflessione: io non trovo nella norma un divieto a "chiamare" un documento in un modo piuttosto che un altro, ma solo un obbligo a indicare quali siano le info documentate.
Quindi non vedo perché non si possa continuare a chiamare "procedure" quei documenti che rappresentano informazioni documentate di supporto ai processi. Io proprio non ci penso neanche a modificare dei documenti solo per cambiare il modo in cui sono "battezzati". _________________ Credo fermamente nel detto: "Non ti do il pesce, ma la canna da pesca, e ti insegno a usarla, perché tu possa pescare da solo". E' possibile che la mia risposta sia da intendere in tal senso. |
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